KTM 790 Adventure e 790 Adventure R TEST. Nessuna come lei in fuoristrada

  • Voto di Moto.it 8.5 / 10
Il test offroad di una (meglio dire due) delle maggiori novità 2019. Sono le KTM 790 Adventure e 790 Adventure R che abbiamo provato sulle piste del Marocco assieme ai campioni KTM della Dakar. Sono i nuovi riferimenti della categoria? Scopriamolo insieme. Prezzi, pro e contro
6 marzo 2019

Commentate. Criticate. Al centro delle discussioni dei motociclisti che viaggiano e che fanno fuoristrada con le maxienduro. Le KTM 790 Adventure standard e R, insieme alla Yamaha Ténéré 700 in arrivo molto presto (manca poco alla prova ragazzi!) sono le protagoniste della nuova ondata di maxi dalle dimensioni midi. Pesi sotto i 200 kg senza benzina sono un dato notevolissimo, se pensiamo all'ingrasso generale delle endurone moderne. Ma la potenza di 95 cavalli e l'elettronica evolutissima fanno delle due Adventure provate in Marocco moto in grado di soddisfare un ampio spettro di utenti. Vediamo dopo come sono fatte, qui sotto vi diciamo come vanno.
Qui sopra trovate il video della KTM 790 Adventure R, mentre qui sotto il video dedicato alla standard.

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Come vanno

La prova della KTM 790 Adventure standard è stata breve, troppo breve per non annunciarvi subito che la proveremo molto presto in Italia. D'altra parte il Marocco è il paradiso del fuoristrada, mentre su strada l'asfalto ha livelli di grip semplicemente drammatici. Esageriamo? Pensate che la ruota pattina anche in quarta e solo il pensiero di fare una piega è suicida. 
Della KTM 790 Adventure standard possiamo anticiparvi però tante cose. Ha un'ottima ergonomia e la sella regolabile (83 o 85 cm) la rende adatta ai piloti alti, ma anche a chi è alto 1 e 70 o giù di lì.  Il serbatoio non dà alcun fastidio nella guida e anzi abbassa molto il baricentro. Anche coi 20 litri a bordo non si avverte praticamente l'aggravio di peso. La sella è comoda per il passeggero, mentre lo spazio dedicato al secondo è discreto e un pelo inferiore rispetto alle altre millone maxienduro. D'altra parte la 790 ha dimensioni  e pesi (189 kg a secco, 209 col pieno) tali da non mettere in pensiero nessuno. I comandi sono morbidi, il cambio con assistenza elettronica (optional) è un vero burro, molto preciso. La strumentazione TFT è chiara e si legge bene anche con la polvere, mentre alcuni dati sono un po' troppo piccoli. Il cupolino si regola con una vite e ha una escursione di 4 cm. Nella posizione bassa ripara poco, ma anche in quella alta gli spilungoni sopra il metro e 85 prenderanno un po' d'aria (in particolare coi caschi da cross).
Discorso calore. Abbiamo toccato punte di 33° nel deserto, ma il motore non ha mai creato problemi alle nostre gambe (e nemmeno ai gioielli di famiglia). C'è da dire per chiarezza che non abbiamo mai trovato traffico (sarebbe stato il colmo, alle porte del Sahara) e che gli stivali da enduro creano una bella barriera dal calore. In ogni caso ci è sembrato un altro mondo rispetto ai motori a V di KTM e delle concorrenza.

