Il test delle Adventure 2024 di QJ Motor! SRT 700, SRT 800 SX e SVT 650 X [VIDEO]

Una rapida presa di contatto con la gamma adventure 2024 di QJ Motor. Si parte dalla pratica tuttofare SRT 700 e si arriva alla top di gamma, la SRT 800 SX, passando per una delle poche bicilindriche a V rimaste sul mercato ovvero la SVT 650 X. In questo video le nostre impressioni
25 marzo 2024

Abbiamo passato una giornata alle prese con tre dei modelli che più stanno stuzzicando la curiosità dei viaggiatori nostrani. QJ Motor si è infatti decisa ad arrivare sul nostro mercato con il proprio marchio e la propria gamma dopo essere stata artefice del rilancio di Benelli. Le moto della Casa di Pesaro sono infatti realizzate negli stessi stabilimenti cinesi di QJ che, ricordiamo, fa parte della galassia Geely, la stessa di Volvo, Lotus, Polestar, Lynk&Co per intenderci. Gruppo che dal 2018 è tra l'altro azionista anche di Daimler.

QJ Motor produce a Wenling, una città cinese situata nella provincia dello Zhejiang (a 480km da Shangai). La fabbrica copre seicentosettantamila metri quadrati ed è dotata delle più avanzate tecnologie e macchinari, produce ogni anno 1.200.000 veicoli a due ruote e oltre 2 milioni di motori. In Cina, Qianjiang Group è il primo produttore e distributore nel settore delle due ruote. Giusto per dare un dimensionamento ad un marchio che qui da noi dice forse ancora poco, ma che nella Repubblica Popolare è un pezzo grosso. 

Il suo arrivo sul nostro mercato è stato però abbastanza in punta di piedi, l'importatore non vuole strafare. Per il 2024 ha predisposto una gamma "all inclusive". Non c'è spazio per il catalogo accessori (che pure arriverà in futuro) perché tanto tutto è già nel primo equipaggiamento. Così sulle tre moto del nostro test, rappresentanti della famiglia adventure di QJ, troviamo dal TFT a colori e con connessione bluetooth alla presa USB, dalle manopole e selle riscaldabili al tris di valigie in alluminio compreso nel prezzo passando per blocchetti elettrici retroilluminati e sensori di pressione degli pneumatici. Andiamo perciò a conoscere meglio questi tre modelli: SRT 700 e SRT 800 hanno un motore bicilindrico frontemarcia ma al di là dell'architettura non hanno nulla in comune. SVT 650 X è invece con bicilindrico a V ed è probabilmente la proposta più originale (e forse per questo con più appeal) delle tre.

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QJ Motor SRT 700
QJ Motor SRT 700

SRT 700 ed SRT 700X: pratica tuttofare

Estetica a parte, la SRT 700 X è una "vecchia" conoscenza. Sotto la pelle ci sono infatti la stessa ciclistica, elettronica e meccanica della TRK 702 di Benelli, attualmente la moto più venduta in Italia. Quindi motore DOHC 698 cc da 72 CV e 67 Nm (70 e 70 il dichiarato per la Benelli) con frizione multidisco in bagno d'olio e comando a cavo, cambio a 6 marce, serbatoio da 20 litri, una sella a 795 mm (825 mm per la X che ha la ruota anteriore da 19" e i cerchi a raggi tangenziali tubeless). Il peso è di 235 kg, il prezzo di 7.490 euro (7.250 euro per quella con ruota da 17"). La forcella USD è Marzocchi ed è regolabile così come il precarico del monoammortizzatore. Frenata Brembo con pinze e pompante entrambi ad attacco radiale e gomme Pirelli o Metzler a seconda della versione.

Prime impressioni:

Si apprezza subito la grande praticità e la seduta bassa, meno il peso in alto che si fa sentire quando la alziamo dalla stampella. Il manubrio un po' chiuso ci fa capire l'indole comoda e pacifica anziché sportiva. Il motore però risponde abbastanza arrembante con un po' di on-off ben percepibile nelle marce basse. Buono il comfort anche se le pedane sono spostate in avanti rispetto alla media. Discreta la protezione aerodinamica, ricca la dotazione specie per la fascia di prezzo. La leva del cambio ha una corsa un po' lunga ma gli innesti sono decisamente morbidi. Oltre alle prestazioni del motore, sono apprezzabili anche quelle dei freni. Dinamicamente ci è parsa più piacevole e precisa la X con ruota da 19".

