Leggero, maneggevole, divertente e di piccola cilindrata: il nuovo Honda Vision ha tutti i numeri per diventare "il piccolo re" delle città, ad un prezzo davvero competitivo: 1.800 euro
Honda Vision: il piccolo (ma non troppo) che mancava
Nel panorama degli scooter Honda non si può certo dire che la scelta non sia ampia, ma una cilindrata medio piccola, da noi in Italia abbastanza desueta, effettivamente mancava da un po’. Negli anni novanta, l’Honda Vision era uno scooterino a ruote basse da 50 cc, a 2 tempi. Oggi invece è un monocilindrico 4 tempi da 108 cc a ruote alte, che va dunque ad affiancarsi ai fratelli maggiori SH 125 (3.250 euro) e PCX 125 (2.290), ma con un prezzo ancora più invitante: 1.800 euro franco concessionario.
Il tutto senza rinunciare ad un appeal estetico decisamente positivo e a tutto ciò che serve per muoversi in sicurezza e comodità.
Colpo d’occhio
Il profilo, con la sella lunga e la coda slanciata, ricorda molto quello del best seller SH, così come il faro anteriore sul manubrio. Le frecce, integrate nello scudo e di forma molto allungata, ospitano anche le luci di posizione. Nel retroscudo, oltre al sempre ben accetto gancio portaborsa, troviamo due portaoggetti che fungono da comodi “svuotatasche” in cui riversare tutto ciò che potrebbe essere d’intralcio nelle saccocce: le due tasche, separate e prive di sportellino, sono ovviamente forate sul fondo, in modo da evitare che si trasformino in originali fioriere in caso di pioggia, o comunque quando si lava lo scooter. Nel vano sotto la sella, - con serratura dedicata sul lato sinistro della coda - si può riporre un casco integrale, dettaglio abbastanza raro su mezzi di queste dimensioni, e per giunta a ruote alte. Nella parte anteriore del vano troviamo anche due utili ganci per appendere i caschi, richiudere la sella e allontanarsi a mani libere dallo scooter, sfruttando lo spazio sotto la sella per giacche, borse o quant’altro. La parte posteriore invece è occupata dal serbatoio, il cui rifornimento dunque richiede di sollevare la sella stessa. Sul Vision, in quanto a dotazioni, c’è proprio tutto, compreso lo spoiler portapacchi posteriore in alluminio.
Un ottimo compromesso tra un cinquantino e un centoventicinque: ha la maneggevolezza di un 50 cc con le dotazioni e il brio di un 125 di tutto rispetto
Di serie anche il doppio cavalletto: il classico centrale e il comodo laterale con interruttore che non permette l’accensione dello scooter se ci dimentichiamo di sollevare completamente la stampella. Da segnalare anche le pedane posteriori richiudibili e l’ampia pedana piatta che può ospitare una cassa da 6 bottiglie d’acqua, dettaglio fondamentale per chi con lo scooter ci fa davvero tutto, spesa compresa. La strumentazione analogica fornisce le informazioni di base (contachilometri, livello carburante e spie di servizio), senza troppi fronzoli, orologi o temperature varie, ma del resto…cosa volevate di più dal piccolo Vision?
Sotto la carena
Il propulsore, alloggiato nella parte posteriore del telaio in acciaio “a tubi grossi”, è un 4 tempi da 108 cc nato appositamente per equipaggiare il nuovoVision, eroga 8,3 cv a 8.000 giri, con una coppia massima di 8,7 Nm a 6.500. Il raffreddamento è forzato, tramite una ventolina posizionata sul lato destro che garantisce un continuo flusso d’aria al cilindro. Giusto per non farsi mancare nulla, c’è l’iniezione elettronica PGM-FI che sfrutta un catalizzatore tri-metallico incorporato nello scarico per mantenere al minimo le emissioni nocive, nel rispetto della normativa Euro3 e con un esiguo consumo di carburante: i dati ufficiali parlano infatti di 52 km/litro, viaggiando ad una velocità costante di circa 60 orari. Il che significa che con il serbatoio pieno (5,5 litri) si possono percorrere sino a 250 km. Se già stupivano i consumi ridotti (46 km/l dichirati) del PCX 125, con Vision ci si può quasi dimenticare delle pompe di benzina, di questi tempi, peraltro, decisamente invise.
La trasmissione V-Matic e la cinghia V-Belt, già ampiamente collaudate su scooter e scooteroni Honda, garantiscono infine una marcia silenziosa e senza strappi.
