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Il fuoristrada tira sempre di più, le Case lo sanno e cavalcano l’onda. In questo confronto diretto presentiamo infatti le versioni studiate ad hoc per abbandonare l’asfalto di BMW e Ducati. Il biglietto da visita non mente: la BMW R1200GS si presenta nell’allestimento Rallye e la Ducati Multistrada 1200 in quello Enduro Pro. Sono i modelli di GS e Multi più adatti per affrontare lo sterrato (per questo trovate la Rally e non la Adventure Rallye) e posseggono comunque un’indole stradale da autentiche granturismo. Lo testimoniano i motori strapotenti, l’elettronica evolutissima (entrambe hanno la piattaforma inerziale che fa lavorare al meglio l’ABS e il controllo di trazione) e la ciclistica che non rinuncia all’anteriore da 19”.
Abbiamo escluso per questo motivo la KTM Super Adventure 1290 R, che evidenzia un’inclinazione verso il fuoristrada ancora maggiore (che si riflette ovviamente poi nel comportamento su strada).
La BMW R1200GS 2017 Rallye è spinta dal boxer ora in versione Euro 4; non perde nulla in termini di prestazioni (125 cv a 7.750 giri e coppia massima di 125 Nm a 6.500) grazie alla gestione elettronica rivista e migliorata. Dal 2017 la R1200GS standard (che costa 16.840 euro) è affiancata da due versioni speciali: Rallye ed Exclusive. La prima, oggetto del nostro confronto, strizza l'occhio al fuoristrada e costa 650 euro in più. La Rallye ha di serie i cerchi a raggi tubeless e offre la possibilità di scegliere l’optional “ciclistica sportiva”, con ammortizzatori dalla corsa più lunga di 20 mm e molle più rigide. La variante Rallye è riconoscibile dalla trasmissione nera, dalla livrea lupinblau metallizzata, dai colori BMW Motorsport sui fianchetti del serbatoio e dal telaio in cordobablau. La R1200GS fa un bel passo avanti anche sul fronte delle sospensioni, che passano da semi-attive ad attive grazie all’arrivo del Dynamic ESA di nuova generazione. Oltre a lavorare sull’idraulica compensa l’assetto automaticamente a seconda degli stati di carico e della condizione di guida. Il sistema non agisce in continuo, ma all'accensione della moto e in occasione di ogni stop. Resta la possibilità della configurazione manuale del precarico della molla come in passato, ma la nuova R1200GS aggiunge la modalità auto, che di fatto - crediamo - sarà praticamente sempre utilizzata dai possessori della nuova GS. Ricordiamo ai lettori di Moto.it che la prima maxi enduro con la regolazione automatica del precarico è stata l'Aprilia Caponord 1200.
Tra gli accessori c'è anche l’Hill Start Control, ovvero l’assistenza elettronica alla partenza in salita, legato al pacchetto optional Modalità di guida Pro, che aggiunge il controllo di trazione evoluto DTC (basato sui dati della piattaforma inerziale) al posto dell’ASC di serie, nonché le modalità di guida Dynamic, Dynamic Pro, Enduro ed Enduro Pro alle Road e Rain presenti in versione di serie. Il prezzo di 16.840 euro di fatto è destinato a lievitare in modo esagerato, perché crediamo che pochi possessori della nuova R1200GS rinunceranno ai pacchetti e agli accessori che offre l’endurona tedesca. Avremmo quindi preferito la presenza di serie di alcuni optional, irrinunciabili visto che si parla dell'ammiraglia di BMW in questo segmento. Pensiamo al cambio ad assistenza elettronica e alle sospensioni attive, ma anche ai paramani e alle manopole riscaldate. Segnaliamo la possibilità - ben nota ai clienti BMW - di acquistare gli accessori all'interno dei pacchetti, cosa che fa risparmiare parecchi soldi rispetto all'acquisto dei singoli componenti. Ma così il prezzo sale parecchio: la moto in prova costa infatti la bellezza di 23.320 euro.
La GS conferma il telaio a traliccio in acciaio e lo schema meccanico e ciclistico della versione introdotta nel 2013; all'avantreno troviamo quindi il Telelever con mono ammortizzatore, mentre dietro è confermato lo schema del Paralever. La Rallye in prova monta gomme Pirelli Scorpion Rally STR.
La Multistrada 1200 Enduro Pro (Ducati ha scartato l'ipotesi della definizione Adventure utilizzata dai concorrenti BMW e KTM) aggiunge una serie di accessori e una differente dotazione di base alla nota Multistrada Enduro per affrontare i lunghi viaggi in fuoristrada o comunque percorsi che contemplino l'offroad. La nuova versione costa 22.990 euro e si fa notare per la particolare colorazione Sand con una finiture superficiale ruvida, applicata sul frontale e sulla cover del serbatoio. Il rivestimento della sella è bicolore (sabbia/nero), mentre telaio e telaietto posteriore sono verniciati di nero. Compare la protezione motore/serbatoio tubolare “bull bar” di Touratech con l’aggiunta dei faretti LED. Ci sono poi il plexiglass basso, più adatto alla guida in piedi in fuoristrada, e lo scarico omologato Termignoni, proposto sempre da Ducati Performance. Ultima particolarità di questo allestimento Enduro Pro sono i pneumatici Pirelli Scorpion Rally (offerti in optional sulla versione Enduro) nelle misure 120/70 R19 anteriore e 170/60 R17 posteriore.
