Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Sotto il diluvio provare una nuova moto è sempre difficile. Ma, se riesci a divertirti, vuol dire che ciclistica e motore sono sani. E sono queste le prime sensazioni che ci ha regalato la Fantic Caballero 700.
E' la prima Fantic dotata di motore bicilindrico. E si tratta di uno dei propulsori più apprezzati degli ultimi anni: il CP2 Yamaha di 689 cc in versione Euro 5 che già equipaggia Ténéré, MT-07, XRS 700 e Tracer 7. La Casa di Treviso ha rivisto completamente lo scarico (dotato di doppio catalizzatore), il sistema di aspirazione e la messa a punto dell'iniezione.
La moto dispone di 74 cavalli a 9.000 giri e 70 Nm a 6.500 giri. Il cambio ha 6 rapporti e la frizione ha il classico comando a cavo.
Fantic ha realizzato poi un grande salto a livello elettronico, dotando la Caballero 700 di un pacchetto completo, composto da cornering ABS Continental, controllo di trazione, anti impennata, 3 mappe motore (pur in assenza del ride by wire).
Tutto si può escludere e l'ABS può essere lasciato attivo solo sul freno davanti. La ciclistica è nuova ed è stata sviluppata dal team di collaudatori guidato da Caio Pellizzon. Il telaio è in acciaio con struttura a diamante mentre il forcellone in alluminio. Di questo materiale sono fatte anche le piastre laterali del telaio e quelle della forcella.
Quest'ultima è prodotta in Italia da Marzocchi e ha 150 mm di escursione, come pure il mono (sempre della Marzocchi e con leveraggio progressivo). La prima non è regolabile, mentre il secondo ha il classico registro sul precarico. I cerchi a raggi purtroppo non sono tubeless e calzano gomme di misura 110/80 R19 davanti e 150/70 R17 dietro con le ottime Pirelli Scorpion Rally STR.
Fantic ha scelto un disco singolo davanti, ma che disco! Un enorme elemento flottante da 330 mm di diametro con pinza Brembo M32 a 4 pistoncini e attacco radiale. Dietro c'è un disco da 245 mm.
La nuova Fantic Caballero 700 pesa 175 kg senza la benzina. Il serbatoio non è molto capiente: ospita solo 13 litri di benzina (nel video sbaglio e dico 14), però l'autonomia resta interessante grazie ai consumi bassi del CP2 (in media oltre 20 chilometri con un litro). La sella dista 830 mm da terra e dispone di un discreto spazio per il passeggero e di un maniglione comodo.
C'è una protezione in fibra di carbonio sulla parte bassa dello scarico, mentre manca una protezione del radiatore (che vi consigliamo di prendere, se pensate di andare in fuoristrada). Le luci sono tutte a LED ed è molto chiara e leggibile la strumentazione TFT da soli 3,5": un esempio di funzionalità nel panorama scrambler. La Fantic Caballero 700 arriva nei concessionari a inizio giugno al prezzo di 9.990. Una quotazione importante, giustificata dalla qualità della moto e dal comportamento dinamico che vi descrivo qui sotto.
La nuova scrambler italiana (vi ricordiamo che viene costruita nello stabilimento Minarelli a Bologna) è ospitale anche con gli spilungoni e ti mette subito a tuo agio con comandi morbidi e un motore che dà subito gusto. E' regolare in basso, riprendi già da 2.000 giri con un bel pepe e fino ai 6.000 giri c'è già tutto quello che serve.
Dopo si va nel "di più", che farà felici i motociclisti in cerca di prestazioni sportive. Il cambio è ottimo, un punto di riferimento per leggerezza e precisione degli innesti. E veniamo al telaio. Quando ti diverti persino sul bagnato, allora sì, vuol dire che la moto è sana. La Fantic Caballero 700 ti dà fiducia e si guida col pensiero. Le Pirelli tengono alla grande anche con la pioggia, ma poi senti che la bicilindrica ti comunica tutto. Le sospensioni sono tarate bene, soprattutto il mono che non ha la risposta secca tipica di tante scrambler.
E poi la frenata: ci sarà un disco solo, ma che qualità! Potenza e modulabilità non mancano. Un cenno infine al controllo di trazione. C'è, ma non è troppo invasivo, quindi occhio alle derapate!
Luogo: San Pietro di Feletto (TV)
Meteo: piogga a catinelle, 11°
Abbigliamento:
Casco Arai ConceptX
Scarpe e guanti Alpinestars
Antiacqua TUR
Foto di Marcello Mannoni