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Sono leggenda. Parliamo delle Honda CR a due tempi (ovvio, le 4 tempi si chiamano CRF), figlie di una dinastia nata nel 1974 e via via sviluppatasi in più rami. Rami che in questo caso sono rappresentati dalle cilindrate 60/65, 80/85, 125, 250 e 450/480/500.
Moto.it ha avuto la fantastica opportunità di provare in pista due magnifici esemplari: una CR480R del 1983 e una CR500R del 1984. La seconda in particolare è la prima con cilindrata piena per correre nella massima categoria (491 cc per l'esattezza) e vede al debutto il freno a disco anteriore. Per questo test dobbiamo ringraziare Franco Daudo (caporedattore di Moto Storiche e d'Epoca, e di Moto Tecnica) e, ovviamente, i due simpatici collezionisti smanettoni, Massimo Lanza e Lamberto Piovano, che ci hanno dato in pasto le moto in condizioni perfette.
La prima Honda CR due tempi di grossa cilindrata arriva nel 1981, è siglata CR450 (in realtà 431 cc) e diviene CR480 nel 1982. Nel 1984 tocca alla CR500, che mantiene questo nome fino al 2001. Sono anni in cui la Honda CR500 si fa valere in pista sia ad altissimo livello che nei regionali, ambito in cui gli amatori ne apprezzano la fantastica guidabilità, che si sposa alle prestazioni fenomenali del monocilindrico a miscela.
La Honda CR480R dispone della catena a destra e dell'avviamento - complicatissimo - a sinistra. Ha due freni a tamburo, monoammortizzatore con sistema Pro-link (arrivato nel 1981) e un classico telaio tubolare in acciaio, che non abbandonerà mai la CR di massima cilindrata (mentre il bitrave in alluminio arriverà sulla CR250R nel 1997). Il motore di 472 cc è raffreddato ad aria, ha 5 marce e circa 51 cv a 6.400 giri. La moto è ancora oggi facile a livello di telaio, grazie alla stabilità ottima e al bilanciamento preciso nei salti. Il motore dà tutto e subito, mura presto in allungo, ma consente di usare le marce lunghe anche nelle curve strette. Qui è solo necessario tenere salde almeno due dita sulla leva della frizione, per evitare spegnimenti drammatici (sì, perché mettere in moto la belva non è proprio semplicissimo). Alle prestazioni imperiali del motore fa da contraltare la frenata mediocre del tamburo anteriore. Occhio ai lunghi in fondo al rettilineo.
Honda CR500R è la prima bestiona della casa alata con l'avviamento a destra e la catena di trasmissione a sinistra. C'è anche il disco anteriore, mentre il motore è sempre raffreddato ad aria. Dispone ora di 54 cavalli. La CR500 è molto più diversa dalla 480 di quanto le modifiche introdotte possano far pensare. E' ugualmente stabile e precisa sul veloce, ma il motore è molto più cattivo e pronto nel prendere i giri, complice una carburazione un po' magra. La moto pesa circa come una CRF450R di oggi, se non un paio di chili meno. In sella ci si muove bene e si carica agevolmente il davanti. La posizione bassa e allungata ricorda le moto da flat track e in effetti la guida in derapata a gas aperto - tipica dei pistoni di 30 anni fa - è il suo pane. Non ama le rampe in piedi dei salti di oggi, mentre è davvero fantastica sui panettoni smussati. E finalmente la frenata è degna di questo nome. Difetti? Provate a metterla in moto e ci direte.
Le moto oggetto del nostro test saranno presto protagoniste di un servizio completo sulla rivista Moto Storiche e d'Epoca a cura di Franco Daudo, che ringraziamo anche per le foto in azione sulle CR.
Casco Airoh Aviator 2.2
Completo Alpinestars
Luogo: Trofarello (To)
Meteo: 13°
Terreno: Pista di motocross
Foto di Franco Daudo
Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma
(RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html
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