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Gerno di Lesmo (MB), 1 luglio 2013 - Yamaha svela finalmente il prezzo della Yamaha MT-09, una delle novità più significative presentate da Yamaha negli ultimi anni.
Sarà infatti disponibile presso tutte le Concessionarie Ufficiali Yamaha nel corso del mese di settembre a un prezzo d’ingresso davvero interessante visti i contenuti tecnici della moto: 7.890 € f.c. per le sue colorazioni Matt Grey e Race Blu, e di 7.990 € f.c. per le due colorazioni Deep Armor e Blazing Orange, caratterizzate dalle grafiche MT sul serbatoio, dai profili ruote in tinta, dalle forcelle con finitura oro e della scritta YAMAHA sulle prese d’aria in 3D.
Come da tradizione in casa Yamaha il prezzo di listino include il 3° anno di garanzia, mentre l’ABS sarà disponibile su tutte le colorazioni con un sovraprezzo di 500 €.
Il nuovo motore, con testate bialbero a 4 valvole, è contraddistinto da misure caratteristiche di 78 mm x 59,1 mm e una cilindrata di 847 cc che ricorda un'altra Yamaha epocale, quella TDM850 con cui a Iwata, guarda caso, aprirono già un'altra volta un nuovo segmento di mercato. Le valvole di aspirazione e scarico misurano rispettivamente 31 e 25 mm, con angolo compreso ridotto a soli 26,5° e dunque una camera di scoppio particolarmente contenuta ed efficiente.
Altra novità è che MT-09 è la prima pluricilindrica Yamaha di serie con offset dei cilindri, con il centro del cilindro sfalsato rispetto a quello dell'albero motore. Albero motore che recita in questo caso il ruolo di superstar, con la sua fasatura crossplane a 120° ed intervalli di accensione regolari a 0º, 240º e 480º che garantiscono un'erogazione lineare di coppia grazie all'equivalenza fra coppia di combustione e coppia inerziale. Il propulsore, dotato di contralbero antivibrazioni, pesa ben 10 kg in meno rispetto alla già compatta unità che muove la FZ8.
All'aspirazione il quadro tecnico fa registrare iniettori con flauti a 12 fori per una migliore atomizzazione del carburante e cornetti a lunghezza differenziata che ottimizzano l'erogazione a diversi regimi. Ovviamente presente il controllo elettronico per l'acceleratore ride-by-wire e la gestione delle mappature D-mode che aveva debuttato sulla R1. Manca al l'appello il controllo di trazione, probabilmente per contenere i costi ma anche - continuiamo con le ipotesi - per lasciare una certa emozionalità alla MT-09. La regolarità dell'erogazione, del resto, dovrebbe dare vita ad un mezzo non troppo impegnativo nella risposta al gas.
Leggerissima anche la ciclistica incentrata su un telaio pressofuso che richiama nella forma e nella sostanza quanto già visto su altre proposte della Casa dei tre diapason - già da sola questa unità fa risparmiare 10 kg di peso rispetto a quello della cugina FZ8. Altrettanto raffinato il forcellone asimmetrico pressofuso in alluminio, collegato all'inedita sospensione progressiva Monocross con monoammortizzatore collocato in posizione orizzontale sotto la sella. Tutto il complesso ciclistico è stato definito in ottica di centralizzazione delle masse, e offre un'impatto estetico coerente con le proposte più sportive degli ultimi tempi, con i volumi concentrati sull'avantreno grazie ad un serbatoio da 14 litri dall'andamento indiscutibilmente personale.
Il capitolo sospensioni - la cui escursione è una via di mezzo fra le naked e le motard -parla di una forcella con steli da 41mm regolabile nella sola estensione e del già citato mono che offre invece possibilità di taratura in precarico ed estensione. L'impianto frenante è composto da un doppio disco anteriore da 298mm con pinze radiali a 4 pistoncini e un disco posteriore da 245. L'ABS, disponibile come optional, comporterà un aggravio di peso di 3 kg.