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Aprilia Tuareg: il mito degli anni ottanta e la moto che sta scrivendo il presente della casa di Noale. Una moto indovinata fin da subito per il fuoristrada, anche impegnativo (in ambito bicilindriche). Eppure per tecnici veneti ancora non era abbastanza. Dall'esperienza maturata nelle corse, dai successi nei rally e nei raid, nasce la Aprilia Tuareg Rally: più offroad che mai!
A prima vista colpisce la colorazione, la medesima delle moto ufficiali, scelta per rendere omaggio alle vittorie africane. Ma non si tratta di una semplice, si fa per dire, Tuareg con una livrea dedicata, tutt'altro. Sotto il punto di vista tecnico ci sono parecchie soluzioni che la differenziano dalla standard. Tutte studiate e volute per rendere questa Rally una goduria in off.
Prima di addentrarci tra le chicche che vanno a rendere la Rally differente dalla Tuareg normale dobbiamo soffermarci su alcune novità che sono presenti su entrambe le versioni. Sì, perchè Aprilia Tuareg 660, in questo 2025, riceve una serie di aggiornamenti importanti, sia stilistici che tecnici.
Sotto il punto di vista estetico la zona che incornicia il faro anteriore viene ridisegnata e il piccolo baffo che era presente nella parte inferiore del gruppo ottico sparisce. Tutto il supporto della strumentazione viene rivisitato sia sotto il punto di vista delle forme che dei materiali. Ora è realizzato in PA50, un poliammide con una percentuale di fibra di vetro, che lo rende più leggero. Nella zona del radiatore le tre piccole ventole vengono sostituite da una singola con dimensioni più generose ma dal peso totale più contenuto. Nuova anche la protezione del sensore cavalletto, ora più resistente e duratura nel tempo.
Il propulsore, infine, subisce una serie di aggiornamenti per seguire le nuove normative Euro5 +. Crescono nel diamentro i corpi farfallati passando da 48mm a 52mm, arriva un nuovo generatore a terre rare che riduce l'inerzia. A garantire la perfetta sinergia tra i nuovi componenti ci pensano le mappe motore, aggiornate, selezionabili dal manubrio. Ultimo ma non per importanza arriva un comando del gas, sempre ride-by-wire, dalla corsa ridotta, da 80° si passa a 65°.
Il 2025 per la Tuareg è un anno importante, ricco di aggiornamenti e migliorie tecniche.
La Tuareg Rally sprizza sabbia e fango da tutti i pori. Basta guardarla giusto un attimo per capire subito che terreno preferisca tra l'asfalto e lo sterrato. Questa versione nasce dalla collaborazione con il team GCorse dei fratelli Guareschi, parte fondamentale del successo della Tuareg nei rally di tutto il mondo. Tante le differenze con il modello 2025 standard.
Viene adottato un parafango anteriore alto che combinato alla colorazione "Race Replica" dona a questa moto un look pronto gara. Arrivano dei paramani rinforzati con anima in alluminio. Sempre sotto il punto di vista delle protezioni sulla Rally viene modificato il paramotore, più spesso, più avvolgente e più protettivo, sempre in alluminio per contenere il peso. Non può mancare un guidacatena per evitare spiacevoli imprevisti.
La posizione di guida viene leggermente rivista grazie all'utilizzo della sella rally (+20mm) e di un manubrio dalla piega più alta. Lo scarico è in titanio ed è firmato da SC Project e pesa ben 2.5kg in meno rispetto allo standard. Le ruote di questa Rally sfruttano cerchi heavy-duty con canali più stretti: 1.85 all'anteriore e 4.00 al posteriore, rispetto alla versione standard troviamo dei raggi classici e non tangenziali e ciò ha permesso ai tecnici Aprilia di poter inserire nelle Pirelli Scorpion Rally STR delle camere d'aria.
La mappa motore viene ottimizzata espressamente per l'utilizzo in offroad con un brillante tocco del gas. Infine le sospensioni. Aspetto fondamentale per la guida sullo sterrato. L'escurione rimane di 240mm ma vengono introdotte delle molle con coefficiente K lineare e tutte le tarature vengono aggiornate. Inoltre i foderi della forcella anteriore ricevono un bellissimo trattamento superficiale che le conferisce un bel colore oro.
La Tuareg Rally 2025 ci è piaciuta tantissimo. Ma vediamo di andare con ordine. Una volta in sella la triangolazione sella-pedane-manubrio permette di stare comodi anche per viaggi abbastanza lunghi. E' solo una volta che ci si mette in piedi però che la si apprezza a pieno. Le quote permettono di stare in posizione eretta nel modo più naturale possibile. La Tuareg è stretta tra le gambe, molto stretta, e ciò permette di spostarsi facilemente per contrastare i trasferimenti di carico in offroad. Buona anche la posizone del plexi anteriore: impossibile colpirlo con il casco anche se si avanza molto.
Piccolo appunto forse solo le manopole un po' troppo "grosse". La sella rally, con la sua forma particolare ti aiuta negli spostamenti anche se essendo 20mm più alta della standard e anche a causa delle sospensioni più sostenute la Tuareg Rally risulta essere alta. L'altezza percepita è minore di quella dichiarata sulla carta, ma sono comunque sempre 913mm da terra.
Tutti gli interventi realizzati sul propulsore da parte di Aprilia funzionano bene. La mappa sviluppata nello specifico per l'offroad ha una grande risposta del gas. Appena si ruota il comando il motore c'è, è pronto e scalpitante, proprio quello che serve per superare agilmente gli ostacoli che si possono trovare mentre si fa adventuring, anche quello più tosto. Il bicilindrico 660cc allunga bene anche sull'asfalto, solo a metà tende un po' ad appiattirsi come erogazione. Il suond che esce dallo scarico SC Project è spaziale. Non sembra una marmitta omologata Euro5 + ed invece è proprio così. Tonalità cupa e piena, da vera moto racing.
Infine le sospensioni. La scelta delle molle con costante K lineare è un compromesso. Nelle frenate più aggressive su asfalto la forcella anteriore tende ad affondare parecchio. Meno, ma comunque dello stesso avviso, il mono ammortizzatore posteriore in fase di accelerazione. Una volta che ci si lascia il manto asfaltato alle spalle però che goduria. Il setting di serie è ottimo ma grazie alle regolazioni si può andare ad intervenire come meglio si crede. Ci si può cucire addosso questa Tuareg Rally a proprio gusto e piacimento.
Sospensioni e telaio lavoro molto bene insieme e in salita, anche nelle condizioni peggiori, la trazione è tanta mentre in discesa la forcella copia bene le asperità e il posteriore non spinge. Più volte durante questa prova se avessi chiuso gli occhi e mi fossi basato solo sulle sensazioni che la moto mi trasmetteva in quel preciso momento mai avrei pensato di essere in sella ad una maxi.
Tester: Mattia Carpi (180 cm, 90 kg)
Luogo: Grazzano Visconti, Piacenza
Meteo: sole, 13°
Abbigliamento:
Casco Acerbis T711
Occhiali 100% Armega
Maglia Acerbis X-Flex 2.0 Anaheim
Guanti Acerbis X-Flex 2.0 Anaheim
Pantaloni Acerbis X-Flex 2.0 Anaheim
Stivali Acerbis Whoops
Giacca Acerbis X-Duro
Aprilia
Via G. Galilei 1
30033 Noale
(VE) - Italia
041 5829111
https://www.aprilia.com/it_IT/
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