Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Qui da noi si chiamava RD500, negli Stati Uniti non aveva mai abbandonato la sigla RZ che aveva sempre contraddistinto i due tempi moderni Yamaha, ma la sostanza era sempre quella: una V4 (anzi, un quattro cilindri a quadrato aperto, essendo due gli alberi motore...) a due tempi, replica delle TZ ed YZ 500 protagoniste dei GP.
Quella generazione di moto a due tempi produsse moto entrate nella leggenda, ma a dir poco impegnative nella guida - già negli anni 90 diversi proprietari decisero di sacrificarne l'originalità adottando componenti ciclistiche più moderne prodotte dagli specialisti di tutto il mondo. Poche volte però abbiamo visto risultati vicini nell'aspetto a un modello di serie (con quello che ne consegue in termini di visibilità presso le forze dell'ordine, se seguite il mio ragionamento) come questa RZ500 'travestita' da R6.
Il quattro cilindri a due tempi rimane ospitato nel telaio originale, ma praticamente tutto il resto è stato aggiornato, a partire dal forcellone con monoammortizzatore Ohlins (con serbatoietto di compensazione spostato davanti al motore, sotto alla bancata orizzontale, per esporlo all'aria e raffreddare l'olio) fino all'avantreno, alla strumentazione e alle sovrastrutture prese integralmente da una Yamaha R6. Il risultato è una moto che ad un'occhiata distrata potrebbe sembrare una normale 600 di Iwata, non fosse per gli scarichi dall'inconfondibile andamento ad espansione con silenziatore a spillo finale. Cosa dire, se non fare i complimenti al proprietario e confessare la nostra invidia?
Foto: Motorrad.de
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/