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La notizia non è nuova, ve ne avevamo scritto già a metà novembre scorso quando in Giappone Kawasaki, Yamaha, Toyota, Subaru e Mazda strinsero un accordo di sviluppo e di partecipazione alle competizioni con veicoli a motore a combustione interna alimentati a idrogeno e con carburanti puliti.
In quell'occasione avevamo anticipato che Yamaha, per conto di Toyota, aveva presentato un V8 automobilistico di 5.000 cc: potenza di 455 cavalli di a 6.800 giri, coppia massima di 540 Nm a 3.600 giri, e alimentazione a idrogeno.
Yamaha è ritornata in questi giorni sull'argomento ricordando le parole del suo presidente Yoshihiro Hidaka: “Stiamo lavorando per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Allo stesso tempo il motore a combustione interna è la nostra passione e il fulcro del nostro lavoro".
“I propulsori termici a idrogeno hanno tutte le potenzialità per essere carbon neutral. Collaborare con aziende aventi culture e competenze diverse e incrementare il numero dei nostri partner è il modo in cui intendiamo essere presenti nel futuro”.
Yamaha Motor Company, come sappiamo, è una società specializzata in motocicli, motori, veicoli da fuoristrada e imbarcazioni.
Le moto, e gli scooter, valgono il 65% dell'attività e nel 2020 ne sono stati venduti 3,8 milioni di unità.
I suoi maggiori azionisti ci sono Nomura Asset Management (7,04%), Yamaha Corporation (4,47%) e Toyota Motor Corporation (3,57%). Ed è un rapporto storico quello che lega il primo marchio automobilistico giapponese con quello Yamaha.
Il motore V8 di cui si parla si basa sul 5,0 litri della coupé sportiva Lexus RC F, modificato principalmente negli iniettori, nelle testate e nel gruppo di aspirazione.
Yamaha ha iniziato a sviluppare il motore a idrogeno automobilistico circa cinque anni fa.
L'accordo fra le cinque case motociclistiche e automobilistiche giapponesi, basato sull'idrogeno da fonti rinnovabili e da biomasse, vuole quindi sviluppare tecnologie alternative al motore elettrico.
E' stato spiegato che Mazda, Subaru e Toyota utilizzeranno carburante a emissione zero nelle gare della serie nipponica Super Taiku, mentre Kawasaki e Yamaha collaboreranno allo sviluppo di motori motociclistici alimentati a idrogeno e in futuro è più che probabile l'adesione al progetto da parte di Honda e Suzuki.
Da parte sua Kawasaki dal 2010 lavora alla tecnologia di produzione, trasporto e utilizzo dell'idrogeno (ha presentato l'anno scorso un versione del suo quattro cilindri H2 sovralimentato che funziona con l'idrogeno, vedi qui sotto), mentre Toyota a partire dal 2016 ha partecipato ad alcune competizioni con una macchina con motore termico a idrogeno invece che a benzina.
Mazda sta preparando invece un motore da corsa di 1.500 cc alimentato con biodisel 100% da biomassa.