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Manco il tempo di pubblicare la prova della Livewire, che già ne abbiamo lette tante su di lei. Forse troppe. Compresa quella che una moto elettrica non possa essere divertente da guidare. Prima di raccontarvi come va, vogliamo fare un po’ di chiarezza e dirvi cosa non fa la nuova Harley elettrica.
Primo. Stiano tranquilli i puristi dei motori termici (e non mi vergogno a inserirmi in questa categoria). La Livewire non nasce per sostituire le Harley-Davidson col mitico motore a V, ma per affiancarsi a loro con una nuova gamma di veicoli elettrici a due ruote studiati per le grandi aree urbane.
E così arriviamo in volata al secondo punto: l’autonomia. Tutti abbiamo il terrore di uscire dalla città, fare una bella gita di 100 km e ritrovarci con la batteria della moto elettrica a terra. Dramma! Otto ore attaccati alla spina (e non della birra…) per ricaricare la moto e tornare a casa? Ecco la Livewire nasce per affrontare un contesto diverso: non i viaggi a medio e lungo raggio, dove ha inevitabili limiti, ma per attraversare le grandi aree metropolitane del mondo. E qui – è un dato di fatto – i vincoli ai mezzi a motore termico sono sempre più stringenti, mentre i veicoli elettrici hanno potenzialità enormi.
Terzo. La Livewire costa un botto, vero anche questo. E qui ci viene in soccorso il marketing di Harley-Davidson, che non fa mistero del posizionamento della sua moto: luxury, che vuol dire lusso. Come la Tesla, tanto per capirci. Vuole "elettrificare" gli spostamenti di pochi (ricchi), non delle masse di pendolari.
Chiariti questi tre aspetti, possiamo comprendere meglio la natura della Livewire. È una moto di lusso, non nasce per fare turismo e non ha alcuna pretesa di sostituire le rumorose moto che amiamo tutti.
Spero che questa premessa ci porti a leggere le classiche impressioni di guida che riserviamo a tutte le moto senza la lente del pregiudizio. Anche perché va apprezzato lo sforzo di Harley-Davidson: una icona dell’industria motociclistica che ha il coraggio di investire e di guardare al futuro, senza rinnegare la sua storia.
Rimettiamo la giacca di pelle e via a tutto gas per il nostro test. Vi raccontiamo le impressioni di guida nell’esatto ordine in cui ci sono apparse. La prima cosa che ci ha stupito è il comando del gas, dolcissimo e con una connessione immediata col motore e quindi con la ruotona posteriore da 180. Non ci sono frizione e cambio: ruoti la manopola destra e la Livewire inizia a muoversi senza il minimo strappo, complice l’ottima trasmissione finale a cinghia. Quando sei fermo al semaforo la moto ti ricorda di essere “accesa” e pronta allo scatto con un piccolo sussulto (Harley lo chiama battito). E che scatto! Questa è la seconda cosa che ti resta impressa quando decidi di fare sul serio. La Livewire scatta come un fulmine a cielo sereno da fermo e raggiunge i 100 orari in 3 secondi, che sembrano persino meno. Non hai il tempo di pensare che lei ti ha già portato a velocità da arresto immediato e consegna ai lavori forzati (siamo pur sempre in America).
La velocità è autolimitata a poco meno di 180 km/h, un dato puramente indicativo. È una moto nuda e poi tenere alte velocità di crociera consuma la batteria alla velocità della luce. Torniamo a lei. In sella si sta bene (un po’ meno il passeggero, che ha un sellino troppo piccolo, ma pedane basse) e anche la strumentazione è ben leggibile e completa (e può mostrare anche la navigazione se si usa l'app di Harley-Davidson). La moto è strettissima tra le gambe, però a bassa velocità e nei cambi di direzione si avverte chiaramente un peso importante (249 kg non sono pochi per una moto nuda). In città ci si diverte comunque. Il peso disturba da fermo, ma poi la semplicità è disarmante. Nonostante il rapporto di marcia unico e l’assenza della frizione, non c’è mai la sensazione di guidare uno scooter. Senti infatti la moto tra le gambe e poi le prestazioni, beh quelle sono da moto sportiva. Moto sportiva che ti proietta nel futuro, con questa spinta immensa da fermo. Immediata, accompagnata da un sibilo che fa tanto film di fantascienza, ma che oggi è pura realtà. Nella vita di tutti i giorni le sospensioni mostrano velleità sportiveggianti, ma sono anche piuttosto gnucche sulle asperità. La frenata Brembo è ottima e conta sul freno motore che si ha in rilascio, quando la Livewire entra in modalità recupero di energia. Le mappe Sport e Road danno prestazioni esagerate (soprattutto la prima logicamente), ma alla fine ci è piaciuta più di tutte la mappa Range, che consente di ottenere il miglior compromesso tra prestazioni e consumo di energia elettrica. A proposito di consumo, siamo ora al dato cruciale di questo test: l’autonomia! 152 i chilometri dichiarati nell’extraurbano e finalmente il dato è stato rispettato. Siamo arrivati a 160 chilometri e c’era ancora qualcosa di riserva. Anche i 200 km in città dovrebbero essere quindi alla portata della Livewire.
