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Un'ora al tramonto. Un'ora soltanto, che ti basta però ad accelerare le pulsazioni, a sudare freddo. E a scoprire il nuovo limite sportivo delle crossover moderne. Ducati ha infatti regalato a Moto.it un'anteprima davvero esclusiva: la prova in circuito della Multistrada V4 Pikes Peak. Non vi nascondo l'emozione provata nel trovarmi davanti alla Pikes Peak, da solo con gli uomini Ducati e i fotografi. Non la solita presentazione stampa di uno o due giorni con i giornalisti delle altre testate. No, qui siamo soli io e lei. Camuffata, senza targa e frecce, senza grafiche. Si tratta di una preserie, utilizzata per i test dai collaudatori della Casa di Borgo Panigale. Roba che se la sdrai, sono guai seri. Non posso avvicinarmi troppo con la telecamerina, vietatissimo fare riprese da vicino. Non tutti i dettagli - mi dicono - sono definitivi.
Potenza, peso, altezza sella, avancorsa ecc non mi vengono detti.
"Hai un'ora, è tutta per te. Basta chiacchiere ed entra in pista. Vogliamo sapere cosa ne pensi". Giulio Fabbri (Responsabile della comunicazione di Ducati) è perentorio e io non me lo faccio certo ripetetere. Indosso i guanti, chiudo la visiera e accendo la telecamerina sulla mentoniera del casco. Guai a perdersi questo momento! Intanto i meccanici Ducati levano le termocoperte, che scoprono gigantesche gomme Pirelli Slick. I numeri non li dicono, ma il posteriore è minimo da 200. Ospitato alla grande dal forcellone monobraccio (al posto di bibraccio della Multi V4 che conosciamo).
Davanti c'è la ruota da 17", un must anche delle Pikes Peak V2 del passato. Le bocche sono cucite, ma le Ohlins a controllo elettronico sono impossibili da non notare, insieme agli enormi dischi Brembo. La strumentazione TFT e i comandi sono quelli che ho già apprezzato sulla Multi di ultima generazione.
Mentre ripasso questi elementi visivi sono già proiettato dal V4 e dal cambio elettronico alla prima curva. La Multistrada Pikes Peak V4 è una crossover, alta da terra col suo bel manubrio largo e una ruota sportiva lì davanti da 17 pollici. Eppure la guida non è mai nervosa, l'avantreno non tende a cadere secco nell'impostare la curva. E' fluido e preciso, amichevole come la Multistrada col 19".
Però è tremendamente più rapido nel raggiungere la corda. In percorrenza questa Multistrada Pikes Peak V4 è una MotoGP, precisa, stabile, veloce. In una parola: nessuna di questa categoria è altrettanto efficace in pista.
In piena accelerazione la grossa ruota posteriore e il V4 fanno sognare a occhi aperti. Il sound è da MotoGP. La gestione elettronica pura fantascienza. Hai un mare di cavalli in tempesta, eppure li scarichi a terra in modo facile. A proposito: quanti cavalli? Ai box sono tutti muti, ma, avendo già provato la Multistrada V4 in pista, azzardo anche per la Multistrada Pikes Peak V4 un valore di 170 cavalli.
Qui cambia radicalmente la ciclistica, che acquisisce un rigore sportivo magnifico. D'altra parte alla Pikes Peak V4 non interessano troppo il fuoristrada o i viaggi carichi come muli. Lei nasce per la guida sportiva. Anche in pista. E vi dirò di più: ho provato poche moto altrettanto facili e divertenti allo stesso modo tra i cordoli.
Ho girato gli onboard in mappa Sport. A fine turno ho compiuto 5 giri con la mappa Race, che esalta ancora di più la guida della Multistrada Pikes Peak V4 aumentando il sostegno delle sospensioni e lasciando più libero l'intervento dell'elettronica. Ma alla fine questa Ducati Multistrada Pikes Peak a chi si rivolge? Farà invecchiare l'attuale V4?
Dopo averla provata la risposta è no. La Multistrada Pikes Peak V4 completa la gamma Multistrada esattamente come faceva la precedente Pikes Peak V2. L'attuale Multi V4 è una maxienduro, votata all'uso a 360°. La Multistrada Pikes Peak V4 è invece una crossover sportiva. L'abbiamo guidata al tramonto, un'ora soltanto. Ma il dubbio che sia lei ora il nuovo punto di riferimento tra le crossover è molto forte. Aspettiamo la versione definitiva!
Foto di Matteo Cavadini
Video di A.P.
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