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La guardi e pensi alla solita versione kittata da avventura della nota e amata R1200GS (nel 2013 ne hanno vendute quasi 30.000 nel mondo, prima moto del mercato italiano). Invece no, gli ingegneri di Monaco c'hanno dato dentro per proporre ai clienti una Adventure che su strada, ma pure fuori, si differenzia in modo netto dalla GS standard. Merito - ve lo anticipiamo subito - di un propulsore boxer sempre raffreddato ad aria e liquido con un carattere più docile e gestibile. Spinge sempre come un dannato, ma ha perso quella botta di potenza in prima apertura di acceleratore che dava quasi fastidio sulla GS del 2013. La BMW R1200 GS Adventure è disponibile da febbraio 2014 al prezzo di 17.450 euro (chiavi in mano, primo tagliando incluso) in tre colorazioni, bianca, verde o blu. Di serie ha ABS, ASC, due riding mode, mentre i principali optional sono la modalità di guida Pro, le sospensioni semi-attive Dynamic ESA, le manopole riscaldate e le borse.
La vera, grande sorpresa del nostro test è il motore boxer. Sulla BMW R1200 GS Adventure raggiunge la piena maturità, tanto che ci spingiamo a consigliarne l'adozione perfino sulla R1200GS. Ha perso la spigolosità della moto standard, vale a dire quella risposta prepotente ai medi regimi che spesso spiazzava il pilota.
Se si apre con cattiveria il gas con la mappa Dynamic, il boxer della Adventure sa ancora essere arrogante ma c'è un maggiore e più diretto controllo con la manopola destra
Ora è ancora potente e straripante di coppia, ma sa essere gentile e più facilmente controllabile. Se si apre con cattiveria il gas con la mappa Dynamic, il boxer della Adventure sa ancora essere arrogante ma c'è un maggiore e più diretto controllo con la manopola destra. La fluidità in basso rimane ottima, il bicilindrico riprende senza fiatare da 1.500 giri e arriva di corsa a oltre 9.000. Davvero un bel motore, assecondato da un ottimo cambio a sei rapporti e dalla morbida frizione idraulica.
La BMW R1200 GS Adventure è meno svelta nel misto rispetto alla GS, ma la differenza non è poi così marcata. Di buono rimane infatti la grande agilità della moto che riesce a mascherare in modo incredibile il peso sui tratti più tortuosi, dove la Adventure si fionda in piega come pochissime altre maxi stradali sanno fare. Decisamente a punto la frenata, che dispone di un ABS per nulla invasivo e di un impianto che sposa tanta modulabilità con tutta la potenza che serve.
E in fuoristrada? Tranquilli che la BMW R1200 GS Adventure sugli sterrati ci sa (ancora) andare. Certo, ci vuole prudenza e bisogna ricordarsi di settare in modo corretto l'elettronica per limitare l'intervento dell'ABS e dell'ASC. Noi abbiamo preferito escluderli del tutto per controllare meglio le perdite di aderenza della moto.
Nessun problema sugli sterrati, anche rovinati, mentre sul fango e sull'erba con le gomme stradali ci vuole molta attenzione. Ma con un po' di mestiere ci si diverte un mondo a controllare le lunghe perdite di aderenza che questo motore esagerato regala a ogni regime. Nel passaggio dall'asfalto allo sterrato abbiamo apprezzato anche la rapida risposta delle sospensioni elettroniche Dynamic ESA; in particolare si è rivelata ottima la taratura Enduro, più soffice nella prima fase dell'escursione e via via più controllata man mano che ci si avvicina al fine corsa.
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