QJ Motor SVT 650 X
QJ Motor SVT 650 X

SVT 650 X: originale ed equilibrata

A prima vista il bicilindrico a V e anche alcuni dettagli del telaio ci ricordano le Suzuki V-Strom. Sarà così anche nella guida? Ve lo diciamo più sotto. L'estetica però va detto è originale e mostra una certa attitudine fuoristrada. Il motore è un V2 da 645 cc con 76 CV a 9000 giri e 65 Nm a 8000 giri. Telaio in tubi di acciaio e forcella USD regolabile. Le ruote sono da 19" davanti e 17" dietro con cerchi a raggi tangenziali tubeless e di primo equipaggiamento montano Metzeler Tourance. La frenata è anche in questo caso Brembo con doppio disco da 320 mm e pinza ad attacco radiale. La strumentazione TFT a colori è qui da 7" ma nella grafica è identica a quella da 5" della 700. La sella si trova a 795 mm e il peso è di 236 kg ma rispetto alla SRT 700 si ha l'impressione (vera o meno che sia) che il baricentro si trovi più in basso. Il windscreen è qui più stretto ma è regolabile - da fermo - in due posizioni. Il serbatoio è da 20 litri e il prezzo è lo stesso della SRT 700 ovvero 7.490 euro f.c..

Prime impressioni:

La proposta più originale nell'estetica e nella meccanica è forse quella che ci ha convinto di più. Il motore spinge più in alto del necessario ma va detto che sotto non è affatto vuoto e che anzi si mostra malleabile e progressivo. Le somiglianze con il noto bicilindrico a V di Suzuki ci sono e non solo nella meccanica. Si trova subito il feeling e si guida molto "di posteriore" forse per via della seduta così bassa. Le gambe stanno parecchio piegate perché la distanza sella-pedane è piuttosto ridotta. Il manubrio è abbastanza largo ma non dritto, viene comunque un po' verso il pilota, buona l'imbottitura della sella. La guida in piedi e da vera adventure, ma le sospensioni - seppur buone - non sono da che non hanno un'escursione da vera enduro ma che in ogni caso consentono di affrontare più o meno qualsiasi situazione. Nel complesso una buona sensazione sia dalla ciclistica sia dalla meccanica con un cambio solo un po' contrastato. Ci è parsa una moto equilibrata e tutto sommato convincente con un baricentro abbastanza basso che è un altro buon aiuto se andiamo in off.

QJ Motor SRT 800 SX
QJ Motor SRT 800 SX

SRT 800 SX: per i più ambiziosi

La top di gamma di QJ è una crossover che strizza l'occhio all'avventura specie nella versione SX che è quella dotata di cerchi a raggi tangenziali tubeless e di ruota anteriore da 19". Nell'estetica ricorda la Benelli TRK 702 ma i punti in comune terminano qui perché si tratta di un'altra meccanica. Il motore sempre bicilindrico frontemarcia è un 799 cc con 92 CV a 9000 giri e 77 Nm a 8000 giri. La sella si trova a 835 mm e il peso è di 247 kg con un baricentro anche in questo caso piuttosto in alto. Le sospensioni confermano l'approccio sportivo con una forcella possente e USD della Marzocchi con 110 mm di escursione e non regolabile. Il mono posteriore ha il registro per il precarico ma non ha leveraggio, lavora direttamente sul forcellone. Il prezzo è di 9.590 euro ed è "all inclusive".

Prime impressioni:

"Molto più moto" delle altre due nelle dimensioni, la SRT 800 ha un animo più sportivo e si guida come una grossa crossover. Il serbatoio da 24 litri è largo e costringe a tenere le gambe un po' aperte. Le ginocchia sono piuttosto piegate perché le pedane sono un po' alte e all'indietro. Questo ci fa capire un'attitudine stradale. Ciononostante la presenza della ruota anteriore da 19" e degli pneumatici intermedi Maxxis ci consente di spingerci senza remore su qualche strada bianca. C'è anche la versione S con la ruota anteriore da 17", cerchi in lega e pneumatici stradali, ma non abbiamo avuto modo di provarla. A dire il vero a listino c'è anche la versione "base" presentata lo scorso anno che però monta un altro motore, meno potente: è un 754 cc da 76 CV. Il 799 della SX si mostra più reattivo, per nulla pigro, e allunga con un bel rombo ma va anche detto che fa sentire le vibrazioni su pedane e manubrio. Potendo chiederemmo un po' più di coppia in basso così come una potenza che si sprigiona a qualche giro in meno, ma soprattutto vorremmo anche qui meno on-off nei rapporti corti. Il cambio è ben spaziato e un po' contrastato, la frenata buona anche se abbiamo notato una corsa lunga per la leva del freno posteriore. Come per le altre si segnala che la strumentazione non ha palpebre protettive e riflette la luce del sole. Ma di questa SRT 800 SX non vogliamo svelarvi troppo perché fra pochi giorni potrete leggere e vedere un test interamente dedicato a lei.

In questo test, Nicola ha indossato:

  • Casco NOS NS-9
  • Completo + guanti Scott Priority GTX
  • Stivali Rev'it Everest GTX

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QJ Motor SRT 700 (2024)
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  • Prezzo 7.250 €
  • Cilindrata 754 cc
  • Potenza 72 cv
  • Peso 215 kg
  • Sella 795 mm
  • Serbatoio 20 lt
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