Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Freccia bianca e freccia nera: Vitpilen e Svartpilen, le due concept con cui Husqvarna è tornata alle origini – non molti lo sanno, ma la Casa svedese ha debuttato con moto stradali – all’EICMA di qualche anno fa sono finalmente diventate realtà. Iniziando dalle piccole 401, che del resto sono state le prime a svelarsi al pubblico già nel 2014, e poi con le 701, con la Vitpilen già disponibile e la Svartpilen in arrivo, in versione definitiva, al prossimo EICMA.
Curatissime nel design, probabilmente più accattivante per il pubblico adulto che per quello giovane, hanno un prezzo di conseguenza un po’ più elevato della media (6.550 euro) ma hanno solleticato non poco l’interesse del pubblico. E quindi non ci siamo fatti scappare l’occasione di effettuare un confronto in famiglia, per capire quanto valgano e quanto soprattutto siano diverse l’una dall’altra.
La sostanza, per così dire, è praticamente identica. Basate sulla KTM Duke 390, sono spinte dallo stesso propulsore monocilindrico da 375cc, dotato di ride-by-wire e capace di 44cv a 7.000 giri e 4kgm di coppia. Il telaio è ovviamente un traliccio in acciaio, con sospensioni WP (forcella a steli rovesciati da 43mm e monoammortizzatore privo di leveraggi progressivi, regolabile nel solo precarico) e impianto frenante ByBre con dischi da 320 e 230mm e pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini.
La dotazione comprende cerchi a raggi da 17”, con l’anteriore che calza pneumatici da 110/70 e 150/60 – Pirelli Scorpion Rally per la Svartpilen e Metzeler M5 per la Vitpilen. Molto curate, come dicevamo, le finiture, con faro a LED e tanti particolari praticamente identici alla 701, fra cui il meraviglioso, lavoratissimo, tappo serbatoio
Le differenze fra le due emergono osservando il ponte di comando: la Vitpilen si “accontenta” di due bei semimanubri, bassi e aperti, mentre la Svartpilen fa ricorso ad un bel manubrio fuoristradistico montato su riser, paracoppa e protezione al tubo di scarico. Completa il quadro il portapacchi sul serbatoio.
In città, le due piccole Husqvarna se la cavano alla grande. Il monocilindrico ha una bella schiena, e solo insistendo in alto filtra qualche piccola vibrazione; cambio e frizione sono morbidissimi e si usano che è un piacere. Si filtra benissimo nel traffico grazie a un peso ridotto ai minimi termini, e anzi, bisogna trattenersi dall’interpretare tutti i semafori come griglie di partenza.
La sistemazione in sella è ovviamente… compatta, ma ci si fa l’abitudine. Certo, se siete più alti di un metro e ottanta forse non sono le moto che fanno per voi, ma al netto della sproporzione estetica (orso, bicicletta del circo…) non ci sono reali penalizzazioni dal punto di vista funzionale.
Se c’è un reale limite all’uso delle due “pilen” in città bisogna ricercarlo nelle sospensioni, che vanno a meraviglia quando l’asfalto è accettabilmente liscio ma, tarate sul rigido soprattutto al posteriore, non filtrano benissimo sconnessioni, buche e pavè. Per fortuna, l’ABS funziona a meraviglia e impedisce di mettersi nei guai, facilitato dalla leggerezza e da un impianto frenante progressivo e modulabile.
Fra le due se la cava ovviamente meglio la Svartpilen, che può contare su un manubrio alto, disteso e che le conferisce un’agilità sovrannaturale. La Vitpilen, che pure non resta indietro, richiede un po’ più d’impegno per il manubrio basso, che la rende un filo meno neutra alle bassissime andature.
Ma come abbiamo ripetuto fino alla nausea nel video, le due Husqvarna piccole – fino a un certo punto, perché al di là delle dimensioni fisiche le prestazioni del motore sono superiori a quelle dei tanto osannati mono da enduro degli anni 80 e 90 – sono moto vere, e confinarle all’ambito urbano sarebbe davvero un’ingiustizia.
