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Vi abbiamo appena raccontato com’è fatta e come va su strada la BMW R 1250GS Adventure. L'abbiamo provata nelle Cinque Terre (qui trovate la descrizione della moto, le foto e il video della prima parte). Tempo due giorni e abbiamo preso un volo per venire nella suggestiva (e calda, dettaglio rilevantissimo!) Andalusia. La BMW R 1250GS Adventure è qui che ci aspetta per un test di 300 km che ci porterà da Malaga, sul mare, sulle cime della Sierra Nevada, a oltre 2.000 metri. Abbiamo tolto le ottime Bridgestone A41 di primo equipaggiamento e abbiamo adesso delle belle scarpette artigliate, le Metzeler Karoo 3 (gonfiate a 2,3 bar sia davanti che dietro, sui cerchi a raggi tubeless standard).
Nel frattempo abbiamo provato anche la nuova BMW F 850 GS Adventure, e qui potete trovare il video e le nostre impressioni scritte.
Nei brevi trasferimenti la guida della grossa 1250 Adventure si conferma ottima da seduti, perché il gigantesco serbatoio da 30 litri protegge alla perfezione dall’aria, insieme al cupolino regolabile. E coi 3 gradi del mattino andaluso la cosa non passa inosservata. È però il momento di andare fuoristrada, in tutti i sensi. Qui si resta subito meravigliati dall’ergonomia davvero perfetta della moto: in piedi è strettissima tra le gambe, le ginocchia riescono a stringere facilmente il serbatoio in alluminio; le pedane sono giustamente arretrate e il manubrio ha una piega molto comoda. Si può stare in piedi per ore senza avvertire dolori alla schiena. Col pieno si avverte chiaramente il peso notevole della GS (268 kg) e la sella piuttosto alta della HP (non regolabile, dista 88 cm da terra) impone un po’ di attenzione nelle manovre a moto spenta. In movimento la BMW conferma invece la grande manovrabilità e l’agilità sorprendente anche a bassa velocità. Merito del boxer, che abbassa il baricentro e la fa sembrare più leggera di quanto dica l’ago della bilancia.
Nel video sopra vedete l’istruttore di BMW Motorrad Chris, 60 chili per un metro e 70, che ci fa strada. Gioca in sella alla moto con una facilità disarmante, a dimostrazione che questa GS si guida con l’equilibrio e i giusti spostamenti in sella. Non coi muscoli. Beh, se poi appoggiate la moto questi un po’ aiutano.
Le sospensioni hanno 20 mm in più di escursione e questo aiuta a affrontare i tratti sassosi senza toccare terra con il paramotore. La BMW R 1250GS Adventure non nasce per correre in fuoristrada col gas spalancato. In questo la BMW R 1250GS standard è decisamente più efficace, e più divertente. La versione big ha un’altra missione: portare i suoi cavalieri a zonzo per il mondo, anche in fuoristrada ovviamente. Ma non quello estremo, e non a cannone. È la moto perfetta per i long raid, grazie a un confort assoluto (anche per il passeggero) e a un’autonomia notevole.
La Adventure ama la guida fluida e scorrevole. Le sue dimensioni e il suo peso non vanno d’accordo con la guida d’attacco.
Nel corso del test abbiamo consumato 6,7 litri/100km, un dato più che discreto se consideriamo i lunghissimi tratti sterrati percorsi con le marce basse.
Le sospensioni attive funzionano molto bene grazie all’idraulica aperta, che copia ogni tipo di asperità. Soltanto sul veloce la risposta del Telelever risulta un po’ brusca sulle buche più secche o quando sbatte la capoccia contro qualche sasso non proprio smussato. L’ABS può essere disattivato solo dietro o integralmente. Consigliamo di lasciarlo anche in fuoristrada, perché è ben tarato e raramente allunga la frenata (non ci è mai capitato, a differenza ad esempio della Honda Africa Twin, che ha un anteriore sensibile).
Il nuovo motore a fasatura variabile è uno spettacolo anche lontano dall’asfalto. Ha una mare di coppia (143 Nm!), che permette un uso ridottissimo del cambio, comunque preciso anche con l'assistenza elettronica. Riprende anche dai più bassi regimi e si riesce a dosare la potenza con una precisione altissima. Merito anche del cardano, che ha un funzionamento privo di rumori e molto dolce. In alto c’è una potenza esagerata per i trasferimenti offroad. I cavalli sono davvero troppi per essere scaricati a terra, se non in rari casi.
Una nota infine per la strumentazione TFT, che ha il grande pregio di restare leggibile anche con un dito di polvere sopra. I blocchetti elettrici sono belli e facili da usare, a patto che sia giorno. Al buio non è invece immediato districarsi tra i tastini, privi di retroilluminazione.
Abbiamo usato
Casco Arai MXV
Giacca Tur
Pantaloni Tur
Guanti Tur
Stivali Alpinestars
Maggiori info
Meteo: sole, da 3 a 22°
Foto di Markus Jahn
Bmw
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