BMW K 1300 GT

BMW K 1300 GT
La GT tedesca cresce nelle prestazioni grazie al nuovo motore da 160 cavalli. Comfort e dotazione tecnica ne fanno la regina delle tourer
7 agosto 2009

Una vera ammiraglia a due ruote
Inutile nasconderlo. Austera e imponente, la K 1300 GT svetta sul cavalletto centrale incutendo un sano timore reverenziale, frutto sia della mole (288 kg col pieno di benzina) che della potenza (160 cavalli).
Non è certo una moto per novizi; si rivolge infatti ai turisti di lungo corso, che dalla moto esigono il massimo in quanto a dotazione di bordo e comfort per il pilota e il suo passeggero.
La nuova versione, cresciuta da 1.200 a quasi 1.300 centimetri cubici (1.293 per l’esattezza), presenta una nuova carenatura dotata di un’inedita presa d’aria con il logo del marchio. Cambiano anche i blocchetti elettrici, dai tasti più compatti e con il commutatore degli indicatori di direzione al servizio del pollice sinistro (scompare definitivamente il doppio comando delle frecce BMW a favore della soluzione adottata da gran parte dell’industria motociclistica).
Le modifiche più corpose sono però celate dalla estesa carena. Vi abbiamo anticipato il contenuto aumento di cilindrata, a cui però corrisponde un cambio di carattere sostanziale della tourer di Monaco di Baviera.
Oltre alla potenza erogata di 160 cavalli a 9.000 giri/min, stupisce la coppia massima di 135 Nm a 8.000 giri: considerate che l’80% di quest’ultima è disponibile a partire dai 3.500 giri/min.

Buon sangue non mente. E nella K 1300 GT ritroviamo tutta la verve, in minima parte repressa, che ci ha strappato più di un sorriso di compiacimento in sella alle cugine K 1300 S ed R
Buon sangue non mente. E nella K 1300 GT ritroviamo tutta la verve, in minima parte repressa, che ci ha strappato più di un sorriso di compiacimento in sella alle cugine K 1300 S ed R

Rivisti sono anche i terminali di scarico, il comando del gas desmodromico, l’albero cardanico e la sospensione anteriore Duolever, che adotta un nuovo braccio longitudinale inferiore.

Spazio agli accessori
La lista degli optional è infinita e regala una serie di chicche che la concorrenza al momento si sogna. Fatta eccezione per l’airbag (presente solo sulla opulenta Honda Gold Wing 1800), la K 1300 GT può essere dotata di ogni ben di Dio.
Se viaggiate spesso con il passeggero e i bagagli (condizione decisamente abituale per chi strizza l’occhio alle maxi tourer), prendete in seria considerazione il sistema ESA II. Con il tocco di un pulsante è possibile regolare il precarico delle molle e la risposta idraulica dei due ammortizzatori in funzione del carico e dello stile di guida. Comfort, Sport e Normal sono le tre modalità selezionabili dal guidatore e ad esse corrispondono significative variazioni nel comportamento dinamico della moto.
Di serie troviamo il sistema ABS in versione Sport, semi-integrale, a cui consigliamo di abbinare il controllo di trazione ASC, che sfrutta i sensori del primo. Vista la cavalleria in ballo, torna utile in vari frangenti e non costa uno sproposito (420 euro ed è venduto insieme al sistema RDC che monitorizza la pressione degli pneumatici).
Se siete abituati alle coccole delle automobili tedesche, sappiate che la Kappona non è da meno. Computer di bordo, manopole e  sella riscaldabili, faro allo Xenon, regolatore di velocità, top case e parabrezza maggiorato fanno lievitare il prezzo dai 18.850 euro della moto nuda e cruda sino a oltre 21.500 euro.
La BMW offre diversi pacchetti di accessori tra cui scegliere. Il più ricco è il Pacchetto Touring 3 che offre l’ESA II, le manopole e la sella riscaldabili, il faro allo Xenon, il computer di bordo e il regolatore di velocità a 1.850 euro. La sella ergonomica a soli 820 mm da terra, le due valigie laterali e il parabrezza regolabile elettricamente completano il quadro di una moto che si candida a regina delle tourer.

