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Non sembra arrestarsi il flusso di novità provenienti dalla Casa di Iwata, che sembra determinatissima ad imporre la fasatura irregolare come propria soluzione distintiva. Dopo il quattro cilindri che ha debuttato sulla YZF-R1 del 2009 e il tricilindrico P3 che spinge la MT-09 in arrivo è il turno di un bicilindrico, anch'esso contraddistinto da fasatura crossplane, ovvero con i perni di biella sfalsati. Non ne sappiamo nulla di più, se non che il debutto del propulsore - o meglio, di un prototipo di esso - è avvenuto ad un evento in Giappone che ci arriva attraverso le pagine (web) di autoby.jp.
La fasatura irregolare per i bicilindrici non è certo una novità; la stessa Yamaha la introdusse a suo tempo sulla TRX 850 e poi sulla seconda versione della TDM per trasformare il feeling un po' impersonale del bicilindrico parallelo dotandolo di rumore e pulsazioni "zoppicanti" tipiche del V2 - soprattutto quello prodotto vicino a Bologna, per intenderci - con benefici collaterali anche su erogazione e trazione.
Ci piace però questo recupero di una soluzione trasversale a diversi modelli che identifichi una Casa costruttrice con qualcosa di più di qualche soluzione estetica: i meno giovani ricorderanno come Yamaha abbia orgogliosamente adottato testate a cinque valvole sulle proprie grosse cilindrate per quasi due decenni facendo di questa peculiarità tecnica una vera e propria bandiera.
Sarà un caso, ma le teste a cinque valvole (da molti erroneamente indicate con la sigla Genesis, che invece indicava, almeno alla nascita sulla FZ750 del 1985, la particolare inclinazione dei condotti d'aspirazione) sono andate in pensione sulla MotoGP in corrispondenza dell'adozione della fasatura a croce per l'albero motore, in una sorta di simbolico passaggio di consegne fra le due soluzioni.
Non abbiamo alcuna indicazione di cilindrata, anche se le proporzioni appaiono abbastanza simili a quelle del motore P3 (a fianco nella foto) ed è quindi lecito ipotizzare una cilindrata paragonabile. Siamo completamente nel campo delle ipotesi anche per quanto riguarda i modelli che potrebbero beneficiare della nuova motorizzazione. Lo schema potrebbe far pensare ad una riproposizione della già citata TDM piuttosto che ad una (meno probabile, a nostro parere) sorellina minore per la SuperTénéré 1200. O magari, sempre sulla falsariga di quanto annunciato per il motore P3, una piattaforma declinata in diversi modelli.
Quello che però appare evidente dall'analisi delle foto è un livello di finitura un po' grezzo, che potrebbe far pensare a modelli piuttosto economici o comunque con propulsore completamente nascosto alla vista.