Aprilia RS 660 Extrema...mente divertente [VIDEO]

Item: Aprilia RS 660 Extrema (2023 - 24)
Rating: 8.5
Author: Francesco Paolillo

Voto di Moto.it 8.5 / 10

Aprilia RS 660 Extrema: nuova livrea e componenti in carbonio, scarico compreso, per una sportiva vera, alla portata di tutti!

17 aprile 2023

Una moto sportiva sì, ma che non rinunci troppo al comfort o che non impedisca di divertirsi in coppia, e che per raggiungere prestazioni di rilievo, più che sulla potenza conti sul peso e sulla guidabilità. "Sportività quotidiana", concetto che si sposa perfettamente con una moto che può essere usata tutti i giorni, ma con un DNA Aprilia al 100%. Questo scrivevamo quando provammo per la prima volta l'Aprilia RS 660 poco più di due anni fa.

Oggi ci troviamo a Misano in pista, e il concetto di "sportiva dalla vocazione stradale" cambia prospettiva come cambia la RS 660 che ci apprestiamo a guidare. Cambia perché è qui in versione "Extrema", un nome che riporta alla mente la RS 125 Extrema degli anni novanta, quindi con una livrea dedicata e qualche particolare che la distingue dalla RS 660 che già ben conosciamo.

Parafango e puntale in fibra di carbonio, codino monoposto e scarico SC-Project (partner Aprilia in MotoGP), fanno la loro bella figura esteticamente, oltre a far perdere tre chilogrammi di peso, che da 183 passa a 180 kg in ordine di marcia.

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1 euro al mese

La RS 660 Extrema vuole essere qualcosa di più rispetto alla 660 che conosciamo, più caratterizzata esteticamente e con una dotazione tecnica più raffinata.

Agli elementi in carbonio e allo scarico completo si aggiunge anche il software per la predisposizione e il montaggio del cambio rovesciato di serie, mentre la sella del passeggero e le relative pedane sono vendute insieme alla moto e comprese nel prezzo di 13.499 euro.

Aprilia RS 660 Extrema

Motore

Il motore della RS 660 Extrema non cambia, condiviso con la RS 660 è, per rinfrescare la memoria, praticamente un V4 tagliato trasversalmente a metà.
Testata, camere di combustione, condotti, cilindri e pistoni derivano dal V4 di 1078 cc, così come l’alesaggio che è di 81 mm, mentre la corsa è di 63,9 mm.
Tale configurazione è stata scelta per le doti di compattezza e leggerezza con ingombri orizzontali e laterali ridotti, caratteristiche che hanno permesso grande libertà progettuale sia per la sistemazione di organi fondamentali come l’aspirazione e lo scarico sia per la ciclistica. Inoltre il motore ha anche funzione portante e nella sua zona posteriore è previsto l'attacco del forcellone.

La potenza massima è di 100 CV a 10.500 giri/min, con una coppia massima di 67 Nm a 8.500 giri/min, l’80% della quale è disponibile dai 4.000 giri/min, e sale al 90% dai 6.250 giri/min. Lo scarico SC-Project non ha portato differenze particolari in termini di potenza e coppia, piuttosto ne guadagnano sia la bilancia ma soprattutto il sound di scarico che rimane quello tipico di un bicilindrico a V grazie anche alla fasatura a 270° con scoppi irregolari, configurazione che consente un facile bilanciamento delle forze di primo e secondo ordine attraverso un solo contralbero

Ciclistica

Il telaio è in alluminio, composto da due travi laterali imbullonate nella zona del cannotto di sterzo e nella parte posteriore. Questo forma una struttura compatta, leggera e rigida, con il forcellone a capriate asimmetriche, anch'esso realizzato in alluminio, infulcrato direttamente nel motore.

Forcella e mono sono Kayaba, con la prima completamente regolabile con steli rovesciati di 41 mm (escursione di 120 mm), mentre al monoammortizzatore manca la sola regolazione della compressione e ha una corsa utile di 130 mm, ma per la pistata odierna si è pensato bene di montare un ammortizzatore posteriore Ohlins, con un "K" più sostenuto rispetto a quello di serie, quindi con un sostegno maggiore (non consigliabile su strada dove la molla troppo rigida può essere controproducente sia in termini di confort sia di guida).

