Le protagoniste della nostra comparativa sono eccezionali sotto tutti i punti di vista, tecnico, prestazionale, ma soprattutto rappresentano l’espressione massima delle rispettive Case. Le abbiamo provate sul circuito di Imola
Entrambe le moto protagoniste della nostra comparativa sono eccezionali, sotto tutti i punti di vista, quello tecnico, quello prestazionale, ma soprattutto rappresentano l’espressione massima delle rispettive Case motociclistiche nel settore delle supersportive. Ma c’è altro, la BMW S 1000 RR è una moto con un significato particolare per la Casa di Monaco di Baviera, è la prima sportiva dura e pura che ha prodotto, espressamente concepita per la guida in pista e in particolar modo per le competizioni.
La Ducati 1199 Panigale invece rappresenta una svolta tra le Superbike made in Bologna, una storia iniziata con la 851/888, proseguita con la 916 ( e con le successive 996 e 998 ), con una lieve flessione per la 999 (solo dal punto di vista commerciale, perché quello sportivo l’ha vista salire sul gradino più alto del podio tre volte sia nel Mondiale Costruttori che in quello Piloti) e di recente con le 1098/1198. La Panigale ha fatto fare uno, o forse anche due salti generazionali alle sportive Ducati, sia dal punto di vista del design, ma soprattutto da un punto di vista tecnico.
Abbiamo portato le due sportive su una delle piste più belle del mondo, il Circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola, per un confronto serrato, che ha messo in luce le caratteristiche e la personalità delle protagoniste annunciate del Mondiale Superbike 2013.
Estetica
☻☻☻☻☻Ducati 1199 Panigale A Borgo Panigale hanno fatto un vero e proprio capolavoro, da qualsiasi punto di vista la si guardi la 1199 è spettacolare, e ha invecchiato la concorrenza diretta, italiana, giapponese o tedesca che sia. Piccola e compatta è davvero curata in ogni particolare, mentre design-tecnica-funzionalità sono fusi insieme in maniera assoluta, come forse mai si è visto prima d’ora. ☻☻☻☻☻ BMW S 1000 RR Paragonata alla rivale italiana, la sbk tedesca cede il passo, ma ha sempre qualche cosa da dire, con quello sguardo asimmetrico e con le prese d’aria diverse a seconda della fiancata. Il complesso però è meno personale, anche in questa versione 2012, e forse troppo allineato alla concorrenza giapponese.
☻☻☻☻☻Ducati Panigale Siamo a livelli d’eccellenza, materiali e trattamenti superficiali sono di altissima qualità, mentre la cura di ogni singolo particolare è maniacale. L’unico particolare, che secondo noi stona, sono i connettori delle sospensioni elettroniche che oltretutto si trovano proprio in bella vista davanti agli occhi del pilota, ma è proprio “cercare il pelo nell’uovo”. ☻☻☻☻☻ BMW S 1000 RR A Monaco ci deve essere un conflitto interno, tra il settore delle due e quattro ruote. Tanto sono curate e rifinite le vetture con l’elica bianco/blu sul cofano, quanto sono estremamente razionali e funzionali (badano al sodo o poco più) le due ruote. La S 1000 RR non scappa a questa logica, e paga pegno mettendo in mostra particolari che stonano su una moto di rango. Leve al manubrio e plastiche (quelle non verniciate), telaietto reggi sella, supporti e pedane passeggero sono criticabili, mentre anche alcuni accoppiamenti meriterebbero una cura maggiore. L’unico modo di porvi rimedio è quello di fare la spesa, a caro prezzo, nel ricco listino degli optional.
