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Partiamo subito da quella che nei commenti dei nostri lettori è emersa come maggiore critica riguardo questo nuovo modello: il peso. Ebbene, i 194 chili dichiarati col pieno di benzina (177 a secco) della CBR500R non solo non si sentono né in marcia né nelle manovre “piedi a terra”, ma la rendono stabile in curva anche alle alte velocità, comunicando sicurezza e la sensazione di guidare una moto più esuberante. La distribuzione delle masse, l’ergonomia in sella e la seduta bassa (790 mm da terra), fanno sì che il pilota non venga mai messo in crisi, né dalla moto né tantomeno dal suo peso, e questo grazie anche alla rimarchevole compattezza della moto.
La posizione in sella è ideale sia per l’utilizzo urbano che per le scorrazzate fuori porta, e con pochi accorgimenti ad hoc la mini CBR diventa una divertentissima compagna anche in circuito. Non a caso, nel 2013 la nuova bicilindrica Honda sarà la moto ufficiale dell' European Junior Cup: un trofeo che punta a far crescere nuovi talenti del motociclismo, e che si svolgerà su alcuni dei circuiti europei del Campionato Superbike, dando ai giovani piloti l'opportunità di correre nella categoria Stock in sella ad una CBR600RR del Team Honda, nel 2014.
Le misure di alesaggio e corsa (67x66,8) possono tranquillamente definirsi superquadre, e garantiscono un’ottimale erogazione di coppia ed elevati regimi di rotazione. La fasatura dell’albero a gomiti è di 180° e un contralbero di bilanciamento primario è posizionato dietro ai cilindri, vicino al baricentro della moto.
Il motore, alimentato tramite iniezione elettronica Honda PGM-FI, vanta un picco di potenza pari a 48 cv (35 kW) a 8.500 giri, con una coppia massima di 43 Nm a 7.000 giri. Numeri che peraltro rispondono ai limiti imposti dalla nuova patente A2.
Il comparto sospensioni consta di una forcella telescopica da 41 mm con escursione di 120 mm, e di un monoammortizzatore regolabile nel precarico su 9 posizioni, azionato tramite il classico leveraggio progressivo Pro-Link dal forcellone in acciaio scatolato, lungo 564 mm.
I cerchi da 17", in lega leggera a 6 razze sdoppiate, calzano coperture ribassate da 120/70 all’avantreno e 160/60 al posteriore. L‘impianto frenante si avvale all’anteriore di un disco wave da ben 320 mm con pinza a 2 pistoncini, abbinato al posteriore da 240 mm con pinza a pistoncino singolo. L’ABS a due canali è la ciliegina sulla torta della dotazione di serie.
Il cruscotto totalmente digitale mostra tachimetro, contagiri a barre, contachilometri con due parziali, orologio, indicatore livello carburante pure a barre e consumo istantaneo e medio. Visto l’indirizzo anche sportiveggiante del mezzo, un indicatore di marcia inserita sarebbe stato certamente ben accetto. Il sistema HISS (Honda Intelligent Security System) con chiave di contatto codificata, integrato nel sistema di alimentazione, è un'altra gradita peculiarità della nuova Hondina.
Non è e non vuole essere una moto che “strappa la visiera”, quindi il motore ha un’erogazione fluida e molto dolce a tutti i regimi
Questa non è certo, e non vuole essere, una moto che “strappa la visiera”, e comunque sia il motore ha un’erogazione fluida e molto dolce a tutti i regimi: dà il suo meglio oltre i 6.000 giri, dove sfodera un certo caratterino a beneficio anche del sound. Buoni comunque lo spunto e la ripresa: in condizioni di guida normali, anche puntando al divertimento puro, non si avverte il bisogno di chissà quanti cavalli in più. Ottimi anche i livelli di finiture e comfort: alle alte velocità (la CBR sfiora i 180 km/h indicati di punta massima) la protezione dall’aria è impeccabile anche nella zona delle gambe, le vibrazioni al manubrio quasi nulle, e completamente assenti sulle pedane, e quindi nessun fastidioso formicolio nemmeno dopo diverse ore in sella. Egregio anche il lavoro delle sospensioni, che ricalcano molto bene le asperità dell’asfalto.
Tra le sinuose curve delle alture spagnole la CBR se l’è cavata davvero alla grande sotto tutti gli aspetti: quindi è una bella sfida trovare un difetto a questa piccola sportiva tuttofare, e non vogliamo certo farlo a tutti costi. Però possiamo dirvi cosa ci ha convinto di meno di lei: l'azione della leva del freno anteriore risulta leggermente spugnosa, e la frenata in generale poco mordente in relazione al carattere della moto, soprattutto dietro; prendendoci un po’ la mano, però, si riesce a modularla e a capire quando sia necessaria una strizzatina più energica.
Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma
(RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html
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