790 Adventure vs Duke: maxienduro contro nuda, chi vince in pista?

Ne abbiamo combinata un'altra. Dopo le maxienduro a 247 km/h a Pergusa e quelle a Cervesina col tassello (!), siamo tornati in circuito per una sfida pazza in Casa KTM: 790 Adventure contro 790 Duke. Risultato scontato? Forse...
20 luglio 2020

Ne abbiamo combinata un'altra. Dopo le maxienduro a 247 km/h a Pergusa e quelle a Cervesina sul filo dei 200 col tassello (!), siamo tornati in circuito per una sfida pazza in Casa KTM.
Questa volta abbiamo messo la 790 Adventure contro la sorellastra stradale 790 Duke: una sfida dal risultato scontato secondo molti, che ha acceso il dibattito in redazione tra me e Edoardo. Certo il risultato è forse scontato (anche se una pista tortuosa potrebbe rimescolare le carte), ma quello che ci interessa raccontare - e capire noi stessi in primis - è: che differenza balla tra le due?
Sì, perché le endurone di oggi sono moto eccezionali. Spesso condividono telai e motori con le parenti stradali. Hanno pneumatici performanti, freni analoghi e, soprattutto, hanno messo in soffitta per sempre le sospensioni dondolanti tipiche delle maxienduro fino agli anni 90.

Per trovare una risposta alle nostre elucubrazioni davanti al caffè della redazione siamo andati al Cremona Circuit. Il tester abituato alla pista, il buon Edo, sulla Duke. Quello abituato alla polvere e ai salti - e a inventarsi queste prove da fuori di zucca - sulla Adventure. Che poi, diciamocelo, saranno anche senza senso, però danno indicazioni molto precise sugli standard di prestazioni e di sicurezza raggiunti dalle moto di oggi.
Moto che abbiamo volutamente lasciato in assetto stradale: con la targa, gli specchietti e le stesse gomme con cui le trovate dal concessionario, quando le comprate. Nessun artificio per esaltare le prestazioni in pista delle due 790, che trovate "acqua e sapone". 
Per lo stesso motivo non abbiamo preso i tempi. La nostra non è una sfida col cronometro in mano per decretare una vincitrice a cui dare la medaglietta finale. Ci siamo volutamente limitati a un breve spaccato per capire quanto l'impostazione di guida, le diverse quote ciclistiche e il differente diametro dei cerchi possano influire sul comportamento dinamico al limite. Quello che solo la pista può offrire nel pieno della sicurezza.

Com'è andata? Non spoileriamo il risultato e vi lasciamo al video qui sopra. L'avete visto? Bene! Ora aspettiamo i vostri commenti!
 

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