Aprilia RS4

Aprilia RS4
Dopo 18 anni Aprilia abbandona il motore 2T e monta sulla sua piccola sportiva un moderno 4 tempi, 4 valvole doppio albero, a iniezione elettronica. L'abbiamo provata in pista, ecco come va
3 giugno 2011


Il test dell’Aprilia RS4 125 4 tempi

Finita da un pezzo l'epoca eroica delle 125 2T, quelle fumose e puzzolenti, ma con una cavalleria degna di una 250 attuale (e anche più...), ciclistiche da urlo, con prezzi di acquisto e costi di mantenimento anch'essi da urlo, è tempo di abbassare il tiro, o meglio, è da tempo che il tiro è stato abbassato. Chi più chi meno cerca di rinverdire i fasti dei “tempi d’oro delle ottavo di litro” ma senza esagerazioni, e soprattutto a prezzi competitivi.
Ci ha provato Yamaha, con la YZF R125, ultimamente sono arrivate anche la KTM Duke 125 e la Honda CBR125R.
Ora ci prova anche l’Aprilia, che in questo settore è stata ed è tutt'ora maestra, con la sua prima sportiva 125 a quattro tempi.
Dopo aver venduto oltre 100.000 RS 2T, dal 1993 a oggi in ben trenta paesi differenti, la Casa di Noale rilancia con un prodotto allineato a quelle che sono le attuali esigenze di mercato. Un occhio di riguardo per il portafogli, senza che il look ne soffra, dotazioni meno ricche, ma buona sostanza a 4.390 € f.c.
Il design, tanto per andare sul sicuro, riprende in toto quello della RSV4 SBK, e tanto per rendervi, l'idea cupolino e codino hanno la stessa forma e i medesimi volumi, ma come logico vista la categoria, materiali differenti.

Estetica da grande, dunque, e finiture all'altezza. Con qualche particolare in plastica non verniciato (come il puntale e le plastiche nere) che tradiscono l’attenzione ai costi. Mettendo mano al portafogli è possibile dotare la piccola di Noale di accessori dedicati. Oltre al cupolino rialzato, ci sono il codino monoposto (che potete vedere nelle foto dinamiche scattate durante la presentazione) viteria in ergal e portatarga regolabile.

Alla ricercatezza dell’estetica corrisponde una particolare cura anche dal punto di vista motoristico

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Strumentazione analocico/digitale, che riprende almeno esteticamente quella della RSV4, discretamente ricca, bella da vedere e dalla leggibilità ottima.
Occhio di riguardo anche per la praticità d’uso, grazie ad un vano sottosella dove si può tranquillamente riporre un paio di antipioggia e un blocca disco, oppure una catena con lucchetto, e una abitabilità perfetta anche per i piloti più alti.


Il motore 4 valvole a iniezione con doppio albero in testa

Alla ricercatezza dell’estetica corrisponde una particolare cura anche dal punto di vista motoristico. Il piccolo 125 4T, deriva da quelli montati sulle cugine Derbi, ma dopo le modifiche apportate dai tecnici Aprilia, si può considerare un motore nuovo sotto tutti gli aspetti.
Abbandonato il carburatore, l’ottavo di litro  ha ricevuto l’alimentazione a iniezione elettronica, mentre la distribuzione delle 4 valvole è affidata a un doppio albero a camme in testa. Il raffreddamento è a liquido, mentre la trasmissione può contare su un cambio a sei rapporti. Optional davvero inusuale il Quick Shift, il cambio elettronico che permette i passaggi di marcia (in salita non in scalata) senza il bisogno di chiudere il gas e di usare la frizione. La potenza naturalmente è quella codice, 11 KW, da qui non si scappa, mentre consumi e costi di gestione, ci viene riferito, sono particolarmente bassi e concorrenziali.

Ciclistica sopraffina!