Il peso è dichiarato in 232 kg, sette in più rispetto alla Enduro. Sono confermati il resto della ciclistica, la meccanica e l'elettronica della nota Multistrada Enduro. Il motore è il Testastretta DVT (Desmodromic Variable Timing) a fasatura variabile, accreditato di ben 152 cavalli e omologato Euro 4. Ci sono anche l'acceleratore ride by wire e i quattro classici Riding Mode (Enduro, Touring, Sport e Urban). La moto è dotata di ABS Cornering, Cornering Lights, controllo di trazione, controllo d'impennata e sospensioni semi-attive Skyhook Suspension Evolution, con escursioni delle ruote di 200 mm. Non manca, infine, il sistema di assistenza alla partenza in salita (VHC). La Multistrada 1200 Enduro Pro è proposta di serie con il cruise control e il modulo Bluetooth, che tramite il Ducati Multimedia System consente di connettere la moto con lo smartphone e di gestirne le funzionalità multimediali più importanti (ricezione telefonate, notifica sms, ascolto musica) attraverso i pulsanti sul manubrio e visualizzandone le informazioni sul quadro TFT.
Come al solito, non cercate una vincitrice: non ci interessa fare un podio, ma raccontarvi in modo semplice – anche e soprattutto nel video sopra - come sono fatte e come vanno dalla città al fuoristrada. Poi sarete voi a dare il vostro peso alle varie voci per stabilire quella che più vi piace e che vince nel vostro cuore.
(Voto: da 1 a 5 faccine. 1 voto minimo, 5 voto massimo)
☻☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 4
E’ fatta per chi ama l’offroad. Lo si nota dalla sella in pezzo unico in primo luogo. Al pilota è riservato un confort di altissimo livello. Il passeggero ha invece una porzione di sella ridotta rispetto a quanto siamo soliti vedere sulle R1200GS. Le vibrazioni sono ridotte e la Rallye ha un’ottima ergonomia sia nella guida in piedi che in quella da seduti.
☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 4
La Pro ha un’impostazione totalmente differente. Qui non si è seduti sopra, ma dentro la moto. La sella dista 870 mm (come sulla GS), ma è comunque abbondante. E tanto spazio è riservato anche al passeggero. Il manubrio è molto largo e ruotato leggermente in avanti. Si avvertono un po’ di vibrazioni in più. La guida in piedi è perfetta, grazie alle forme del serbatoio che non intralciano il pilota.
☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 3
E’ completa e ottimamente leggibile. I due quadranti analogici sono efficaci anche quando coperti da un velo di polvere. Il look inizia a sentire il peso degli anni. Immediati nell’uso i blocchetti elettrici.
☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 4
La strumentazione TFT è bella e completa. Soltanto con la polvere perde leggibilità (e bisogna fare attenzione a non rigare il vetro). I blocchetti elettrici retro-illuminati richiedono un minimo di apprendistato per navigare nei menù.
☻☻☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 5
Sono ottime, com’è lecito aspettarsi da un’ammiraglia che supera allegramente i 20.000 euro.
☻☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 5
Conferma la strada intrapresa dalle Ducati degli ultimi anni, curate sotto tutti i punti di vista. Ottiene il massimo dei voti, come la rivale tedesca.
☻☻ BMW R1200GS Rallye: 2
Il prezzo di listino sembra allettante, ma quello reale è ben diverso. Pensiamo che infatti pochi clienti si accontenteranno della versione standard (a 17.490euro). Mancano però un sacco di accessori irrinunciabili, dai paramani alle mappe motore aggiuntive, passando per le sospensioni attive, la chiave elettronica e l’antifurto. Il prezzo su strada della moto in prova è pari a 23.320 euro. I tagliandi sono ogni 10.000 km (il primo è incluso nel prezzo).
☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 3
Il prezzo è elevatissimo, in compenso c’è quasi tutto quello che si richiede da una moto top di gamma. Abbiamo persino le luci adattive in curva, la chiave elettronica e il cruise control di serie. I tagliandi hanno cadenza di 15.000 km (il controllo delle valvole è ogni 30.000).
☻☻☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 5
Ragazzi non chiedete oltre dai suoi 125 cavalli, perché danno di tutto e di più. La Rallye è infatti prontissima già a 3.000 giri e vanta un’ottima progressione fino alla zona rossa a oltre 8.000 giri. Il cambio a sei rapporti è leggero a salire e un po’ contrastato in scalata. Consigliamo l’assistenza elettronica, che ne migliora molto il funzionamento.
☻☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 5
Con 152 cavalli sono semplicemente esagerate. Però l’erogazione è totalmente diversa da quella BMW. Il desmo è infatti regolare già a 2.000 giri, ma i cavalli veri arrivano quando si passano i 5.000 giri. Sotto questa soglia la spinta del boxer è più decisa, mentre sopra i 7.000 la Ducati prende il volo. Il cambio è ottimo nella guida sportiva, mentre giù di giri gli innesti non sono sempre immediati.