L'impianto frenante prevede, all’avantreno, una coppia di dischi in acciaio da 320 mm di diametro, con pinze ad attacco radiale e pompa radiale, entrambi forniti da Brembo, così come la pinza posteriore a due pistoncini e relativo disco da 220 mm.

La RS 660 monta in primo equipaggiamento delle Pirelli Diablo Rosso Corsa II, 120/70 ZR 17 e 180/55 ZR 17 (in alternativa si può montare anche il 180/60), ma visto il contesto di oggi la nostra è equipaggiata con una coppia di Pirelli Supercorsa SC1.

Elettronica

L'Aprilia RS 660 Extrema possiede la dotazione elettronica più completa attualmente disponibile nella categoria, il pacchetto di controlli elettronici APRC (Aprilia Performance Ride Control), che ben conosciamo in quanto equipaggiano le sorelle maggiori RSV4 e Tuono.

ATC (Aprilia Traction Control); AEM (mappe motore); AWC (Aprilia Wheelie Control (controllo di impennata regolabile); ACC (Aprilia Cruise Control); AQS (Aprilia Quick Shift, il cambio elettronico dotato anche di funzione downshift); AEB (Aprilia Engine Brake, il sistema di controllo regolabile del freno motore). Si può desiderare altro?

In un pacchetto così ricco non potevano mancare i Riding Mode, 3 predefiniti (Commute, per la guida quotidiana - Dynamic, per la guida sportiva su strada - Challenge, indicato per le sessioni in pista ), e 2 personalizzabili, Individual, che permette la totale personalizzazione dei controlli elettronici, e Time Attack, che permette ai piloti più esperti di personalizzare totalmente il setup dell’elettronica.

Come va

Abbiamo avuto modo di guidarla varie volte l'Aprilia RS 660, ci ha sempre soddisfatto, divertente ed efficace, sia su strada che in pista, quindi le premesse perchè faccia bene anche questa versione Extrema ci sono tutte.

Il tracciato di Misano potrebbe sembrare fin troppo veloce per una moto da 100 cv, ma come spesso accade è il rapporto peso potenza che fa la differenza, e con il serbatoio riempito a metà siamo ben al di sotto dei 180 kg. Inoltre le scarpette adatte e un mono più sostenuto permettono di sfruttare appieno le doti dinamiche di questa Aprilia. Certo le RSV4 e le Tuono V4 presenti in pista ci sverniciano in rettilineo, ma in staccata e nei cambi di direzione la Extrema è davvero una brutta cliente se ben condotta!

Anche in percorrenza si percepisce la leggerezza di questa moto, e farla scorrere è un piacere, inoltre il mono più sostenuto garantisce una maggiore luce a terra e con le gomme in mescola certamente è un particolare che aiuta.

Equilibrata e stabile, basta percorrere il "curvone" in sesta piena per percepirlo, con una comunicativa dell'avantreno notevole e una sensazione di appoggio in tutte le condizioni, che ne fanno una moto perfetta per imparare a guidare senza l'assillo di una cavalleria troppo esuberante.

Va forte, e fa divertire, senza richiedere l'impegno fisico e psicologico di una mille, e aggiungiamo noi, anche senza i costi che richiede quest'ultima.

Benzina e gomme si consumano con moderazione, e a fine giornata sono particolari che si fanno sentire, inoltre anche fisicamente impegna fino a un certo punto, mentre l'ego del pilota si ingigantisce a dismisura!

Aprilia RS 660 Extrema

Anche in questa versione Extrema la RS 660 si dimostra unica nella sua categoria, una sportiva di media cilindrata con un motore così potente e raffinato, una ciclistica efficace e una dotazione così completa, attualmente non esiste. Se si desidera una moto sportiva con cui sperimentare e imparare i fondamenti della guida, la RS 660 Extrema è perfetta, così come è perfetta per chi ha già esperienza, ma vuole una moto meno impegnativa, con contenuti tecnici e una dinamica di guida al top.

Aprilia RS 660 Extrema