Brava Harley-Davidson. Con la tua prima moto elettrica non rinneghi certo le origini e il tuo bicilindrico farà sentire ancora a lungo il suo poderoso battito. Però è giusto aprirsi agli scenari presenti e futuri, che vedono le due ruote elettriche già protagoniste della mobilità urbana delle grandi metropoli nel mondo.
Harley-Davidson svela i segreti della sua prima moto elettrica, la LiveWire. Un nuovo capitolo per la Casa americana nata nel 1903, ma anche una sfida tecnologica importantissima. Sì, perché la LiveWire (presentata in veste definitiva a Eicma) si pone traguardi importanti in termini di autonomia e prestazioni. Ha un’autonomia fino a 235 km e passa da 0 a 100 in meno di 3 secondi (ma pensate che in 1,9 secondi riprende da 100 a 130!). E’ vero, costa tanto (34.200 euro), ma è il primo modello di una serie di moto elettriche che vedranno la luce nei prossimi anni. Tutte premium e col marchio Harley-Davidson bene in vista.
Il propulsore elettrico H-D Revelation™ produce minime vibrazioni, pochissimo calore e il minimo rumore (a proposito di rumore vedete qui). Quando si attiva propulsore della LiveWire, il motore elettrico produce una lieve pulsazione di coppia, una sorta di battito, utile per far capire al pilota che la moto è pronta a prendere il via. L'impulso si interrompe quando la LiveWire inizia a muoversi e riprende quando la moto si ferma. Il modello LiveWire è progettato per produrre un sound particolare mentre accelera e guadagna velocità. Zero manutenzione. Nessun olio motore da sostituire, nessuna candela, filtro dell'aria o trasmissione da riparare. LiveWire richiede il controllo e la manutenzione di alcuni accessori meccanici e sottoposti a usura, come la tensione della cinghia di trasmissione, il liquido e le pastiglie dei freni e i pneumatici a intervalli raccomandati. La batteria ad alta tensione ha una garanzia di cinque anni a chilometraggio illimitato.
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Prestazioni e autonomia ottimizzate per la guida in città: la batteria ad alto voltaggio fornisce 235 km di autonomia urbana o 152 km di autonomia combinata stop-and-go, misurate con rilevazioni MIC City e MIC Combined. 158 km dichiarati invece utilizzando World Motorcycle Test Cycle (WMTC). La tecnologia DC Fast Charge (DCFC) fornisce da 0-80% di ricarica della batteria in 40 minuti o una carica da 0-100% in un’ora. Telaio in alluminio, sospensioni Showa e freni Brembo. Il baricentro è stato ottimizzato per migliorare la trazione, la frenata e le prestazioni in curva. La sospensione posteriore SHOWA BFRC (Balanced Free Rear Cushion-lite) è completamente regolabile. Le pinze freno anteriori radiali Brembo si adattano a dischi da 300 mm di diametro.
La motocicletta LiveWire è dotata di una gamma completa di ausili elettronici e interfacce per il guidatore. Il Reflex Defensive Rider Systems (RDRS) utilizza il sistema di frenata antibloccaggio dei freni (C-ABS), il sistema di controllo avanzato della trazione in curva (C-TCS) e il sistema di controllo dello slittamento della coppia motrice (DSCS) per dare al guidatore maggiore sicurezza.
Uno schermo touchscreen TFT (thin-film-transistor, un tipo di display a cristalli liquidi noto per alta qualità dell’immagine e contrasti) a colori da 4,3 pollici situato sopra il manubrio offre al pilota un'ampia gamma di informazioni. Sette modalità di guida sono selezionabili e controllano elettronicamente le caratteristiche prestazionali della motocicletta e il livello d'intervento RDRS. I fanali LED sono presenti sia davanti che dietro. La tecnologia di servizio H-D™ Connect fornisce connettività mobile che collega il rider con la sua LiveWire attraverso lo smartphone, utilizzando l'ultima versione dell'app Harley-Davidson.
La LiveWire segue un importante mantra stilistico Harley-Davidson: il focus è il motore, anche quando questo rinuncia alla benzina e passa all’elettrico. Proprio questo è l'elemento più accattivante - il gioiello della corona - di ogni motocicletta Harley-Davidson, il motore elettrico H-D Revelation è l’elemento distintivo della LiveWire.
