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1984: l'SH era uno smilzo cinquantino che debuttava sul mercato, pensato per la mobilità dei ragazzini e senza grandi pretese: economico, pratico, facile.
E' incredibile guardare le immagini di quell'anno e rendersi conto come, pur a seguito di importanti aggiornamenti e continue migliorie, la linea dell'SH sia rimasta sempre fedele a se stessa e assolutamente inconfondibile.
Guardando oggi questo nuovo 350, ci troviamo davanti a quel classico anatroccolo diventato cigno: personalmente trovo che sia l'SH meglio riuscito sino a ora, con l'aria sportiva che va a richiamare quella dei più piccoli 125 e 150 e un musetto irriverente sottolineato dalla nuova posizione dei fari full LED - anabbagliante a abbagliante non sono più sul manubrio, dove resta la sola posizione, ma nella parte più bassa dello scudo - e dal nuovo disegno, più aguzzo, del parafango.
Le frecce, anch'esse ridisegnate e riposizionate, adottano la funzione di segnalazione di frenata d'emergenza - come sul Forza 350, di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa - segnalando agli altri utenti della strada un'eventuale arresto improvviso.
Il rinnovato gruppo ottico è di certo la caratteristica che più enfatizza il nuovo look di questo 350, ma in realtà tutta la scocca è nuova e i designer hanno lavorato alternando linee curve mixate a tratti più spigolosi, creando una bella armonia che termina nella lunga coda all'insù.
Restano ovviamente i capisaldi del progetto: la ruota alta da 16 pollici, la pedana piatta e le dimensioni contenute.
Ma "una carrozzeria" così ha bisogno di un bel telaio e sull'SH 350 troviamo ora un monotrave dorsale inferiore - con diversi fazzoletti di rinforzo per renderlo resistente e duraturo - che pesa un chilo meno di quello del modello da 300 cc e lavora in sintonia con le sospensioni, composte da una forcella telescopica con steli da 35 millimetri e da un classico doppio ammortizzatore regolabile nel precarico della molla.
Le ruote da 16 pollici a sei razze sdoppiate sono in alluminio pressofuso e calzano gomme Metzeler FeelFree da 110/70 davanti e 130/70 dietro.
La frenata è affidata a un disco da 256 millimetri all'anteriore, con pinza a due pistonicini e uno della stessa misura al posteriore, con pinza a pistoncino singolo. Non manca ovviamente l'ABS a due canali.
Nel sottosella - dotato di presa di ricarica USB di tipo C - è possibile riporre un casco integrale e nel retroscudo troviamo un piccolo vano senza serratura. Il bauletto da 35 litri, che funziona con la Smart-Key che comanda tutte le funzioni dello scooter, è di serie così come il parabrezza alto in policarbonato con paramani integrati.
Estetica, ciclistica, dotazioni... ma il cuore del progetto sta sotto pelle ed è il nuovo propulsore eSP+ (enhanced Smart Power+) che già abbiamo avuto modo di apprezzare sul Forza 350, ma che sull'SH dà il meglio di sé per la diversa taratura e per il peso più contenuto che è chiamato a spingere: una decina di chili in meno rispetto al fratellone GT.
Sono dunque 51 i cc guadagnati rispetto al modello precedente, il 300 (che di effettivi ne aveva 279), e ovviamente anche potenza e coppia crescono del 17%: da 25,2 a 29,4 i cavalli erogati a 7.500 giri e da 25,5 a 32 i Nm di coppia a 5.250 giri.
L'aumento di cilindrata si ottiene aumentando alesaggio e corsa dai precedenti 72x68,5 millimetri agli attuali 77x70,7.
Il rapporto di compressione è di 10,5:1 e - sempre rispetto al modello precedente - la chiusura delle valvole di aspirazione e l’apertura/chiusura delle valvole di scarico sono state ritardate di 5°.
Nuovo anche l'albero motore, del 10% più leggero. Come già visto sul Forza, il nuovo silenziatore è costituito da due camere distinte, anziché tre.
La trasmissione V-Matic è composta dalla frizione centrifuga automatica e dalla finale a cinghia, con il carter frizione ridisegnato per meglio armonizzarsi al nuovo look dell'SH.
