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Ciao Nico, sono il "bastardo", e calato in questo ruolo spargo un po' d'invidia, per questo posto assurdo, in senso buono, che è Abu Dhabi, ma soprattutto per quanto sia spettacolare guidare questa Ducati 1199 Panigale.
Appoggiata al cavalletto la superbike bolognese è davvero favolosa, un'orgia di design e tecnologia che è davvero difficile ritrovare in altre moto. Spettacolare è il primo aggettivo che mi viene in mente, lo sguardo viene catturato da tutta una serie di particolari tecnici e stilistici che la rendono oltre che unica anche originale. Ma oltre a fare un figurone appoggiata al cavalletto, andrà anche bene? Non ci vuole un sesto senso per intuire che la risposta è… certamente sì! Anche perché gli uomini della Ducati sono particolarmente sorridenti.
I semimanubri aperti, le pedane che sono a una giusta distanza dalla sella, mettono a proprio agio piloti di taglie diverse. I comandi sono perfetti, e in ogni caso la possibilità di regolarli è totale.
Il bicilindrico della nostra 1199 S è già caldo e siamo belli che pronti per svicolare tra i guardrail del Yas Marina Circuit.
Entrare in sintonia con la Panigale è più facile di quanto non lo sia memorizzare le curve di questo circuito. Adesso non fraintendetemi, 195 cv e meno di 200 chili sono sempre da considerarsi impegnativi e meritevoli di rispetto, ma la 1199 è anni luce più amichevole della progenitrice 1198, moto dalle prestazioni e dal carattere esaltanti, ma dall'impegno fisico totale. Se guidata con piglio sportivo la 1198 era spettacolare, ma se solo si stava sotto al limite risultava affaticante e impegnativa. Con la 1199 è tutta un'altra storia. Anche solo prendere confidenza con il circuito e i comandi, guidando sciolti e rilassati, con il motore sotto coppia é facile come mai mi é capitato in sella a una superbike di Borgo Panigale, ma anche rispetto alla concorrenza.
Leggera, mostruosamente rapida nei cambi di direzione, e con una capacità di prendere la corda di una curva da seicento, la Panigale ti strega sin da subito
Il motore, come dicevo, è una furia agli alti regimi, e la voracità con cui fa richiesta di nuovi rapporti mette a dura prova il cambio, che però grazie al quick shifter, non perde un colpo, mentre i tentativi di decollo della ruota anteriore si fanno più frequenti, e l’unico modo per tenerli a bada è quella di anticipare la cambiata.
La trasmissione è davvero a punto, priva di giochi e anche gli apri-chiudi non sono fastidiosi. Il merito va ascritto anche al Ryde By Wire, il cui funzionamento è al di sopra di ogni critica, e che permette un controllo del gas eccellente.
Parlare di vibrazioni e protettività su una moto estrema come la Panigale ha quasi del profano, ma già che ci sono vi dico che le prime, seppur presenti (e con un bicilindrico superquadro così potente sarebbe miracoloso non averle) non raggiungono livelli di fastidio degni di nota, mentre la mentoniera del casco a contatto con il serbatoio è l’unica postura prevista per essere riparati parzialmente dall’aria (la situazione migliora con il cupolino rialzato da gara).
Il motore, come dicevo, è una furia agli alti regimi, e la voracità con cui fa richiesta di nuovi rapporti mette a dura prova il cambio, che però grazie al quick shifter, non perde un colpo
Tutto diventa più rapido e veloce, le staccate oltre che affrontate a velocità nettamente più alte (sul rettilineo più lungo ci sono oltre 10 km/h in più) si riescono a "tirare" sin dentro la curva con una decisione maggiore, grazie al grip maggiorato della SC, mentre gli appoggi sono più consistenti, anche sulle curve in contropendenza che caratterizzano alcuni tratti del circuito. Dove prima temporeggiavi, adesso ci entri forte e motivato. Gli alleggerimenti dell’avantreno e i relativi ondeggiamenti innescati dalla forcella, sono stati mitigati sul nascere semplicemente agendo sull’ammortizzatore di sterzo, mentre in generale insieme alle prestazioni cresce anche l’impegno fisico richiesto al pilota.
Fine turno, fine dei giochi, le nostre Panigale devono far rientro nei box, e con rammarico le consegnamo alle amorevoli cure dei meccanici, mentre anche noi, come del resto gli uomini della Ducati, ci aggiriamo con un bel sorriso sulla faccia.
Ducati
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40132 Bologna
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