La sua cassa luminosa e la sua forma meccanica e muscolosa sono pensati per trasmettere il potere che racchiude. La custodia della batteria ad alto voltaggio è realizzata in alluminio fuso, con alette di raffreddamento funzionali che ricordano quelle orizzontali su un motore raffreddato ad aria. Al momento del lancio sarà disponibile una selezione di nuovi accessori specifici per la LiveWire, tra cui sella biposto, cupolino, rifiniture, manopole e comandi a pedale e un telo copri-moto con attacco per il cavo di ricarica. Per personalizzare la LiveWire, è possibile utilizzare anche molti ricambi e accessori originali Harley-Davidson®, inclusi manopole e pedane, specchi e luci decorative Spectra Glo™.
LiveWire è equipaggiata con il nuovissimo motore elettrico a magneti permanenti H-D Revelation con potenza nominale di 105 cavalli (78 kW) e 116 Nm di coppia. A differenza di un motore a combustione interna (ICE), H-D Revelation produce il 100% della sua coppia nello stesso istante in cui viene azionato l’acceleratore e il 100% di questa coppia è sempre disponibile, fornendo un'incredibile accelerazione per una guida esaltante. LiveWire copre 0-100 Km/h in 3 secondi e passa da 100 a 130 km/h in 1,9 secondi. La batteria ad alta tensione fornisce 235 km di autonomia urbana o 152 km di autonomia combinata stop-and-go e autostrada, misurata utilizzando il ciclo MIC City e MIC Combined e 158 km misurate tramite World Motorcycle Test Cycle (WMTC). Il motore H-D Revelation è raffreddato ad acqua attraverso un piccolo radiatore posizionato longitudinalmente al di sotto della batteria, per abbassare il baricentro della motocicletta e agevolare la manovrabilità.
A causa dell’assenza di trasmissione tradizionale e frizione, guidare LiveWire è una proposta "twist-and-go" accessibile ed elettrizzante. Una coppia conica a bagno d’olio con un rapporto di 9,71:1 genera il sound inconfondibile e distintivo della LiveWire. Una cinghia trasferisce la potenza dal pignone alla ruota posteriore, con un rapporto 3:1 tra la puleggia e la ruota. L’intero meccanismo è progettato per produrre un sound distintivo mentre la LiveWire accelera e guadagna velocità.
LiveWire è alimentata da una batteria ad alta tensione da 15,5 KWh (o RESS, sistema ricaricabile di accumulo dell’energia) formata da celle agli ioni di litio, posizionata al centro della motocicletta e custodita da un involucro alettato in lega d’alluminio. Il RESS è racchiuso in un alloggiamento in fusione di alluminio che funge anche da dissipatore di calore per aiutare a raffreddare le celle. I lati dell'alloggiamento RESS sono alettati ed esposti all'aria e sono visibili all'interno del telaio della motocicletta. Piccole prese d'aria sul telaio convogliano l'aria di raffreddamento verso la parte superiore dell'alloggiamento RESS. L'alloggiamento RESS è fissato al telaio in diversi punti e contribuisce alla rigidità complessiva del telaio.
La motocicletta LiveWire è inoltre dotata di una batteria accessoria agli ioni di litio da 12 volt che fornisce alimentazione per l'avvio e per il telecomando. La rigenerazione di energia viene raggiunta quando LiveWire viaggia in fase di rilascio: in quel momento il motore diventa un generatore che ricarica il RESS. Il processo di rigenerazione viene avvertito alla guida in modo molto simile alla fase di rilascio di un motore termico. Il RESS ha una garanzia di chilometraggio illimitato di cinque anni.
LiveWire™ è dotata di un caricabatterie di livello 1 integrato che si inserisce in una presa domestica standard da 120 volt (o 240 volt) con un cavo di alimentazione collocato sotto la sella.
Il livello 1 garantisce un RPH (autonomia per ora) di 21 km per ogni ora di ricarica. Si potrà ricaricare completamente la LiveWire™ durante la notte con la carica di Livello 1. In alternativa, è possibile utilizzare un dispositivo di ricarica rapida di livello 3 o DC (DCFC) per ricaricare LiveWire™ tramite un connettore SAE J1772 (connettore di carica CCS2 - IEC tipo 2 in Europa e in altri mercati internazionali). DC Fast Charge ha un RPH (autonomia per ora) di 309 km ogni ora di ricarica, con ricarica da 0 a 80% D in 40 minuti e da 0 a 100% in un’ora.
LiveWire può essere caricata con una stazione di carica di livello 2, ma si carica alla velocità di livello 1. La porta di ricarica è collocata al posto del classico tappo benzina del serbatoio. Tutti i rivenditori Harley-Davidson autorizzati a vendere LiveWire™ disporranno di una stazione di ricarica DCFC.
Luogo: Portland (USA)
Meteo: coperto, 22 gradi
Tester: Andrea Perfetti (185 cm, 85 kg)
Casco: Xlite X-803R
Giacca Dainese
Jeans Dainese
Scarpe Dainese
Guanti Dainese
Foto: Alessio Barbanti e Matteo Cavadini
Harley-Davidson
Via Privata Bastia, 5
20139 Milano
(MI) - Italia
0286886811
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https://www.harley-davidson.com/it/it/index.html
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