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Il tanto invocato (ma a dir la verità non sempre premiato dalle vendite) downsizing delle cilindrate contagia anche la casa di Iwata, che ha recentemente confermato per bocca dell'AD di Yamaha India Hiroyuki Suzuki il via libera al progetto della YZF-R250. Il modello sarà prodotto in India per il mercato indiano, sempre più sensibile a proposte sportive pur con gli ovvi vincoli economici e di cilindrata. Non possiamo considerare un caso il fatto che l'ingresso del Buddh Circuit nel circus internazionale (per ora della Superbike, ma inevitabilmente anche della MotoGP) sia stato preceduto da un'iniziativa promozionale Yamaha, in cui Jorge Lorenzo ha portato fra i cordoli del tracciato alle porte di Nuova Delhi un gruppo di appassionati in sella alle YZF-R15, versione da 150cc della "nostra" 125 (in foto).
Nessuna dichiarazione è stata rilasciata in merito alla sostanza tecnica della futura 250, ma è facile prevedere una proposta che metta nel mirino Honda CBR250R e Kawasaki Ninja 300. Conoscendo Yamaha e l'allure sportivo che ha sempre conferito alle sue proposte della famiglia "R" scommetteremmo su una bicilindrica, anche se la destinazione iniziale del mercato indiano farebbe presumere una proposta molto attenta al contenimento dei costi di acquisto e di gestione. D'altra parte Suzuki, nella sua intervista al Financial Chronicle, ha parlato esplicitamente di segmento "deluxe" e "premium", termini che pur con criteri ben diversi da quelli europei fanno ovviamente riferimento a proposte con rapporto qualità/prezzo sbilanciato verso il primo termine.
Nella stessa occasione l'AD di Yamaha India ha confermato come le moto realizzate in India verranno esportate con sempre maggior frequenza verso il Giappone ed i "mercati avanzati", dunque europei e statunitensi. E' molto probabile che un successo delle proposte concorrenti possa convincere la casa madre a proporre la 250 anche sul panorama occidentale.