Non appena si esce dalla città, Vitpilen e Svartpilen vanno a meraviglia. Sulla naked, il carico sui manubri sparisce con la maggior velocità – la pressione dell’aria sostiene bene il busto – e anche la scrambler fa egregiamente il suo lavoro fino a velocità codice.
Se poi vi avventurate su un bel misto stretto, è praticamente impossibile non trovarsi con un sorriso a 32 denti stampato sul volto. Si tengono ritmi indiavolati praticamente senza sforzo con entrambe, e si ritrova il gusto di spalancare il gas senza mettersi (troppo) nei guai. L’efficacia dipende molto dallo stile di guida del pilota: se siete stradisti apprezzerete la precisione e la confidenza in percorrenza derivanti dal carico sul davanti della Vitpilen, se invece sconfinate nel fuoristrada o nel motard, è più facile che apprezziate l’agilità della Svartpilen, con la quale, se non state attenti, vi troverete a dover correggere l’impostazione per evitare di finire fuori all’interno.
Insomma: gratificanti, dinamiche e rinfrescanti. Le due Husqvarna 401 sono moto vere, capaci di divertire e far crescere nella guida i meno esperti, ma anche di far riscoprire il piacere di mezzi più semplici e meno impegnativi, senza per questo essere meno validi, a chi è più esperto e magari non vede l’ora di far sudare qualche sportiva sullo stretto.
Quadro del tutto positivo? In linea di massima si, anche se qualche limitazione ovviamente c’è. Le dimensioni minimaliste le rendono poco appetibili a chi ama andare in giro in coppia: lo spazio sulla sella del passeggero è davvero risicatissimo e un adulto fatica a trovare sistemazione per più di qualche minuto.
E poi, a parte il portapacchi sul serbatoio della Svartpilen, la capacità di carico è davvero limitata. In sostanza, in entrambi i casi sono moto da usare a solo (certo, la passeggiata in centro con la ragazza si può fare) per godersele appieno, e con una destinazione d’uso ideale lontana dal turismo a lungo raggio. Detto questo, tutti noi del club degli “anta” ricordiamo bene cosa abbiamo fatto da ragazzi in sella a moto ben meno adatte, quindi…
Vitpilen e Svartpilen sono due moto dall’appeal piuttosto ampio. Come abbiamo detto, piacciono per motivi… diversi ma simili a motociclisti diversi per fasce d’età ed esperienza. Più sfumati i motivi per cui scegliere le 401 rispetto alla concorrenza, casalinga o meno: dal punto di vista dinamico le differenze forse non sono giustificate in ottica prezzo, ma osservando bene le finiture, il sovrapprezzo è ampiamente comprensibile.
Spetta a voi decidere se il look – sicuramente personale e che per questo si ama o si odia – e la qualità delle superfici e del design meritano gli euro in più richiesti. Ma come diciamo spesso, provatele prima di passare oltre. Siamo abbastanza sicuri che sapranno sorprendervi.
Moto: Husqvarna Vitpilen 401 e Svartpilen 401
Meteo: Sereno, 28°
Luogo: Milano, Pian del Tivano
Tester: Edoardo Licciardello, Andrea Perfetti
Terreno: Misto extraurbano, città, autostrada
Foto: Fabio Principe
Video: Luca Catasta, Fabio Principe
Edoardo Licciardello
Casco Caberg Drift Evo
Giubbotto Hevik Antares
Guanti Hevik Shamal
Pantaloni Ixon Owen Flash
Scarpe Alpinestars Oscar Twin Drystar
Andrea Perfetti
Casco X-Lite X-803 Carbon
Giubbotto Tucano Urbano
Jeans Tucano Urbano
Guanti Tucano Urbano
Scarpe TCX Boots
Husqvarna
Via Spallanzani, 16/B
24061 Albano Sant’Alessandro
(BG) - Italia
035 580318
[email protected]
https://www.husqvarna-motorcycles.com/it-it.html
Husqvarna
Via Spallanzani, 16/B
24061 Albano Sant’Alessandro
(BG) - Italia
035 580318
[email protected]
https://www.husqvarna-motorcycles.com/it-it.html