BMW G 650 GS
Il segmento delle naked - storicamente le moto più desiderate dai giovani motociclisti - cala di oltre il 20% nel 2010. E la BMW, che ai numeri dà la giusta importanza, pesca dal mazzo il jolly di un suo modello del passato (la F 650 GS) e ce
lo ripropone sotto una nuova sigla (G 650 GS).
Sì, perché nel contempo (e siamo nel 2008) la Casa tedesca ha introdotto il modello F 650 GS (che in realtà è un 800 cc, ed è pure bicilindrico). Era quindi necessario attribuire al mono una lettera differente: la "
G", appunto, per le monocilindriche (la "F" indica invece le moto spinte dal bicilindrico parallelo).
La ratio di questa manovra commerciale è presto spiegata: il
segmento delle enduro stradali naviga a vele spiegate in un mare in tempesta, dove le altre (supersportive e nude in primis) annaspano. Logico quindi allargare la famiglia delle GS verso il basso, in modo da attrarre una clientela giovane o poco propensa a investire cifre consistenti nell'acquisto di una moto.
Così infatti introduce la G 650 GS
Stefano Ronzoni (direttore vendite di BMW Motorrad Italia): "La nuova GS completa la gamma di enduro stradali di BMW. Con un prezzo concorrenziale punta a conquistare nuovi clienti tra i giovani e tra chi vuole tornare in moto. E' adatta anche a chi non è alto, grazie alla comoda sella, ed è molto sicura grazie all'adozione dell'ABS (optional, ndr)".
Una meccanica collaudata
La G propone - o meglio ripropone - lo schema della nota F 650 GS monocilindrica venduta dal 2000 al 2007. La GS 650 monocilindrica ha ricevuto una serie di aggiornamenti significativi. Ci riferiamo in particolare al frontale (nuovi sono il cupolino e la strumentazione) e alla mappatura del motore (che eroga 48 cavalli a 6.500 giri/min).
Sul fronte della sicurezza troviamo lo stesso ABS che già equipaggia la F 800 GS; è disinseribile e costa solo 400 euro (contro gli 800 della sorella bicilindrica, uno "sconto" che si spera possa diffonderne l'adozione).
Tra le note più apprezzabili ci sono i consumi. A 90 km/h la G 650 GS percorre quasi 30 km con un litro (dato dichiarato, ma non troppo distante dalla realtà), roba da scooter di piccola cilindrata!
Il motore
Il motore monocilindrico con due alberi a camme in testa ha una cilindrata di 652 cm³ ed eroga una coppia massima di 60 Nm a 5.000 giri/min. E' disponibile anche la versione depotenziata a 25 kW (34 cavalli).
Il propulsore è realizzato su specifiche e progetto BMW dalla cinese Loncin, che lo invia agli stabilimenti tedeschi dove viene assemblata la moto. Il cambio ha cinque rapporti.
Il serbatoio è posto sotto la sella, in modo da abbassare il baricentro, e contiene 14 litri di benzina. Il peso in ordine di marcia è di 192 chilogrammi; la massa è ben mascherata dall'azzeccata distribuzione dei pesi e dalla sella posta a soli 780 mm da terra.
La ciclistica della giesse
Il telaio è in acciaio a doppia trave e vanta il telaietto posteriore smontabile, come sulla vecchia BMW F 650 GS. La forcella è una classica telescopica priva di regolazioni, mentre dietro è stato montato un forcellone in acciaio, abbinato a un ammortizzatore dotato di leveraggio. E' presente la comoda regolazione remota del precarico.
Un po' di numeri: la GS raggiunge la velocità massima di 170 km/h (145 km/h la depotenziata) e scatta da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi. Un dato, questo, che non crediamo interessi molto ai futuri possessori della piccola G.
L’impianto frenante prevede un disco all’anteriore da 300 mm di diametro e uno al posteriore da 240 mm. I cerchi misurano, rispettivamente davanti e dietro, 19 e 17 pollici.
La nostra prova. Sposa bagnata, sposa fortunata. Ma varrà anche per le moto?
State per leggere la prova su strada di un mezzo anfibio, tanta è stata l'acqua (e la neve) che abbiamo preso in sella alla G 650. Poco male: la monocilindrica tedesca non è una moto da fighetti e chi la comprerà non si fermerà certo davanti a un acquazzone!
Le finiture e i comandi sono ben fatti nella loro semplicità (tenete sempre presente che stiamo parlando di una moto che costa meno di 7.000 euro su strada, primo tagliando incluso).
La strumentazione non ci ha entusiasmati. Manca l'indicatore del livello della benzina, mentre quello digitale a barre del contagiri non è molto leggibile. Utile la presenza di due conta chilometri parziali e del comando delle quattro frecce d'emergenza.
L'ergonomia. In sella si sta proprio bene
La postura è decisamente corretta, sia che voi siate alti o che siate bassi. Chi scrive supera il metro e ottantacinque e sulla GS si è trovato a proprio agio. La leva della frizione, con comando a cavo, è molto morbida, ma non è precisissima nello stacco. Il cambio a cinque rapporti è improntato alla massima robustezza: gli inserimenti sono precisi, per quanto la corsa della leva sia piuttosto ampia.
Il motore. E' un monocilindrico, ma non lo diresti
Ci spieghiamo meglio. La G 650 GS vanta una regolarità di funzionamento unica nel segmento dei grossi mono. Ai bassi regimi - indigesti ai motori spinti da pistoni solitari grossi come fiaschi di vino - il mono lamenta giusto qualche sussulto, ma non strappa. Lo imballi in quinta a 1.800 giri/min e lui, paziente e sereno, ne viene via come se nulla fosse. Dopo i 3.000 giri acquista anche carattere e sfodera una spinta convincente sino a circa 7.000 giri.
Ovviamente non impressiona per la sua potenza, ma 48 cavalli possono bastare. Soprattutto a chi si avvicina alle due ruote! Oltre i 5.000 giri compaiono le vibrazioni sulla sella, che però è ben conformata e fa da filtro tra queste e le nostre chiappe.
Assai poco personale è il timbro dello scarico, così civile da risultare quasi noioso. Passi il non voler disturbare il prossimo con rumori molesti, ma i tecnici tedeschi avrebbero potuto regalare un briciolo di cattiveria (per lo meno acustica) alla loro piccola G.
Sotto questa "voce", le F 800 e le R 1200 hanno tanto da insegnare alla new entry della gamma GS.
Curva da solo. E frena bene
Sul bagnato abbiamo guidato sulle uova, com'è ovvio che sia in moto. La G si lascia condurre senza fatica e dà tanta confidenza. E' il mezzo ideale per i giovani e per chi non cede alle lusinghe della potenza. Perfetta per le nuove leve motociclistiche (non è un caso che la vecchia F 650 GS fosse così diffusa nelle scuoleguida).
Le sospensioni sono confortevoli, mentre la frenata con ABS (presente sulla moto della prova) richiede un intervento energico per ottenere una risposta efficace dal freno anteriore. Quello posteriore è più sensibile, ma proprio per questa ragione chiama in causa un po' troppo spesso l'ABS, che da parte sua lamenta un'azione a volte brusca. Resta comunque un alleato indispensabile sul fronte della sicurezza.
La lista degli accessori è lunga, e comprende le manopole riscaldate (le abbiamo amate durante il test!), le borse rigide dal volume variabile, il parabrezza maggiorato e tutto quello che serve per trasformare la G 650 GS in una piccola tourer.
Pregi
Facilità di guida | Consumi contenuti
Difetti
Tonalità di scarico poco personale | Vibrazioni agli alti regimi