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Correva l'anno 2010 e il PCX debuttava sul mercato con un prezzo d'attacco, lo Start&Stop di serie mai visto prima su uno scooter, linee paciose e tanta comodità. Ad oggi poche cose sono cambiate e il PCX resta uno degli scooter più apprezzati, soprattutto in Europa dove in questi otto anni ha venduto circa 145.000 unità, moltissime delle quali... in Portogallo! Eh sì, qui il PCX è un best seller come da noi l'SH, e sulle strade di Porto se ne vedono a bizzeffe, parecchi anche customizzati con scarico sportivo e svariate finezze estetiche.
E' stato quindi decisamente divertente provare questo nuovo modello sotto gli sguardi incuriositi dei tanti "PCXsti" portoghesi che subito hanno notato le forme rinnovate, soprattutto dei punti luce: il faro anteriore a LED ha uno sguardo tutto nuovo con due lunghi baffi che ospitano posizioni e frecce e salgono lungo lo scudo a ricordare la X che caratterizza le linee luminose degli ultimi modelli Honda. Idem per il faro posteriore decisamente più visibile e moderno, così come più moderno risulta il PCX nell'insieme già al primo colpo d'occhio: è certamente più belloccio e in generale la qualità percepita è decisamente alta. Sono nuovi anche i cerchi in lega a 8 razze (prima le razze erano a 5) che calzano gomme Michelin City Grip 100/80 e 120/70, e la strumentazione: bella, completa e sempre ben leggibile perché con retroilluminazione negativa.
E non è nuovo solo fuori, ma anche sotto le carene, dove non troviamo più la struttura in acciaio con trave dorsale inferiore ma un telaio a doppia culla, sempre tubolare in acciaio. Il supporto carena anteriore è in materiale plastico extraresistente e insieme al telaio toglie 2,4 chili sulla bilancia rispetto alla precedente in acciaio.
Si alza la sella di 4 millimetri e si accorcia l'interasse di 2, il tutto a favore di una maggiore maneggevolezza data anche dal manubrio piccolo e curvo (cromato!) e dal peso di soli 130 chilogrammi.
Non cambia la forcella da 31 millimetri, ma gli ammortizzatori posteriori sì: su questo nuovo modello sono dotati di molle a costante elastica tripla. Il forcellone è in alluminio e l’escursione della ruota è di 84 millimetri.
Arriva anche l'ABS a dare man forte al disco anteriore da 220 millimetri con pinza a 2 pistoncini, che lavora col tamburo posteriore da 130.
Il propulsore monoalbero a 2 valvole da 125 cc, raffreddato a liquido, ottiene un incremento di potenza di 0,3 KW e arriva dunque a 9 KW: 12,2 cavalli a 8.500 giri con una coppia massima di 11,8 Nm a 5.000 giri. Il volume dell'airbox è stato aumentato di un litro e l'aspirazione ha una presa d’aria ridisegnata. Modificato anche il corpo farfallato, ora da 26 millimetri (+2 mm), mentre l’impianto di scarico ha passaggi interni che velocizzano i flussi e catalizzatore a tre vie più grande.
Il PCX mantiene le sue rinomate caratteristiche di scooter poco assetato e anzi le migliora: il nostro computer di bordo ci segnala che, tirandogli il collo per un centinaio di chilometri, abbiamo consumato due litri di carburante. Facciamo due conti? Si percorrono quasi 50 chilometri con un litro e il pieno del serbatoio, non più da 5 ma da 8 litri, permette di non pensare al benzinaio per più di 350 chilometri!
Il sistema Start & Stop, disinseribile tramite pulsante sul lato destro del manubrio, spegne il motore dopo 3 secondi al minimo e lo riavvia quando si gira nuovamente la manopola del gas. Inoltre il sistema legge la carica della batteria e si disattiva automaticamente per evitarne lo scaricamento.
"Personal Comfort eXtra", questo significa PCX e dobbiamo dare ragione ai signori di Honda: in quanto a comodità, per chi guida così come per il passeggero, non si scherza. La sella è ben imbottita e sagomata in maniera da starci ben bene anche in due; pedana e manubrio ben angolati. C'è il tunnel centrale e non è quindi possibile sfruttare la pedana, ma il vano sottosella passa da 27 a 28 litri ed è quindi decisamente spazioso per un ruota bassa di piccola cilindrata: un casco integrale lascia spazio anche a qualche altra cosina da alloggiare nella parte posteriore del vano.
Il piccolo manubrio arcuato fa sì che il nostro PCX si lasci condurre con estrema agilità anche nel traffico e l'ago della bilancia che resta basso, insieme al nuovo telaio, fanno il resto: è perfetto per la città dove non soffre nemmeno sconnessioni, pavè e avvallamenti, grazie alle modifiche apportate alle sospensioni posteriori.
Ottima anche la frenata: il tamburo non fa sentire la mancanza del disco posteriore e l'ABS si comporta più che bene, aggiustando la frenata quando e se serve.
Ultimo ma non ultimo il motore: è silenzioso, dolce e sempre lineare nella trasmissione. Quel mezzo cavallo in più che arriva sulla versione 2018, diciamolo, non lo abbiamo sentito, ma qualche sorpasso lo abbiamo azzardato e il PCX ha grinta a sufficienza per scorrazzarci in città così come fuori. Eh sì, durante il nostro test non ci siamo fatti mancare un centinaio di chilometri fuori città, fatti di belle curvette scorrevoli, e anche in ambito extra urbano l'entry-level non entry-level si è dimostrato a suo agio e forte di una bella carenatura che ben protegge dall'aria. Pochissime le vibrazioni avvertite e solo quando si viaggia intorno ai 90 chilometri orari; per il resto, a farla da padrone è sempre il comfort e il PCX 125 si conferma un piccolo GT.
In Italia è disponibile in rosso, nero, bianco e grigio scuro opaco, a 3.090 euro f.c.
Abbigliamento utilizzato
Casco Suomy
Giacca e guanti Tucano Urbano
Jeans Spidi
Scarpe Stylmartin
Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma
(RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html
Honda
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