Covid-19 e spostamenti: zone gialle, arancioni, rosse, ecco cosa cambia

Covid-19 e spostamenti: zone gialle, arancioni, rosse, ecco cosa cambia
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Tutta Italia in giallo, soltanto Sicilia, Puglia, Sargegna, Provincia autonoma di Bolzano e Umbria in arancione
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28 gennaio 2021

Da domenica alcune Regioni vedranno cambiare il loro “colore”, i vari DPCM prevedono infatti che si debba restare 14 giorni in una zona (Gialla, Arancione o Rossa) prima di passare a quella con restrizioni minori, a patto che almeno due monitoraggi Iss consecutivi siano compatibili con la nuova classificazione: quindi non soltanto i dati epidemiologici devono essere confortanti, ma bisogna anche che siano rispettati i tempi necessari.

In seguito al monitoraggio Iss del 29 gennaio, sarebbe in arrivo oggi l'ordinanza del Ministero della Salute che definisce i nuovi colori delle regioni: attualmente Campania, Basilicata,  Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana sono in zona gialla, Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio in arancione e la Provincia Autonoma di Bolzano insieme alla Sicilia sono in zona rossa: ogni dettaglio in merito a quello che è concesso o quello che è vietato in base alla classificazione può essere trovato FAQ del Governo.

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Da domenica, per praticamente tutta Italia si aprirebbero le porte della zona gialla, nessuna regione sarebbe in zona rossa, e soltanto quattro regioni (Puglia, Siclia, Sardegna, Umbria), oltre la Provincia Autonoma di Bolzano andrebbero in zona arancione: è quanto sarà disposto, riporta l'Ansa citando fonti del Ministero della Salute, dal Ministro Roberto Speranza che ha preso atto della discesa dell'indice Rt che si attesta adesso - su base nazionale - al valore di 0,84. Sarebbero stati anche superati i dubbi interpretativi del DPCM che avrebbero imposto la permanenza per almeno tre settiamane in zona arancione per passare in quella gialla (o da rossa ad arancione); il Ministro della Salute dovrebbe firmare entro oggi l'ordinanza, che tuttavia avrà validità dalle 24 ore successive, ovvero da domenica 31 gennaio.

Fonte: Ansa