Il motore è un gran bel soggetto, e questo vale per entrambe le versioni. Ha un bel rumore di scarico, è piccolissimo e rende la moto davvero compatta. Riprende dai bassi con dolcezza, ha una coppia regolare e sempre pronta ai medi. Agli alti spinge fino 9.000 giri e sopporta l'allungo come un vero diavolo. Le vibrazioni sono ridotte e compaiono solo sulle pedane. Ha 95 cavalli, che bastano e avanzano. Ottimi il cambio e anche la frizione a cavo con assistenza MSR, che rende praticamente superflua l'adozione di una frizione a comando idraulico. La moto dispone di serie di 3 riding mode e il pilota può settare a piacimento il controllo di trazione e l'ABS.
Nonostante le ruote fuoristradistiche (21 e 18") la KTM 790 Adventure standard su asfalto è maneggevole, immediata, facile. Pensi una cosa e lei la fa, punto. Anche ad alta velocità resta stabile e precisa (c'è l'ammortizzatore di sterzo). La frenata è molto potente e modulabile. Le pinze sono della spagnola J.Juan, che realizza diversi impianti racing utilizzati nelle corse. KTM ci ha spiegato che la scelta è motivata dalla necessità di avere più fornitori e di non vincolarsi a uno solo (attualmente ha accordi con tre partner infatti). Le sospensioni WP, anche senza sofisticate regolazioni, mi sono piaciute. La forcella da 43 mm affonda il giusto e ha una bella idraulica, che parte bene anche in presenza di piccole sconnessioni. Le gomme di primo equipaggiamento sono le Avon AV53/54 nelle misure 90/90-21 e 150/70-18.
Ok, volete sapere della R e ora ci arrivo. Prima voglio fare chiarezza su un punto, che anche a me non era limpidissimo prima del test. La 790 standard non è una endurona cittadina se paragonata alla cattivissima R. E' una vera maxienduro, che in fuoristrada ci va eccome, grazie ai 200 mm di escursione delle sospensioni, all'ergonomia ideale per la guida in piedi e al motore semplicissimo da gestire. Se la usate per fare turismo in due con le borse e volete affrontare un po' di fuoristrada ogni tanto, è la scelta ideale. 

Se invece siete in fissa col fango e col tassello, se volete fare il fuoristrada duro - o almeno sognate di farlo un giorno, che male c'è? - ora tocca a voi.
La KTM 790 Adventure R ha lo stesso motore gajardo della standard, zero protezione dall'aria e una sella più scomoda (a ben 88 cm). In più presenta il riding mode rally, che dà una risposta pronta del motore e un comodissimo sistema di controllo del livello del traction control. In sella si sta bene, c'è proprio una posizione da enduro, con un bel controllo. Iniziamo a fare il fuoristrada vero, duro con piste velocissime, ma molto insidiose. Si respira l'adrenalina e il profumo dell'estremo. Siamo sulle piste del Merzouga Rally. Si viaggia fissi a 80/90 orari, con punte oltre i 150 e l'occhio fisso sull'orizzonte. Bisogna intercettare come falchi i sassi, i cespugli e i terribili torrenti in secca. E' qui che emerge l'incredibile efficacia delle sospensioni della R. Forcella e mono incassano tutto, ma proprio tutto. Salti, dossi e cunette non scompongono la moto. Maxienduro da viaggio? No signori, qui sembra di guidare proprio una moto da rally con la bellezza di 94 cavalli. E' la potenza della mitica LC8 950, ma qui è ancora tutto più facile. Il serbatoio basso non deve spaventarvi. E' ben protetto e regge urti di tutto rispetto. Come spiego nel video, l'ho testato per voi e ha retto, mentre il casco in carbonio e la gopro sono andati distrutti. Ovviamente scherzo, non sono - ancora  - così scemo da buttarmi per terra apposta in moto. Però la caduta importante c'è stata: dopo chilometri di velocissime dune e piste fatti ad alta velocità senza problemi, mi sono rilassato -  e distratto -  durante la sessione fotografica su una facilissima duna e... sbaaam! La moto non si è fatta nulla, a differenza del tester, che ha avuto un blackout di diversi minuti. Amici, teniamo sempre la concentrazione al massimo in moto, anche quando ci sembra di affrontare situazioni innocue.

La maneggevolezza è un sicuramente un primato della KTM 790 Adventure R, molto più agile e reattiva in fuoristrada rispetto a qualsiasi rivale. Di contro le sospensioni rigide, la sella sportiva e la protezione dall'aria ridotta la rendono meno comoda in viaggio rispetto alle moto della concorrenza col 21" anteriore. In fuoristrada è al momento imbattibile, ma preparatevi a qualche piccolo sacrificio se viaggiate tanto su strada. Per questo KTM ha previsto la versione standard. Più facile, più bassa e più protettiva della R. 