Il propulsore è ora Euro 5 e come da tradizione SH i consumi sono ottimi: nel ciclo combinato (simulazione al banco di diverse tipoligie di percorso) questo 350 consuma 1 litro di carburante ogni 30 chilometri. Il serbatotoio è di 9,1 litri e dunque i conti sono presto fatti: circa 270 i chilometri di autonomia con un pieno di benzina.
Non c'è lo start&stop, comune su ciindrate minori, ma troviamo il prezioso controllo di trazione Honda Selectable Torque Control, disinseribile tramite un pulsante posto sul blocchetti sinistro al manubrio.
Come sempre, consiglio spassionato: lasciatelo inserito. Non è per nulla invasivo, le insidie si trovano facilmente sugli asfati cittadini e sono noiose non solo quando si hanno grandi cavallerie da scaricare a terra.
La prima sensazione in sella è di assoluto comfort, la seduta è più alta della media (805 millimetri da terra) quindi si ha una bella sensazione di visuale sulla strada, con una sella ampia e comoda anche per il passeggero a cui sono dedicate anche maniglie e pedane estraibili in alluminio.
La pedana piatta è molto spaziosa e una perfetta (per me che sono alta 165 centimetri) triangolatura sella - pedana - manubrio, come è ben visibile nella foto qui sotto, fa tutto il resto.
E a propostio di comfort sveliamo subito il primo - ma anche unico - difetto dell'SH: come tutti gli scooter di qualsiasi cilindrata soffre le forti asperità del terreno, la scarsa escursione della sospensione posteriore non permette di ricalcare dolcemente buche o pavà malmessi, mentre in condizioni normali lavora egregiamente e tra le curve la ciclistica permette pieghe e divertimento in piena sicurezza.
Anche alle alte velocità, in autostrada, l'SH non sbacchetta e non perde di stabilità, soprattutto senza parabrezza e bauletto. Lo screen alto protegge perfettamente dall'aria, ma inevitabilmente funge un po' "da vela" quando si viaggia a velocità sostenute.
Sempre a proposito del parabrezza, e sempre in proporzione all'altezza di chi scrive, non va ad inficiare la visuale con il bordino gommato che resta sempre sopra agli occhi e protegge ben bene busto, testa e mani.
La frenata è buona, forse un po' di mordente in più non sarebbe stato male viste le brillanti prestazioni del motore, ma è comunque sempre sicura e decisa se si strizzano per bene le leve, con l'ABS che svolge alla grande il suo dovere. C'è e - quando serve - si sente.
La nuova strumentazione LCD si legge bene anche in piena luce e, seppur piccolina, riporta tutte le informazioni necessarie: tachimetro, livello carburante, temperatura liquido di raffreddamento, orologio, contachilometri con due parziali (tastini A e B al manubrio), computer consumi, temperatura esterna, voltmetro, spia dellaSmart Key, spia del traction, spia ABS, spie di servizio.
Infine, impossibile non fare un plauso al nuovo motore, i 51 cc in più si sentono tutti e l'SH risulta scattante e veloce, senza lasciar avvertire alcuna vibrazione nemmeno viaggiando a velocità di punta.
In città sorpassi e sprint al semaforo non sono un problema, e se si ha la fortuna di abitare in luoghi che regalano anche un bell'"extra-urbano - come nel caso del nostro test ambientato tra l'impervio centro di Napoli e le bellissime curve della salita al Vesuvio, l'SH permette di divertirsi non poco.
Quasi meglio fuori che in città? Quasi! Sicuramente ottimo in qualsiasi circostanza e, l'avrete capito, ampiamente promosso.
Sono quattro, molto semplici ed eleganti i colori proposti da Honda per l'SH 350i: Mat Carnelian Red Metallic, Mat Ruthenium Silver Metallic, Pearl Cool White e Black, già disponibili nelle concessionarie a 5.690 euro.
Tra gli accessori originali disponibili troviamo le manopole riscaldabili e la copertina.
Scooter: Honda Sh 350i
Meteo: Sole, 20 °C
Location: Napoli centro, salita al Vesuvio
Tester: 1,65 cm
Casco: HJC i90
Giacca e guanti: Hevik Garage Lady
Jeans: Alpinestars Stella Angeles
Scarpe: MomoDesign Firegun 3 WP Woman
Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma
(RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html
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