Yamaha: una YZF-R9 a tre cilindri con il motore della MT?

Yamaha: una YZF-R9 a tre cilindri con il motore della MT?
Un rendering "orientale" lancia l'affascinante ipotesi di una media sportiva tricilindrica. Perché potrebbe arrivare, ma soprattutto, purtroppo, perché no...
10 giugno 2020

Viene dall'Indonesia la voce che vorrebbe Yamaha al lavoro su una sportiva tricilindrica sulla piattaforma CP3 che già spinge MT-09, Tracer 900XSR 900. Ipotesi senza dubbio affascinante per gli amanti delle sportive, e che in effetti avrebbe una sua logica: così come il motore crossplane della YZF-R1 è stato adattato all'uso naked con la MT10 (con grande successo e soddisfazione degli appassionati sia nella versione standard che in quella SP) allo stesso modo si può riconfigurare per spingere una sportiva che vada a rompere le uova nel paniere a MV Agusta F3 800, Ducati Panigale V2 e Triumph Daytona 765.

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Il sito indonesiano dà la notizia per certa, tanto da produrre un rendering con una serie di dettagli tutto sommato plausibili. Le sovrastrutture derivano direttamente dalla YZF-R6, così come a occhio l'avantreno, mentre dietro il forcellone ricorda quello della già citata MT-10. Lo scarico, infine, è quello della sorella maggiore YZF-R1.

Si arriva addirittura a prospettare un valore di potenza massima: 135 cavalli - un valore tutto sommato plausibile per un tre cilindri da quasi 850 cc - contro i 115 del motore in configurazione MT.

 

 

Per affascinante che sia l'ipotesi - da tempo personalmente sostengo che il segmento delle sportive "umane" sia quello con maggior margine di sviluppo - non la vedo così fattibile come i colleghi indonesiani. "Ma come" - vi sento lamentare - "ci hai sbriciolato gli zebedei con discorsi sulle piattaforme e ora...?"

La realtà è che, così com'è, il tre cilindri Yamaha è un motore eccellente - raffinato nell'erogazione, emozionante, divertentissimo - per l'uso specifico per cui è stato pensato: quella MT-09 a metà fra la naked e la fun-bike. Però è un motore pensato per avere tanta coppia ai medi, sacrificando un po' quegli alti regimi che sarebbero indispensabili per una Yamaha che voglia portare il nome YZF-R. Certo, la stessa R1 con il suo propulsore crossplane segue la stessa filosofia, ma si tratta di un sacrificio relativo. Ed è anche vero che Yamaha, a suo tempo, abbia già compiuto un'operazione paragonabile con quella TRX 850 che declinava in chiave sportiva il motore della TDM.

Non crediate che non ci avessimo già pensato. Anzi, ne abbiamo parlato qualche anno fa, in occasione della presentazione di una MT-09, con le persone di Yamaha, che ci hanno confermato quello che abbiamo scritto nel precedente capoverso. Il sospetto è che una trasformazione del motore CP3 per garantire le prestazioni minime per risultare appetibile in quel segmento implicherebbe una revisione un po' troppo profonda, che non giustificherebbe gli investimenti richiesti.

Detto questo, il sottoscritto è il primo a sperare di sbagliarsi. A sperare che quei burloni di Yamaha mi abbiano preso in giro coprendo le carte e ridendo sotto i baffi sapendo che in quel momento, a Sugo, il prototipo della YZF-R9 stava girando abbattendo record uno dopo l'altro...

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