Tanto per non tradire il buon nome che porta sul serbatoio, la ciclistica della RS4 125, è davvero niente male. Il telaio è pressofuso in alluminio, mentre il forcellone asimmetrico è più bello di quelli montati su alcune seicento attuali. Le sospensioni non fanno gridare al miracolo, ma come leggerete più avanti, fanno il loro dovere. Forcella upside-down con steli da 41 mm, priva di regolazioni, e mono posteriore anch’esso non regolabile (uno sforzo per dotarlo della regolazione del precarico molla lo avrei apprezzato). Freni ben dimensionati, disco da 300 mm anteriore, con pinza radiale a 4 pistoncini, disco posteriore da 220 mm con pinza a singolo pistoncino.

La nostra prova

Inizio l'avventura con una RS4 Racing White (le altre tinte disponibili sono la Racing Black e la Replica SBK), con Quick Shift montato sul cambio.
Potenza standard, gommatura pistaiola, Pirelli Supercorsa SC1, con il posteriore che abbandona temporaneamente il 130/70 di serie per un 150, mentre davanti viene confermato il 100/80, mettono subito in chiaro le velleità della ottavo di litro Aprilia. La posizione di guida è particolarmente racing, con il busto in avanti a caricare i polsi. Le pedane sono abbastanza alte, ma non particolarmente scomode.
Fatta l’abitudine al tipo di erogazione, elettrica e priva di qualsiasi sensazione di entrata in coppia, la piccola di Noale si comporta da grande tra i cordoli di Vairano. L’assetto, seppur non regolabile, si adatta perfettamente sia al mio stile di guida, che al mio peso (che sfiora gli 80 kg). Uno scambio di impressioni con i tester più leggeri, conferma le buone doti di versatilità dell’assetto standard.
Il motore gira costantemente tra i 9.000 e gli 11.000 giri, mentre il cambio viene maltrattato senza riguardi (il Quick Shift aiuta molto in questa pratica), ma la ottavo di litro veneta appare instancabile.
La RS4 si guida bene, ha un look davvero riuscito, e costi di gestione molto bassi
La RS4 si guida bene, ha un look davvero riuscito, e costi di gestione molto bassi

I freni si usano davvero poco, ma un giro di pista “dedicato” ne svela le ottime caratteristiche. Potente l’anteriore (che permette di arrivare a far decollare il posteriore senza particolare difficoltà), modulabile e poco propenso al bloccaggio il posteriore. Il giro “dedicato”, è stato anche sfruttato per saggiare le doti di ripresa del piccolo 4T, caratteristica che è stata particolarmente curata dai tecnici. Niente strappi, erogazione fluida, ma il ricordo dei vecchi 2T è ancora troppo presente… e non ci fa gridare al miracolo.
In sella alla versione con cambio normale nulla cambia, se non che nelle cambiate pelo  la frizione. Guidare puliti e senza sbavature è obbligatorio quando i KW sono pochini, ed in questo la RS4 aiuta parecchio. Stabile e sincera nei tratti guidati, incassa senza il minimo ondeggiamento anche i cambi di direzione più rapidi, mentre le pieghe sono da vera racer.
Certo le Supercorsa ci mettono del loro, ma siamo pur sempre in pista, mentre non penso che le Sawa di serie siano in difficoltà nell’utilizzo stradale (anzi il 130 posteriore sicuramente rende la RS4 ancora più “svelta”).

4.390 euro non sono pochi, ma sono ben lontani dalle cifre astronomiche delle seppur bellissime 2T che Aprilia ha prodotto negli anni passati, e sono allineati alla migliore concorrenza attualmente sul mercato. La RS4 si guida bene, ha un look davvero riuscito, e costi di gestione molto bassi… che cosa volete di più? Iniziate con una buona pagella …che siete a metà dell’opera!

 

Pregi


Estetica | Guidabilità |  Freni

Difetti


Alcune plastiche sono economiche

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Scheda tecnica Aprilia RS4 125 (2011 - 16)

Cilindrata
125 cc
Cilindri
1
Categoria
Sportive
Potenza
Sella
820 mm
Pneumatico anteriore
100/80 ZR 17"
Pneumatico posteriore
130/70 ZR 17"
Inizio Fine produzione
2010 2016
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