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Prima di tutto per la cilindrata raggiunta, 839,3 cc, cubatura riservata (sino ad ora) alle moto "vere", in secondo luogo per le prestazioni di cui è capace questo Gilera. La scheda tecnica potrebbe tranquillamente trarre in inganno e sembrare quella di una moto di media cilindrata, 75 cv (55,16 KW) erogati da un propulsore bicilindrico a 4 valvole raffreddato a liquido, doppio disco semiflottante anteriore da 300 mm con pinze flottanti Brembo a doppio pistoncino (dietro ne viene montato uno da 280 mm...) sono dati più motociclistici che non scooteristici. Anche le prestazioni dichiarate sono decisamente extra settore: 200 km/h di velocità massima e 0-100 km/h in 5,7 secondi.
Più tradizionale e meno altisonante l'aspetto estetico. Il posteriore slanciato e rastremato contrasta con un anteriore dai volumi abbondanti. Il gruppo ottico a sviluppo verticale fatica a dissimulare le dimensioni generose dello scudo anteriore.
Il livello generale delle finiture è buono, ma il fatto che i mezzi utilizzati per il test appartengano alla preserie, rimanda il giudizio definitivo ai modelli che troverete dai concessionari.
La posizione di guida è comoda e permette al guidatore di trovare la sistemazione ottimale, sia che si tengano le gambe allungate in avanti, sia che si mantenga una postura più raccolta sulla pedana. La possibilità di regolare lo schienalino (tramite viti posizionate sotto la sella) consente a piloti di altezza diversa di trovare la sistemazione ottimale.
Intuitivi e razionali i comandi disposti sui blocchetti, tra i quali spicca il pulsante per la regolazione elettrica del cupolino, mentre la strumentazione completa per informazioni, nelle giornate assolate soffre di scarsa leggibilità. I due indicatori analogici (rispettivamente techimetro e contagiri) riflettono eccessivamete la luce, così come il display centrale.
Il "ponte di comando" così ampio e ricco, stranamente manca di un qualsivoglia vano portaoggetti, anche piccolo, giusto per riporre un telecomando o semplicemente il biglietto per l'autostrada (si risolve con il Telepass moto...dove funziona).
Anche il vano sottosella non è dei più capaci, ma un casco integrale con qualche "spintarella" si riesce a riporre. Da notare, l'ormai immancabile presa 12v.
Tutto è pronto per la prova dinamica, che prevede un bel tratto autostradale da Milano fino alle rive del Lago Maggiore, per poi salire sul Mottarone, percorso adatto a saggiare le caratteristiche dinamiche del GP 800.
La propensione granturistica di questo Gilera emerge chiaramente durante il tragitto sulla Mi-Laghi. La protezione offerta dal cupolino trasparente, nella posizione più alta è buona ed offre riparo fin sopra le spalle, anche se qualche noiosa turbolenza investe il casco.
Belli a vedersi ma decisamente poco funzionali, gli specchi retrovisori oltre ad essere di piccole dimensioni sono anche montati piuttosto distanti dal guidatore.
Il tasso di vibrazioni prodotto dal bicilindrico è scarso così come il fastidio che arreca al pilota.
Il propulsore si dimostra potente oltre ogni aspettativa, permettendo di seguire il flusso del traffico senza difficoltà, potendo contare in ogni momento su di un bel quantitativo di cavalli tanto per velocizzare eventuali sorpassi. I cambi di traiettoria e i curvoni mettono in mostra una stabiltà ed una precisione della ciclistica da primo della classe. Difficile mettere in difficoltà il GP 800 rimanendo entro i limiti di velocità (e anche andando oltre…).
Ottima anche la capacità di piegare
Una volta poggiate le ruote al di fuori dell'autostrada, non si può che apprezzare la fluidità ed il tiro del bicilindrico sin dai bassi regimi, che uniti alla trasmissione lineare e priva di strappi, rende la guida sul misto piacevole e disinvolta. Con 245 kg a secco, si capisce che l'agilità e la manovrabilità alle basse velocità non possono essere il suo forte, ma è sufficiente acquistare velocità per apprezzare le doti e l’equilibrio della ciclistica del GP.
Viste le caratteristiche sportive sbandierate dal costruttore, alzo il ritmo e abbasso il polso per vedere se quanto promesso viene mantenuto. La salita al Mottarone, caratterizzata da un asfalto a dir poco sconnesso, non crea alcun problema al GP che incassa tutto senza scomporsi, mostrando l'azzeccato set up delle sospensioni, giusta via di mezzo tra comfort e guidabilità, mentre il grip offerto dalla generosa gommatura, 120/70-16 e 160/60-15, permette di spalancare senza remore la manopola del gas.
La frenata si dimostra all'altezza della situazone per quanto riguarda la potenza, ma la modulabilità è solo discreta, con il risultato che l'anteriore "attacca" in modo brusco, mentre il posteriore tende a bloccare facilmente. Gli uomini Gilera che ci hanno accompagnato durante la prova assicurano che per i "definitivi" verranno eseguite alcune migliorie.
Ottima anche la capacità di piegare (non dimentichiamo che trattasi sempre di uno scooter…) prima di sentire strisciare il cavaletto, a sinistra, e lo spigolo anteriore destro della pedana (occhio perché in questo caso tende ad alleggerirsi l'anteriore).
Nel complesso il GP 800 si è comportato decisamente bene, oltre ogni mia aspettativa. La connotazione sportiva viene a mio parere eclissata da una propensione al turismo, anzi al Gran Turismo anche a lungo raggio, decisamente inaspettata.
Gilera
Via Rinaldo Piaggio, 25
56025 Pontedera
(PI) - Italia
0587 272111
http://www.it.gilera.com/gilera/it/it/index.html
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