Ma vediamo qualche numero utile a mettere in evidenza la maneggevolezza del piccolo Honda: il cannotto di sterzo ha un’apertura di 26,5° e l’avancorsa è di soli 83 mm: dati che si traducono in stabilità alle alte velocità e comodità in fase di manovre di parcheggio o a basse velocità. I cerchi da 14” sono a 5 razze di alluminio pressofuso e l’impianto frenante si avvale di un disco anteriore da 220 mm e di un tamburo da 130 mm al posteriore, accomunati nel loro compito dal sistema CBS di cui parleremo nella parte dinamica del test.
Come va?
La dotazione di serie, abbiamo visto, non è da scooter low cost (cruscotto a parte), e anche il comportamento dinamico non delude. L’abitabilità in sella e l’ergonomia in fase di marcia meritano un voto positivo: la lunga sella permette anche ai più alti di spostarsi in modo che le ginocchia non vadano a toccare lo scudo; le braccia sono ben distese e i comandi a portata di mano, forse un po’ nascosti quelli degli indicatori di direzione, ma dopo un paio di colpi di clacson dati per sbaglio ci si fa la mano e tutto diventa più intuitivo. La sella è bassa, a soli 755 mm da terra: nessuno potrà lamentarsi di non toccare o di avere difficoltà nelle manovre, grazie anche ai soli102 chili di peso in ordine di marcia, ovvero con serbatoio pieno, batteria e tutti gli olii al loro posto.
A dirla tutta, prima di leggere i dati della scheda tecnica avrei scommesso anche su qualche chiletto in meno. Lo spunto non è da brucia semafori, ma comunque è soddisfacente vista la piccola cilindrata; la trasmissione fa il suo dovere senza strappi, la marcia risulta quindi fluida e il motore molto silenzioso.
Quando si ruota (tutta) la manopola del gas, il Vision si spinge temerario sino ai 100 km/h indicati, che raggiunge con tranquillità dopo una prima spinta più decisa sino ai 70. Pochi gli sbacchettamenti e le vibrazioni al manubrio, avvertiti solo in condizioni di marcia, chiamiamole…“estreme”, per il simpatico Hondino “centodieci”.
Per quanto riguarda le sospensioni, abbiamo una forcella teleidraulica anteriore - abbastanza morbida, tende ad andare a pacco nelle buche più ostiche - e un robusto ammortizzatore al posteriore, che va a controllare i movimenti dell’articolazione oscillante senza rubare spazio al vano sottosella e al serbatoio del carburante. Durante il test abbiamo avuto modo di percorrere un breve tratto di ciottolato, senza che schiena e fondoschiena ne abbiano sofferto: un’ottima notizia per chi vive nelle grandi città e sa bene cosa significhi viaggiare su pavè e sanpietrini.
Ultimo, ma non ultimo, l’impianto frenante. E anche qui non si risparmia: Vision è dotato del noto sistema di frenata combinata CBS Honda, a garantire una frenata più sicura anche in condizioni d’emergenza. In sostanza: la leva destra controlla solo la pinza anteriore, mentre l’altra agisce contemporaneamente sul tamburo posteriore e su un pistoncino della pinza anteriore, così da ripartire la frenata rendendo lo scooter più stabile in fase di arresto.
In conclusione
Vision lascia senza dubbio piacevolmente sorpresi per dotazioni, finiture e prestazioni, ma soprattutto per il prezzo a cui tutto questo viene proposto e cioè, vale la pena di ripeterlo, 1.800 Euro, franco concessionario. Per i più scettici riguardo la cilindrata, “Tantovale prendere un 125 cc”, consiglio di provare il Vision in quanto ottimo compromesso tra un cinquantino e un centoventicinque: ha la maneggevolezza di un 50 cc con le dotazioni e il brio di un 125 di tutto rispetto, ed è guidabile a 16 anni e con la sola patente B.
A tal proposito, il 9 e il 10 settembre 2011 Vision sarà disponibile in prova presso le Concessionarie Honda in occasione degli Open Day ad esso dedicati; subito dopo sarà disponibile sul mercato in cinque colorazioni: blu, rosso, nero, grigio e bianco; i primi tre con parte laterale della pedana nero opaco, il bianco e il grigio con lato pedana in tinta con la carrozzeria.
Tra gli accessori disponibili Honda propone naturalmente il parabrezza in policarbonato, la copertina coprigambe, il telo per l’esterno e il lucchetto a U. A dicembre arriveranno anche il bauletto (da circa 30 litri di capienza), con relativa borsa interna, e il kit di allarme elettronico.
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