Ergonomia e confort
☻☻☻☻☻ Ducati 1199 Panigale Stiamo giudicando una moto studiata e perfezionata per l’uso in pista, quindi il voto piuttosto alto va letto da questo punto di vista, anche perché se il metro di paragone fosse quello di un utilizzo stradale, saremmo alla sufficienza scarsa … molto scarsa! La Ducati 1199 Panigale è però una vera e propria moto da corsa targata, e quindi il giudizio è strettamente legato a un suo utilizzo sportivo, e da questo punto di vista è eccellente, in virtù di una spaziosità in sella che contrasta con delle dimensioni totali davvero contenute (anche i piloti più alti, come Giovanni Baggi che ha provato con noi le moto sul circuito di Imola, possono trovare una posizione di guida ottimale). Mentre il peso che grava sugli avambracci e sui polsi è accettabile , anche grazie ai semimanubri belli aperti che agevolano la guida tra i cordoli, e paragonabile a quello della rivale tedesca. Decisamente poco protettivo il plexiglass di serie, meglio quello rialzato disponibile tra gli optional a pagamento, anche e soprattutto per un utilizzo pistaiolo. ☻☻☻☻☻ BMW S 1000 RR A vederle fianco a fianco, avremmo giurato che la BMW S 1000 RR fosse più comoda e spaziosa della rivale italiana, invece una volta saliti ci siamo in parte dovuti ricredere. La distanza della sella dalle pedane e il carico sulle braccia è paragonabile, ma i semimanubri sono più chiusi. La sbk tedesca offre una maggiore protezione dall’aria e una sella più imbottita, ma niente di più.
Strumentazione
☻☻☻☻☻Ducati Panigale Strumentazione TFT a colori per la bolognese, con una quantità di informazioni visualizzate che è quasi imbarazzante per numero e tipologia. In modalità “Road” e “Wet”, la velocità è messa in primo piano sul cruscotto, mentre selezionando la mappa motore “Race”, i protagonisti diventano il contagiri e il cronometro. Sempre sotto controllo i dati riguardanti le regolazioni del Traction control (DTC), del freno motore (EBC) e dell’ABS. Migliorabile la leggibilità del contagiri in modalità “Race”. ☻☻☻☻☻ BMW S 1000 RR Più tradizionale e con un contagiri analogico dalla leggibilità ottimale, la strumentazione della BMW S 1000 RR non vanta la ricchezza di informazioni di quella che equipaggia la Ducati Panigale, ma svolge il suo compito in maniera adeguata, visualizzando tutto ciò che è necessario al pilota. Inoltre è possibile dotarla di due funzioni aggiuntive, “Best lap in progress” e “Speedwarning” (il primo tiene informato il pilota se il tempo sul giro è in miglioramento rispetto ai precedenti il secondo avverte quando si supera la velocità precedentemente impostata) ma solo montando sulla propria S 1000 RR il Data Logger (acquisizione dati).
BMW S 1000 RR
Impostazione corsaiola anche per la tedesca, che garantisce una maggiore protezione dall’aria e che mette sul piatto della bilancia un motore formidabile per potenza e allungo, con una serie di controlli elettronici che si rivelano partner ideali per sfruttarne le grandissime potenzialità. Più simile nel comportamento di guida alle quattro cilindri giapponesi, la S 1000 RR mette a proprio agio immediatamente con un avantreno stabile, ma non particolarmente svelto, e un posteriore con un ottimo grip e un controllo di trazione dal funzionamento ottimale. Il raggiungimento delle massime prestazioni appare più a portata di mano che non sulla Panigale, ma la sensazione “di non poter andare oltre”, di aver raggiunto il limite c’è. In sella alla rivale italiana si sente che più si spinge, più si osa, più lei va forte e ti asseconda.
Accetta i cookie e naviga gratuitamente con la pubblicità
Abbonati per navigare senza pubblicità
Disdici quando vuoi
%{banner_content}
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari
Disattiva l'Ad Blocker e naviga gratuitamente
Dopo aver disattivato l'Ad Block
Abbonati per navigare senza pubblicità
Disdici quando vuoi
Come disattivare l'Ad Blocker
Fai clic sull'icona dell'estensione per il blocco annunci installata sul tuo
browser. In genere l'icona si trova nell'angolo in alto a destra dello schermo. Potrebbero
essere installati più blocchi annunci.
Segui le istruzioni per disattivare il blocco annunci sul sito.
Potresti dover selezionare un'opzione del menu o fare clic su un pulsante.
Aggiorna la pagina seguendo le istruzioni o facendo clic sul pulsante
"Aggiorna" o "Ricarica" del browser.