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Un prodotto su cui Kawasaki punta moltissimo tant’è che con Mathis Valin, giovane pilota francese, in testa all’europeo 250, ritornerà nel 2025 in forma ufficiale nel mondiale MX2. Struttura che poi nel 2026 si amplierà ulteriormente ospitando un altro giovane talento. Kawasaki ci ha, quindi, invitati ad Aufenau, vicino a Francoforte per mettere alla prova la nuova 250 4T. Qui in Germania abbiamo trovato un tracciato vecchio stile, posto in una grande vallata contraddistinto da un fondo duro e battuto, ricco di salite, discese e contropendenze. Tutto ciò che non può mancare quando si vuole provare per bene una moto da cross.
Nuovo telaio, circa 250 grammi più leggero rispetto alla versione precedente e più rigido per offrire più feeling all’anteriore. Cambiano totalmente gli attacchi del mono ammortizzatore, ora posizionato più in basso, e la Y anteriore. Ciò ha permesso ai tecnici Kawasaki di sviluppare una nuova termica, simmetrica e posta sullo stesso asse.
Inoltre, molto interessante è la possibilità di poter variare la posizione dei supporti motore, la seconda coppia è optional, per poter variare il comportamento della moto. Ma non è l’unica personalizzazione che Kawasaki permette, infatti, ci si può cucire addosso, a proprio piacimento, la triangolazione manubrio sella pedane con quattro posizioni manubrio e due posizioni pedane differenti.
Generazione nuova significa linea nuova, la più piccola 250 viene aggiornata come la sorella maggiore KX450. La forma dei convogliatori è più filante ed una volta in sella ci si muove molto bene, non ci sono spigoli strani in cui si rischia di rimanere incastrati ed anzi c’è molta molta molta superficie su cui muoversi per stringere al meglio la moto con le ginocchia in ogni situazione.
Il motore è di 249cc con le misure vitali sono pari a 78 mm di alesaggio per 52.2 di corsa, 5 marce, doppio iniettore, distribuzione con due alberi a camme e quattro valvole in testa. Tanti, tantissimi, sono stati gli interventi effettuati da Kawasaki sul piccolo propulsore di questa nuova KX250, dicevamo di una termica completamente rivista, con i condotti inclinati sullo stesso asse e simmetrici tra loro.
Il condotto di aspirazione in particolar modo è stato inclinato maggiormente rispetto alla versione precedente e cambia la posizione dell’iniettore superiore. Anche le valvole vengono modificate, ora hanno un diametro maggiorato pari a 31mm per quelle di aspirazione e 26.5mmper quelle di scarico. Il cielo del pistone è reso più piatto passando da 12 a 11 gradi e viene introdotto un contralbero, il quale contribuisce non solo a diminuire le vibrazioni ma anche ad addolcire la curva di erogazione.
Cambia anche la linea di scarico, il silenziatore avanza di ben 50 mm in favore di una miglior centralizzazione delle masse ma le dimensioni aumentano leggermente. Quest’ultimo elemento lavora in simbiosi con una nuova cassa filtro ed un nuovo filtro, il tutto studiato per ridurre il rumore in quanto i nuovi limiti, dal 2025, saranno posti a 109 db e non più a 112. Nuovo è anche il motorino di avviamento che funziona alla perfezione.
Tutto nuovo è anche il reparto sospensioni, ora Showa al posto di Kayaba. La forcella è da 49 mm, a molla tradizionale, con un pistone interno da 25 mm, mentre il mono vede invariata la sua corsa, ma viene ridotto in dimensioni, 32 mm più corto.
Manubrio Renthal, manopole odi lock on, gomme Dunlop mx33 ed impianti frenanti Nissin, sia all’anteriore che al posteriore, i più attenti avranno notato qua una differenza rispetto alla sorella più grande che all’anteriore monta Brembo. Le dimensioni dei dischi sono di 270 mm all’anteriore e 240 mm al posteriore.
L’elettronica e i suoi setting sono affidati ad un nuovo selettore sul manubrio, quindi ora per muoversi da una mappa all’altra non c’è più la necessità di sostituire gli spinotti in zona canotto di sterzo. Launch control, tre livelli di tracion control e due mappe selezionabili, ma non è tutto perché ora con la nuova app rideology, sviluppata da Kawasaki, ci si può circuire addosso l’erogazione di questa KX250 andando ad intervenire direttamente sui paramentri del motore.
Il carattere Kawasaki non viene stravolto. Il telaio è ben bilanciato e neutro, i comportamenti sono prevedibili e rispetto alla generazione precedente ora l’ingresso in curva è migliorato.
Il motore con tutti gli aggiornamenti subiti, nonostante le restrizioni più limitati per quanto riguarda l’emissione del rumore, spinge bene. Ai bassi e medi regimi ha più schiena e la curva di erogazione non ha mai picchi che possono mettere in difficoltà il pilota. Sopra spinge bene e fa metri, soprattutto con la mappa che abbiamo inserito appena prima dell’ultimo turno. Ora con l’app rideology si possono modificare davvero molti parametri e cucirsi addosso questa KX250.
Le sospensioni, soprattutto la forcella, sono un po’ troppo morbide, ma, in una pista come questa di Aufenau, ci hanno aiutato ad apprezzare il tracciato caratterizzato da un fondo duro e con parecchie salite, discese e contropendenze. Il comfort di guida, in particolar modo sulle buchette piccole in entrata ed in percorrenza di curva è ottimo.
La nuova KX250 2025, nel complesso, ha subito molti cambiamenti che l’hanno resa un mezzo ancora più competitivo rispetto alla precedente versione e siamo sicuri che nel mondiale MX2 2025 sarà un cliente “scomodo” per molti.
Casco: Bell
Completo: Acerbis
Stivali: Acerbis
Maschera: Oakley
Luogo: Aufenau, Germania
Meteo: Soleggiato, 30°C