Bridgestone Battlax Hypersport S22: il test in pista

Bridgestone Battlax Hypersport S22 si propone come perfetto compagno di viaggio per i motociclisti sportivi. Sempre più agile, con migliorate prestazioni sul bagnato e sorprendente anche nell’uso in pista
20 giugno 2019

Bridgestone inserisce a listino uno pneumatico degno erede dell’apprezzato Battlax S21, che non per niente vanta la sigla identificativa Battlax S22. Obiettivo dei tecnici era quello di migliorare le prestazioni sul bagnato, mantenendo a livello elevato quelle su asciutto, confermando gli ottimi risultati in termini di resa chilometrica e incrementando l’agilità in generale. Facile no? Non proprio, soprattutto tenendo conto che stiamo parlando, o meglio scrivendo, di un pneumatico sportivo, con spirito di adattamento sia alla guida su strada, ma che garantisce divertimento in piena sicurezza anche nell’eventualità che si voglia dare il gas in pista.

L’evoluzione nasce da due aspetti fondamentali, il primo è legato alla struttura di questo pneumatico, in parole semplici mescola e carcassa, il secondo è invece il disegno del battistrada, ma andiamo per ordine e capiamo come hanno lavorato e dove sono intervenuti i tecnici Bridgestone. La carcassa è caratterizzata da una struttura formata da piccoli cavi in acciaio, posizionati longitudinalmente, denominata Mono Spiral Belt, che garantisce leggerezza e sicurezza del pneumatico alle alte velocità, con deformazioni programmate della stessa, mentre le mescole, visto che parliamo di due compound differenti per l’anteriore e tre per il posteriore, disposti rispettivamente su tre e cinque fasce differenti, hanno subito un profonda rivisitazione.

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Il pneumatico posteriore è caratterizzato da una mescola centrale arricchita con silice fine, che garantisce un rapporto molecolare di questo componente superiore (+ 25% rispetto a S21), garantendo un miglioramento del grip su asfalto bagnato (quantificabile in un 5% di abbassamento del tempo sul giro a parità di condizioni e sulla stessa pista nei confronti di S21).

Le mescole disposte sulle spalle hanno invece il compito di innalzare ulteriormente le performance in curva, dato che viene quantificato in un 15% di differenza nel tempo di percorrenza. Questo è avvenuto anche grazie al differente rapporto vuoti/pieni che caratterizza le spalle del nuovo Bridgestone Battlax S22, ora meno scolpite, e alla differente inclinazione degli incavi sul battistrada che vanno a scomparire man mano che ci si sposta sul margine della spalla, dove troviamo anche la mescola più morbida .  Per quanto riguarda l’anteriore, il discorso è simile, anche se le mescole sono solo due, con quella centrale che garantisce una maggiore resa chilometrica e supporto in fase di frenata, e la seconda, posizionata sulle spalle che trasmette sicurezza e garantisce aderenza in curva, sia in strada che in pista. Provare per credere!

In pista

Protagonista della nostro test, oltre alle Bridgestone Battlax Hypersport S22, è sicuramente il tracciato scelto per questa prima presa di contatto, il Circuito di Jerez dedicato a quel mostro sacro di Angel Nieto. Pista morfologicamente perfetta per mettere alla prova pneumatici e moto, curve a destra, curve a sinistra, più o meno chiuse e da affrontare in piena accelerazione e un paio di staccate di quelle interessanti.

Una prova che si definisca tale però, deve prevedere anche delle condizioni meteo adeguate.E noi non ce le siamo fatte mancare, con una mattinata con pioggia a tratti a bagnare l’asfalto, e un pomeriggio assolato con asfalto bollente. Quale migliore occasione per saggiare le doti di un pneumatico che fa dell’adattamento uno dei suoi punti forti. Adattamento anche a diverse ciclicistiche e potenze, visto il parterre schierato nei box del circuito. Le superbike schierate andavano dalla nuova BMW S1000RR, alla Kawasaki ZX10R, Honda CBR 1000RR, Ducati Panigale V4 e Yamaha R1. Insomma cavalleria in abbondanza! Il fatto di aver iniziato il test in condizioni critiche, con la pista bagnata, ci ha fatto apprezzare la confidenza garantita dalle S22: un briciolo di accortezza nell’aprire il gas ed in fase di frenata, e queste gomme riescono a infondere un minimo di fiducia anche in condizioni di grip critiche. La possibilità di poter contare su evoluti sistemi di controllo della trazione e su ABS di ultima generazione, permette di arrivare a saggiare il limite di questi pneumatici senza per forza rischiare di “assaggiare l’asfalto” con le terga.

La sensazione è lungi da quella che si è soliti definire “guidare sulle uova”, il feeling è buono e l’anteriore infonde sicurezza sia in percorrenza sia in inserimento, più stressato il posteriore che deve tenere a bada coppia e potenza, ma in questo viene aiutato dai moderni sistemi di controllo della trazione. Una chiamata ai piani alti (molto alti!) e il cielo si apre, ed esce un sole caldo che in breve asiuga l’asfalto del tracciato. Le Battlax Hypersport S22 delle nostre moto vengono adeguate per quanto riguarda le pressioni di gonfiaggio (particolare sempre molto importante da controllare sia su strada e soprattutto in pista), e quindi lasciate libere di farci divertire su una pista tra le più belle al mondo.

I controlli di trazione abbassati al minimo e le mappe motore più libere ci permettono di mettere alla frusta le gomme giapponesi, che da parte loro si dimostrano all’altezza della situazione in vari frangenti. L’anteriore granitico della serie S21 viene confermato e con queste S22, che oltre a garantire sicurezza in appoggio e frenata, dimostrano di aver guadagnato qualche punto anche in inserimento e nei cambi di direzione. Il posteriore segue fedelmente, sempre nel contesto di un pneumatico che nasce stradale, mette a terra con disinvoltura i duecento e rotti cavalli delle moto più performanti, il lampeggio sul cruscotto delle varie spie che segnalano il funzionamento dei vari TC, controlli di trazione, più che preoccupare esalta il pilota, mentre la resistenza agli strapazzi della pista appare notevole.

Abbiamo visto pneumatici con 5/6 turni sulle spalle garantire ancora buone prestazioni, e noi stessi abbiamo potuto appurarne le prestazioni ancora elevate fino all’ultimo turno disponibile. Pensare che in un utilizzo reale a fine giornata ci si debba preoccupare solamente di rifare le pressioni per poter imboccare la strada che dal circuito ci riporta a casa, è davvero una gran cosa soprattutto per chi la pista la frequenta di rado.

Maggiori informazioni

Pneumatico: Bridgestone S22

Luogo: Jerez de la Frontera

Meteo: variabile, 20°

Foto: Bridgestone

Abbiamo utilizzato

Tuta: Rev’it Triton

Guanti: Rev’it Spitfire

Stivali: TCX R-S2 Evo

Casco: X-Lite X-803

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