Yamaha: rinnovata la cassa integrazione

Yamaha: rinnovata la cassa integrazione
Raggiunti i parametri statali necessari al rinnovo della cassa integrazione grazie all’offerta integrativa presentata dall’azienda
22 dicembre 2010

Punti chiave

 
Yamaha Motor Italia ha comunicato alla rappresentanza sindacale che grazie agli incentivi proposti ai cassaintegrati sussistono le condizioni oggettive richieste dal Ministero del Lavoro per presentare la domanda per il secondo anno di CIGS a favore degli addetti alla produzione coinvolti nella riorganizzazione aziendale annunciata a fine 2009.

Come noto, le disposizioni ministeriali prevedono che almeno il 30% dei lavoratori in CIGS sia ricollocato entro il primo anno di cassa. La proposta economica formulata dall’azienda durante l’incontro sindacale dello scorso 10 dicembre, in aggiunta agli impegni già stabiliti nell’accordo dello scorso 7 gennaio 2010, è stata infatti favorevolmente accolta da un numero significativo di lavoratori.

«Non abbiamo mai cercato lo scontro – dichiara la direzione aziendale – ma, anzi, ci siamo sempre impegnati per trovare soluzioni idonee ad attenuare l’impatto sociale della riorganizzazione aziendale, anche proponendo soluzioni aggiuntive a quanto già stabilito nell’accordo accettato e controfirmato dai sindacati e dai rappresentanti dei lavoratori (RSU)».

«Siamo stati contattati da diversi lavoratori che hanno spontaneamente deciso di accogliere la nostra proposta consentendoci così di richiedere, con la prospettiva di un suo accoglimento, il rinnovo della CIGS. – ha aggiunto Yamaha– Le polemiche sull’accantonamento nel bilancio del 2009 sono sempre state pretestuose e senza fondamento, dovute alla non comprensione della doverosa applicazione di corretti principi contabili. Yamaha è un’azienda seria e responsabile ed anche a fronte della riorganizzazione aziendale, fin dall’inizio ha proattivamente cercato di attenuarne l’impatto sui suoi lavoratori».

Nell’ambito della riorganizzazione aziendale delle sue attività in Europa del 2009, mirata a ridurre i costi della produzione per fronteggiare l’andamento negativo del mercato mondiale, Yamaha Motor Europe aveva stabilito il trasferimento della linea di assemblaggio di due modelli moto, effettuata a Gerno di Lesmo. Yamaha Motor Italia mantiene nel nostro Paese l’attività di marketing e vendita dei propri prodotti e servizi, l’assistenza, i team che corrono nei Campionati MOTOGP e SUPERBIKE ed il centro ricerche e sviluppo europeo, il maggiore centro ricerche al di fuori del Giappone. Yamaha conta oggi in Italia oltre 230 dipendenti diretti e dà lavoro a un indotto di oltre 2.000 persone attraverso la sua rete di concessionari esclusivi.

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