La prova. La sportiva è vestita da viaggio

Buon sangue non mente. E nella K 1300 GT ritroviamo tutta la verve, in minima parte repressa, che ci ha strappato più di un sorriso di compiacimento in sella alle cugine K 1300 S ed R.
La granturismo di Monaco ripropone infatti il telaio a doppio trave in alluminio delle versioni note, mentre il propulsore 4 cilindri in linea perde una manciata di cavalli per favorire la risposta ai regimi più bassi. E che risposta!
Ma iniziamo a parlarvi della posizione di guida. Le varie regolazioni a disposizione (leve, sella e manubrio) consentono di cucirsi la GT addosso e solo il carter destro disturba i movimenti del piede a causa della sua sporgenza eccessiva.
Impacciata nelle manovre da fermo (attenzione a non parcheggiarla mai col muso rivolto a valle, manca la retromarcia), ritrova un comportamento fluido e abbastanza agile una volta superati i 40 km/h. La città non è il suo habitat, e nemmeno vuole esserlo, ma basta sapersi adattare, e non avere troppa fretta, per godersi la tourer tedesca anche nel traffico metropolitano.
Il divertimento inizia però fuori, nell’extraurbano. Sulle strade di collina la K 1300 GT ha in serbo una piacevole sorpresa. Settate le sospensioni su Sport, la nostra BMW si lascia guidare senza sforzo, facile a raggiungere la corretta piega in curva e forte di una grande stabilità di marcia.
Il peso limita solamente la velocità nei cambi di direzione più rapidi, in cui bisogna lavorare un po’ col corpo per accompagnare la motona. 

Oltre alla potenza erogata di 160 cavalli a 9.000 giri/min, stupisce la coppia massima di 135 Nm a 8.000 giri: considerate che l’80% di quest’ultima è disponibile a partire dai 3.500 giri/min

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Gran parte del piacere di guida deriva dalle incredibili prestazioni del motore. Il balzo in avanti rispetto alla versione 1200 è tangibile soprattutto fino ai 5.000 giri/min. Entro questo range su strada si viaggia già forte, molto forte. Se poi volete andare oltre, sappiate che dai 6 ai 10.000 giri il 4 cilindri scatena un vero tsunami, che già in seconda marcia spara a velocità da ritiro patente (in autostrada!).
Meglio godersi senza fretta i bassi corposi della GT, dimenticandosi dell’uso del cambio (peraltro le 6 marce hanno un inserimento impeccabile).
La frenata è decisamente potente, ma lamenta un intervento piuttosto brusco della coppia di dischi anteriore. Sul fronte della protezione aerodinamica il pilota ha la facoltà di scegliere tra diverse opzioni. Può regolare il parabrezza sulla massima apertura, e viaggiare con una protezione pressoché totale; oppure può lasciarlo basso e godere dell’aria che rinfresca la parte alta del busto.
Se teniamo presente l’esuberanza prestazionale, i consumi giocano un punto a favore della K 1300. Sulle strade statali si possono tenere medie di 5,5 litri per 100 km. Il discorso cambia, e parecchio, in città; basta lasciarsi prendere il polso, per vedere le medie salire sino alla soglia dei 9 litri per 100 km. D’altra parte il peso e i tanti cavalli fanno pagare dazio nelle decise accelerazioni di cui la GT è capace.

La K 1300 GT è disponibile in tre colorazioni (Red-Apple metallizzato, Royalblau metallizzato, Magnesiumbeige metallizzato) con il motore verniciato in nero e i componenti della ciclistica in antracite metallizzato.

 

Pregi
  • Comfort | Risposta del motore a ogni regime
Difetti
  • Peso e ingombri a bassa velocità
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Bmw K 1300 GT (2009 - 11)
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Via dell'Unione Europea, 1
200097 San Donato Milanese (MI) - Italia
02 51883200
[email protected]
https://www.bmw-motorrad.it/

  • Prezzo 18.650 €
  • Cilindrata 1.293 cc
  • Potenza 160 cv
  • Peso 255 kg
  • Sella 820 mm
  • Serbatoio 24 lt
Bmw

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Scheda tecnica Bmw K 1300 GT (2009 - 11)

Cilindrata
1.293 cc
Cilindri
4 in linea
Categoria
Gran Turismo
Potenza
160 cv 118 kw 9.000 rpm
Peso
255 kg
Sella
820 mm
Inizio Fine produzione
2009 2011
tutti i dati

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