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Alpinestars presenta il suo primo casco stradale, anzi sarebbe meglio dire racing con velleità stradali, la sua sigla è S-R10, dove la "S" sta per Supertech.
Lo abbiamo visto nelle gare di MotoGP, indossato da Jorge Martin e Jack Miller, e per il suo sviluppo si è scomodato anche tale Andrea Dovizioso.
Noi abbiamo avuto la fortuna di poterlo provare in anteprima, in una versione a tiratura limitata, dalla grafica spettacolare.
Il casco arriverà dopo le vacanze estive, con una serie di grafiche inedite e un prezzo di acquisto, ad oggi ancora sconosciuto, che lo posizionerà nella fascia alta di mercato.
Posizionamento giustificato da una qualità costruttiva e da una ricercatezza nelle soluzioni tecniche davvero al top.
Partiamo dalla calotta, realizzata partendo da uno strato esterno in fibra di carbonio, al di sotto del quale si trova un altro strato di tessuto di fibra di carbonio unidirezionale, per terminare con del tessuto aramidico e fibra di vetro. Questa costruzione ha permesso di soddisfare tre differenti tipologie di omologazione, la ECE 22.06, DOT (statunitense), e FIM per il Racing.
La parte interna, quella che è studiata per assorbire gli urti ed evitare decelerazioni gravose, è costituita da tipologie differenti di materiali in base al loro posizionamento. Le capacità richieste a una zona laterale o alla mentoniera richiedono densità differenziate, e la calotta interna dell'R10 ha queste caratteristiche.
Inoltre il sistema A-Head Fitment permette di regolare il posizionamento del capo all'interno del casco, è possibile ruotare in avanti o indietro il casco, grazie a quattro regolatori posti all'interno dell'imbottitura.
Molto curato l'aspetto della visibilità, con un angolo visuale ampio, e una visiera a spessore differenziato (piu spessa nella zona centrale 2,6 mm e meno sui lati 1,6 mm), mentre la ventilazione è affidata a delle prese d'aria frontali, posizionate sulla mentoniera, e una sulla parte esterna della calotta regolabile su tre posizioni.
L'aria è poi incanalata nella parte alta della calotta e fuoriesce alla base dello spoiler posteriore (disponibile in due differenti configurazioni).
Il fissaggio della visiera è garantito da attacchi metallici, così come metallico è il blocco di apertura, per evitare sgradevoli sorprese o la perdita della visiera in caso di caduta.
La parte inferiore della calotta ha una particolare svasatura, studiata per evitare lesioni alla clavicola nel caso in cui cadendo, la torsione del collo porti la parte inferiore del casco a urtare la clavicola stessa (l'esperienza offroad di Alpinestars ha i suoi vantaggi).
Molto curata l'aerodinamica di questo casco, oltre ai due differenti spoiler posteriori, si possono notare due deflettori laterali, che stabilizzano il casco alle alte velocità, pulendo i flussi d'aria che investono lo spoiler posteriore.
La pista di Vairano di Vidigulfo, e il successivo trasferimento all'Autodromo del Mugello per seguire il fine settimana di gare, ci ha permesso di testare approfonditamente il nuovo R10.
Ottima la calzata, con una sensazionone una volta indossato, di poter contare su una visibilità perfetta e un buon bilanciamento del peso.
Una volta in movimento si apprezza la silenziosità, non del tutto scontata per un casco racing, e la grandissima ventilazione. Questa potrebbe risultare quasi eccessiva in un eventuale utilizzo stradale, ma anche solo il montaggio della mentoniera in tessuto ha migliorato di molto la situazione.
In compenso l'R10 si dimostra davvero aerodinamico e lo sforzo applicato ai muscoli del collo, anche alle velocità più alte, è molto limitato, inoltre anche girando la testa le variazioni di spinta sono minime. Questa caratteristica lo rende particolarmente confortevole anche sui lunghi trasferimenti autostradali, caratteristica originale per un casco studiato principalmente per l'utilizzo racing.
Il sistema di sgancio della visiera sulle prime può risultare macchinoso, ma basta poco per apprezzarne la sicurezza e la solidità.
Questo Alpinestars S-R10 si è dimostrato davvero ai vertici della categoria per aerodinamica e confort, un esordio in questo particolare segmento, davvero con classe. Non ci aspettiamo un prezzo particolarmente contenuto, ma al contrario i contenuti ci sono eccome.
Mai come in questo caso ci viene da esclamare: "Buona la prima!"