Yamaha YZF-R1M, M1 MotoGP addicted

In questo video in pista, e ai box, le caratteristiche della più estrema fra le Yamaha R1 viste finora. L'inedita versione R1M che ha preso come modello la M1 MotoGP. Illustrata dal 4 volte campione Superbike AMA, proprio con la R1, Josh Hayes
15 gennaio 2015

 

Si deve alla filiale americana Yamaha questo bel video che mostra, in pista e staticamente, le caratteristiche della nuova Yamaha YZF-R1M. L'ipersportiva di Iwata più estrema di sempre che dalla M1 da gran premio ha attinto alcuni principi costruttivi e soluzioni elettroniche, per poter diventare la nuova arma supersportiva di Yamaha. La R1M è qui illustrata da Josh Hayes, quattro volte vincitore del campionato superbike AMA alla guida della Yamaha R1. La R1, è giusto ricordarlo, non corre nel mondiale SBK ma ha vinto gli ultimi cinque campionati americani della specialità.

Come è noto, oltre alla nuova R1, Yamaha ha realizzato una serie limitata della sua nuova quattro cilindri 1.000 denominata YZF-R1M. Il peso è di 200 kg, con il serbatoio pieno, e rispetto alla versione base ci sono l’adozione di una carenatura in fibra di carbonio - in livrea Silver Blue Carbon - e nel comparto ammortizzante debutta in prima assoluta il sistema Öhlins Electronic Racing Suspension, derivato direttamente proprio da quelle sospensioni elettroniche che avevano debuttato nel mondiale Superbike sulle YZF-R1 di Troy Corser e Noriyuki Haga nel 2008 prima che venissero vietate già la stagione successiva.

 

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Sulla R1M la gestione elettronica si è arricchita di una Communication Control Unit, ovvero un sistema di acquisizione dati dotato di GPS che consente di analizzare i tempi sul giro e tutti gli altri dati rilevati su un tablet connesso in Wi-Fi. Il telaio è un Deltabox a doppio trave in alluminio, ha interasse contenuto (ricordiamo come uno degli elementi distintivi della prima R1 fosse proprio il passo sotto i 1.400 mm) ma anche e soprattutto il propulsore quadricilindrico in linea da 998 cc con fasatura crossplane accreditato di ben 200 cv a 13.500 giri. Novità assolute per una moto di grande serie sono invece il telaietto reggisella ed i cerchi in lega di magnesio; altra prima assoluta per l’ammiraglia di Iwata è costituita dalla piattaforma inerziale IMU a sei assi che fornisce al software di gestione le informazioni necessarie per operare controllo di trazione, anti-impennata, launch control e quant’altro.

 

Non si tratta di una homologation special (che tra l’altro non avrebbe ragione di esistere dal momento che i miglioramenti apportati sono entrambi vietati dal regolamento del mondiale SBK) ma di un modello dedicato agli appassionati che se la vorranno godere in pista. Il prezzo in Italia è stato fissato in 22.990 euro, le vendite inizieranno a marzo nella colorazione Silver Blu Carbon. Le prenotazioni sono iniziate il primo dicembre scorso e chi acquisterà una R1M riceverà l'invito a partecipare alla Yamaha Racing Experience con la propria moto.
L'iniziativa avrà luogo in quattro importanti circuiti europei durante il prossimo mese luglio. Il circuito italiano sarà quello del Mugello, nei giorni 28 e 29 luglio 2015. I partecipanti avranno l'opportunità di incontrare ospiti speciali Yamaha e partecipare a sessioni di guida in pista in sella alla propria R1M con l'assistenza di Colin Edwards e di tecnici a disposizione per fornire consigli professionali sul setting.

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