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Tantissimi i cambiamenti sul nuovo modello che hanno permesso alla nuova KX di essere ancor più competitiva di quanto lo fosse già. Oggi troviamo una moto un po’ meno compatta sul davanti e più lineare nelle forme, l’angolo dei convogliatori è stato diminuito in modo da permettere di spostare le gambe ancora più in avanti senza problemi. Anche nella parte posteriore son stati diminuiti gli spigoli, troviamo delle plastiche più armoniose e compatte con il fianchetto della nuovissima cassa filtro facilmente rimovibile grazie a tasselli gommosi ad incastro, stessa cosa per il filtro anche lui sostituibile semplicemente aprendo due clip.
La cassa filtro, come anticipato è stata aggiornata, ora il collettore di aspirazione è perfettamente allineato con lo scarico e inclinato verso il basso di ulteriori 20° passando a un inclinazione di 40° complessivi, modifica possibile grazie al riposizionamento del nuovo mono ammortizzatore che ha lasciato lo spazio necessario. Il collettore dello scarico ridisegnato è ora perfettamente allineato con l’aspirazione, ha un nuovo bombolino risuonatore e un terminale spostato verso il baricentro della moto. Sono state cambiati anche le valvole di aspirazione della testata, che passano da diametro 40mm a 38 mm.
Rinnovato il reparto sospensioni con il nuovo mono Showa, completamente ridisegnato, posizionato più in basso, più indietro e con una corsa più corta grazie a un nuovo cinematismo dei leveraggi. Questo riposizionamento è dovuto al nuovo telaio perimetrale in alluminio, è cambiata la Y rovesciata nella parte anteriore posizionata più in alto, lo stesso vale per la staffa centrale. Particolare importantissimo e molto interessante è quello della configurazione delle staffe laterali di attacco motore che permettono di montare i fazzoletti in due posizioni differenti così da cambiare la rigidità del telaio. Per quanto riguarda la forcella monta una Showa da 49mm aggiornata nella sua taratura.
Novità anche per i freni, all’anteriore troviamo una pinza e pompa Brembo con disco Braking da 270mm, invece per il posteriore rimane invariato con pinza e pompa Nissin con disco Braking da 240mm.
Grandi aggiornamenti per quanto riguarda l’elettronica: troviamo un nuovo blocchetto delle mappature sulla parte sinistra del manubrio, non si deve più cambiare il connettore a lato del cannotto di sterzo, ora basta un click. Presente anche il traction control in tre modalità (spento, full, mid) e anche il launch control per fare partenze ottimali. Nuovissima anche l’app gratuita di Kawasaki che ti permette di stravolgere le mappature e cucirti la moto il più possibile.
La prima cosa che si nota appena saliti in sella è la nuova ergonomia che facilita i movimenti, soprattutto nella parte anteriore non abbiamo più gli spigoli fastidiosi del modello precedente.
Dopo pochi giri comincio a dare le prime manciate di gas, ma questa moto non mi spaventa anzi, apro bene in uscita di curva e non mi strappa via come gli altri 450, è molto dolce sotto e mi fa divertire subito. Ai bassi regimi è molto dolce ma dotata di un buon tiro, riuscivo a fare alcune curve anche in terza marcia senza che il motore si sedesse in accelerazione. Manca un po’ agli alti regimi, il motore non mura ma non tira tantissimo, non bisogna insistere sulla marcia, è necessario cambiare spesso. In curva però la percorrenza è eccellente e son li che si abbassano i secondi.
Il propulsore mi ha messo subito a mio agio permettendomi di spingere a fondo. Al limite il telaio si è dimostrato a livelli di assoluta eccellenza, stabile e maneggevole con un importante e aumentata rigidità sull’anteriore che permette di essere preciso e veloce nella scelta della traiettoria o del canale. Alla prima entrata, usata soprattutto per prendere le misure, si può fare un po’ fatica a capirlo, ma dopo poco si può iniziare a spingere, la sensazione trasmessa dalla ciclistica è davvero sorprendente. Grazie anche a una forcella, veramente top questa Showa, che non affonda e scorre in modo ottimale, unica modifica la chiusura di 4 click di compressione per via dei grandi salti. Per il mono stesso discorso, durante la prova ho rifatto il sag, adattandolo a mio peso e chiuso leggermente di compressione, in uscita di curva nelle buche aveva una buona trazione. Setting di serie approvato al 100%.
I cambiamenti all’impianto frenante hanno portato solo migliorie. All’anteriore è molto modulabile e ti consente di essere preciso in qualsiasi tipo ti terreno. Al posteriore invece è un po’ più cattivo, bisogna fare attenzione nelle prime staccate, necessita solo qualche giro di assuefazione.
Manopole Odi con sistema Lock-On promosse a pieni voti, forse una delle poche volte che non mi vengono le vesciche quando provo le moto nuove. Una piccola pecca son le pedane, troppo piccole per i miei gusti, nel fango non ti danno troppa fiducia.
Per quanto riguarda l’elettronica ci si può sbizzarrire, ciò consente di cucirsi addosso la moto. Ottimo anche il traction control che ti salva dalle condizioni più critiche. Launch control l’abbiamo provato e funziona bene, chiaramente per un perfetto spunto va montato anche il gancio partenza, assente sulla moto di serie.
La moto sarà disponibile a partire da fine Dicembre al prezzo di 10.640€.
Kawasaki
Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate
(MI) - Italia
848 580102
https://www.kawasaki.it
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