La versione standard ha sospensioni ben tarate e un discreto riparo dall'aria
La versione standard ha sospensioni ben tarate e un discreto riparo dall'aria

Come sono fatte e quanto costano

KTM ha voluto fare le cose in grande, e ha messo in produzione (a proposito, le moto sono prodotte in Austria) due versioni della 790 Adventure. Cosa cambia tra le due? Esteticamente le plastiche hanno una grafica differente e il parafango frontale è diverso, alto per la R, la più off-road, basso per la base. Ma ci sono modifiche anche per quanto riguarda il profilo della sella e l’altezza del cupolino. La standard ha la sella sdoppiata e regolabile a 83 o 85 cm, la R ha la tipica sella in pezzo unico da enduro, alta 88 cm.  Andando più nel dettaglio, la R è dotata di sospensioni completamente regolabili marchiate WP, con la forcella da 48 mm e 240 mm di corsa (contro i 200 mm della versione base, da 43 mm). Anche il mono della R ha più regolazioni a disposizione del pilota. Il parabrezza della standard è più alto e regolabile per ben 4 cm, ma bisogna svitare una vite. Le pedane della R sono più artigliate. La nuova KTM Adventure R monta anche il Quickshifter+ e le specialistiche gomme tassellate Metzeler Karoo 3, la standard adotta le Avon Av 53/54. I cerchi a raggi sono tubeless e ospitano gomme da 21" davanti (larga 90) e 18 dietro (larga 150).

Il cuore della nuova 790 Adventure è il motore bicilindrico parallelo condiviso con la 790 Duke, ma rivisto per avere più coppia. Si tratta di un moderno e compatto 8 valvole di 799 cc, con 95 cavalli a 8.000 giri/min e 88 Nm a 6.600 giri/min. Ciclistica al top con telaio in acciaio, che sfrutta il motore come elemento stressato, e sospensioni WP. Entrambe le versioni condividono il grosso dell’estetica e il display TFT a colori per gestire il ricco pacchetto elettronico, tra cui il Cornering ABS (con modalità Offroad; la R ha in più la modalità Rally), il Lean-angle sensitive motorcycle traction control (MTC) e il motor slip regulation (MSR). I tecnici austriaci non hanno trascurato l’impianto frenante,davanti c'è un doppio disco da 320 mm con pinze radiali a 4 pistoncini fornite ora dalla spagnola J.Juan. Non dimentichiamoci che è disponibile un kit per guidarla con la patente A2.

La KTM 790 Adventure è in vendita rossa o arancione a 12.699 euro, mentre la R ha una sola colorazione (con telaio arancione) e costa 13.799 euro franco concessionario.

Pro e Contro

Pro

  • Agilità da riferimento tra le moto bicilindriche, comportamento in fuoristrada, motore grintoso

Contro

  • Protezione dall'aria migliorabile sulla standard, ridottissima sulla R
La facilità con cui la R si arrampica è incredibile. Utile il riding mode Rally che permette di regolare di fino il controllo di trazione
La facilità con cui la R si arrampica è incredibile. Utile il riding mode Rally che permette di regolare di fino il controllo di trazione

Informazioni aggiuntive

Abbiamo usato
Casco Xlite X502 carbon
Giacca e pantaloni TUR 
Guanti TUR
Stivali Alpinestars Tech 10
Maschera Ariete

Maggiori info
Luogo: Dune di Merzouga (Marocco)
Meteo: sole, da 6° a 33°
Foto di Sebas Romero e Marco Campelli
Video di Luca Piffaretti, Eros Girotti, A.P. 

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  • Prezzo 12.990 €
  • Cilindrata 799 cc
  • Potenza 95 cv
  • Peso 189 kg
  • Sella 850 mm
  • Serbatoio 20 lt
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