Yamaha e il motore da 455 cavalli alimentato a idrogeno per Toyota

Il progetto si collega all'impegno siglato da cinque aziende giapponesi per lo sviluppo di motori a combustione interna che utilizzino carburanti alternativi come l'idrogeno
17 febbraio 2022

La notizia non è nuova, ve ne avevamo scritto già a metà novembre scorso quando in Giappone Kawasaki, Yamaha, Toyota, Subaru e Mazda strinsero un accordo di sviluppo e di partecipazione alle competizioni con veicoli a motore a combustione interna alimentati a idrogeno e con carburanti puliti.

In quell'occasione avevamo anticipato che Yamaha, per conto di Toyota, aveva presentato un V8 automobilistico di 5.000 cc: potenza di 455 cavalli di a 6.800 giri, coppia massima di 540 Nm a 3.600 giri, e alimentazione a idrogeno.

Yamaha è ritornata in questi giorni sull'argomento ricordando le parole del suo presidente Yoshihiro Hidaka: “Stiamo lavorando per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Allo stesso tempo il motore a combustione interna è la nostra passione e il fulcro del nostro lavoro".
“I propulsori termici a idrogeno hanno tutte le potenzialità per essere carbon neutral. Collaborare con aziende aventi culture e competenze diverse e incrementare il numero dei nostri partner è il modo in cui intendiamo essere presenti nel futuro”.

Yamaha Motor Company, come sappiamo, è una società specializzata in motocicli, motori, veicoli da fuoristrada e imbarcazioni.
Le moto, e gli scooter, valgono il 65% dell'attività e nel 2020 ne sono stati venduti 3,8 milioni di unità.

I suoi maggiori azionisti ci sono Nomura Asset Management (7,04%), Yamaha Corporation (4,47%) e Toyota Motor Corporation (3,57%). Ed è un rapporto storico quello che lega il primo marchio automobilistico giapponese con quello Yamaha.

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Il motore V8 di cui si parla si basa sul 5,0 litri della coupé sportiva Lexus RC F, modificato principalmente negli iniettori, nelle testate e nel gruppo di aspirazione.
Yamaha ha iniziato a sviluppare il motore a idrogeno automobilistico circa cinque anni fa.
L'accordo fra le cinque case motociclistiche e automobilistiche giapponesi, basato sull'idrogeno da fonti rinnovabili e da biomasse, vuole quindi sviluppare tecnologie alternative al motore elettrico.

 E' stato spiegato che Mazda, Subaru e Toyota utilizzeranno carburante a emissione zero nelle gare della serie nipponica Super Taiku, mentre Kawasaki e Yamaha collaboreranno allo sviluppo di motori motociclistici alimentati a idrogeno e in futuro è più che probabile l'adesione al progetto da parte di Honda e Suzuki.

Da parte sua Kawasaki dal 2010 lavora alla tecnologia di produzione, trasporto e utilizzo dell'idrogeno (ha presentato l'anno scorso un versione del suo quattro cilindri H2 sovralimentato che funziona con l'idrogeno, vedi qui sotto), mentre Toyota a partire dal 2016 ha partecipato ad alcune competizioni con una macchina con motore termico a idrogeno invece che a benzina.

Mazda sta preparando invece un motore da corsa di 1.500 cc alimentato con biodisel 100% da biomassa.