☻☻☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 5
La Rallye in città percorre 15,5 km/l. Nell’extraurbano la media arriva facilmente intorno ai 20 km/l, mentre in autostrada la sesta di potenza non consente di andare oltre i 17,5 km/l.
☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 4
La Ducati consuma molto poco, soprattutto in relazione al peso e alla potenza. In città sfiora i 15 km/l e nel misto i 19 sono a portata di mano. In autostrada a 130 km/h percorre 16,5 km/l. Col serbatoio da 30 litri l’autonomia in viaggio supera i 500 km.
☻☻☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 5
E’ davvero a suo agio. Il peso di 245 kg col pieno da 20 litri non dà fastidio, grazie la baricentro basso del motore boxer e alla sezione molto stretta tra le gambe. Anche in coda non si avverte mai un calore molesto dal motore. Lo sterzo consente di muoversi anche negli spazi più angusti. Le sospensioni assorbono bene anche le sconnessioni cittadine.
☻☻☻Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 3
La Multi in città paga lo scotto delle dimensioni extra-large (siamo oltre i 260 kg col pieno). Inoltre nel traffico si avverte il calore emesso dal motore bicilindrico. La resa delle sospensioni semi-attive è invece eccellente anche sulle buche più secche.
☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 3
La versione Rallye è meno ospitale verso il passeggero e cala un po’ la protezione dall’aria. Nel complesso paga quindi qualcosa alla Enduro Pro e alla R1200GS standard. Il motore è invece regolare e non ha vibrazioni anche alle alte velocità.
☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 4
La protezione dall’aria è eccellente anche a livello delle gambe e il motore ha una riserva di potenza grandiosa nei sorpassi. Si avvertono un po’ di vibrazioni oltre i 5.000 giri. Il passeggero ha una posizione comoda e grandi maniglie.
☻☻☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 5
Ha un grande equilibrio dinamico che non viene meno con le gomme tassellate. Queste alla fine risultano infatti molto meno stressate dall’erogazione lineare del boxer. I 125 cavalli si sentono eccome, ma restano ben sfruttabili anche nel misto. Qui è ottima anche la frenata e si apprezza la resa ottimale delle sospensioni elettroniche, che cambiano radicalmente il carattere della moto: in Dynamic la Rallye diventa una vera supermoto.
☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 4
Le tassellate limitano le prestazioni motoristiche e ciclistiche di questa Ducati. Le moto di Borgo Panigale sono apprezzate da sempre per il carattere sportivo; il tassello tarpa però le ali alla Enduro Pro. Di lei si apprezza comunque il comportamento neutro della ciclistica. La frenata si conferma ottima, mentre il motore va sfruttato con parsimonia, altrimenti il controllo di trazione sarà perennemente in funzione. Le sospensioni semi-attive reagiscono molto bene anche sull’asfalto sconnesso. La mappatura Touring è quella che abbiamo apprezzato di più, anche nella guida sportiva.
☻☻☻☻ BMW R1200GS Rallye: 4
La sua resa in fuoristrada è fantastica. In particolare la Rallye sfrutta il suo baricentro basso per portarti a esplorare anche i sentieri più angusti. Nel brutto abbiamo apprezzato la risposta delle nuove sospensioni sportive a controllo elettronico, che vantano una scorrevolezza a prova di mulattiera. Il boxer e la sua erogazione elettrica aiutano tanto sui fondi viscidi, dove è preciso anche l’ABS dedicato all’offroad e attivo solo sulla ruota davanti. Sul veloce, oltre i 100 orari, la stabilità è inferiore a quella della Ducati.
☻☻☻☻ Ducati Multistrada 1200 Enduro Pro: 4
Pesa tanto e ha ingombri notevoli, eppure in piedi si guida da dio. Le sospensioni assorbono botte da orbi e solo la maneggevolezza nello stretto non può competere con quella della GS. In compenso sul veloce la Pro vola, grazie anche alla spinta del motore desmo. Oltre i 6.000 giri la Multi è infatti una vera superbike da fuoristrada e ha prestazioni incredibili, assecondate da un urlo prepotente. Con il riding mode Enduro la gestione della moto in fuoristrada è molto più semplice di quanto potenza e dimensioni facciano temere.
Caschi AGV, Suomy
Giacche REV’IT! Sand 3 , Alpinestars
Pantaloni REV’IT! Sand 3 , Alpinestars
Guanti REV’IT! Sand 3 , Alpinestars
Stivali Rev'IT!, TCX Boots
Meteo: sole, 25°
Terreno: strade statali, fuoristrada, città, autostrada
Testo di Andrea Perfetti
Tester: Maurizio Gissi (183 cm, 78 kg), Andrea Perfetti (184 cm, 87 kg)
Foto di Cristina Pertile
Video di Luca Catasta e Fabrizio Partel
Bmw
Via dell'Unione Europea, 1
200097 San Donato Milanese
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