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L'attesa aumenta il desiderio: in questo caso non c'è proverbio più azzeccato. È da tanto che si parla della new entry quattro cilindri nella gamma delle 400 di Kawasaki e se analizziamo un po' il mercato lei è una grande novità per il segmento. Quattro cilindri, più di 15 mila giri al minuto e una cavalleria che "straccia" la sorella Ninja 400, la bicilindrica.
Esplorare un nuovo terreno, lanciarsi in un progetto tutt'altro che semplice nella realizzazione. Questa è la sfida che si è posta Kawasaki: far tornare a splendere un segmento di mercato, ma soprattutto un'architettura motoristica che, in Europa, pian piano è scomparsa. Vuoi per l'inquinamento, vuoi che un po' la concezione di moto è cambiata, di una sportiva quattro cilindri di piccola cilindrata era veramente tanto che non se ne sentiva parlare.
Ed è proprio qui che ai più nostalgici spunterà fuori un bel ricordo, quello della ZXR 400. È fondamentale però comprendere a fondo questo concetto prima di immergersi nella prova: entrambe sono 4 cilindri, entrambe sono delle 400, ma hanno due stili e due concezioni completamente diverse.
Non potevamo iniziare da altro componente se non il motore. Kawasaki per questa "piccola" supersport ha deciso di entrare a gamba tesa in un segmento di mercato inesplorato per questa specifica cubatura: le quattro cilindri. A spingerla infatti troviamo un motore a quattro cilindri in linea capace di 77 cavalli (si arriva a 80 con l'airbox in pressione) alla bellezza di 14.500 giri al minuto e 39 Nm di coppia massima a 13.000 giri/minuto.
Insomma già da questi dati capiamo lo spirito di questa Ninja, le piace cantare, tanto che il limitatore entra oltre i 15.000 giri/minuto, quasi 16.000 per l'esattezza.
Con la Ninja ZX-4RR Kawasaki ha deciso di adottare un telaio a traliccio in acciaio che è stato completamente rivisto nella rigidità e nella flessibilità per trovare l'equilibrio migliore tra l'ulizzo pistaiolo e quello stradale. Anche la forcella segue la stessa filosofia: la ZX-4RR è equipaggiata con una SFF-BP (Separate Front Fork Big Piston) a steli rovesciati da 37mm - che include un precarico a molla regolabile - e che promette di essere il giusto compromesso tra sportività e comodità. La forcella lavora in coppia con un ammortizzatore Horizontal Back-Link, con un rendimento a carattere progressivo.
A frenare la Ninja ZX-4RR ci pensano, all'anteriore, una coppia di pinze ad attacco radiale che mordono due dischi da 290mm. Dietro un classico disco da 220mm e una pinza mono pistoncino. L'ABS è presente, obbligatorio per legge, e non è attivabile o disattivabile tramite la strumentazione.
La Ninja ZX-4RR monta un pneumatico 120/70 all'anteriore su un cerchio da 17 e un 160/60 al posteriore, anche qui su un cerchio da 17 pollici. La distanza da terra della sella è di 800 millimetri e il peso è di 189 kg, compresi i 15 litri del serbatoio e i vari liquidi motore.
Nonostante la "piccola" cilindrata in Kawasaki hanno deciso di equipaggiare la new entry quattro cilindri con un pacchetto elettronico di tutto rispetto. Tramite la dashboard TFT a colori da 4,3 pollici e i blocchetti comandi possiamo settare la mappa motore preferita tra Sport, Strada, Bagnato e Rider: la mappa completamente personalizzabile secondo ai gusti del pilota. Nella Rider possiamo infatti aggiustare a nostro piacimento la potenza erogata dalla Ninja ZX-4RR tra Low e Full, valori non modificabili nelle altre tre mappe, come il KTC (Kawasaki Traction Control) settabile su tre livelli e anche disinseribile.
La Ninja ZX-4RR è equipaggiata con un cambio quickshifter bidirezionale che rende la guida, vi anticipiamo già qualche nostra sensazione, molto entusiasmante e piacevole.
Fari full led nel tipico stile della serie ZX, la colorazione ispirata alla sorellona della SBK e un look aggressivo completano la dotazione tecnica della Ninja ZX-4RR. Il prezzo? 9.690 euro.
Ora arriviamo finalmente al dunque: come si guida questa piccola quattro cilindri?
Era tanto, forse troppo, che non se ne vedevano. Un po' per le difficoltà relative all'omolazione e un po' perché lo sappiamo, il quattro cilindri va fatto cantare per divertirsi. Le aspettative nei confronti di questo specifico modello erano - e sono tutt'ora - molto alte, in tanti ricorderanno la leggendaria ZXR 400, ma cove vi abbiamo detto nell'introduzione, la nuova ZX-4RR non c'entra nulla, è una moto a sè.
Ma allora cos'è? È una supersport, con un carattere e una personalità unica, una moto con personalità, di quelle che ti trasmettono emozioni. Una di quelle moto che non si comprano leggendo la scheda tecnica e fermandosi al semplice dato, ma una di quelle di cui ti sei già innamorato, caratteristiche tecniche a parte.
Partiamo dalla posizione in sella. La Ninja ZX-4RR ci mette subito a proprio agio, ha una posizione leggermente caricata sull'anteriore, quel tanto che basta per trasmettere una certa confidenza nella guida un po' più sbarazzina, ma anche per permettere la guida più rilassata del classico tragitto casa-lavoro.
In pista si nota lo studio e l'attenzione che Kawasaki ha investito nello sviluppo del telaio, il compromesso tra rigidità e flessibilità è azzeccato e rende la guida sportiva molto piacevole. Sulle sospensioni è possibile fare qualche aggiustamento - cosa che noi non abbiamo fatto - il che, unito a una gomma più performante nell'ambito pistaiolo (durante il test le Ninja erano equipaggiate con Pirelli Diablo Rosso III, prettamente stradali) può regolare grande soddisfazioni cronometro alla mano.
Il motore è entusiasmante, l'urlo del 4 cilindri a 15.000 giri crea dipendenza e regala quel classico sorrisetto sotto al casco che tutti noi conosciamo. Bisogna stare attenti all'utilizzo delle marce, il motore spinge molto in alto ma pecca ai bassi regimi, la questione inizia a farsi interessante intorno ai 10.000 giri, quando avviene la magia.
Il quickshifter funziona bene, bisogna essere decisi nell'innesto e nella scalata delle marce, altrimenti può dare qualche sengno di incertezza, complice forse il basso chilometraggio delle moto.
I freni sono modulabili, bisogna prendere un po' la mano con l'ABS, talvolta un po' troppo invasivo per l'utilizzo estremo che se ne fa in pista. Problema però facilmente risolvibile se girate tra i cordoli: i tecnici Kawasaki hanno messo mano alle Ninja e in pochissimo tempo hanno disattivato l'ABS. Il risultato? Una potenza frenante maggiore e un feeling generale migliorato, uno step da fare se si ricercano staccate un po' più a limite, da NON fare se si guida su strada.
Lanciarsi di testa in un mercato ormai scomparso da anni ripercorrendo una strada ormai abbandonata da tanti - anzi, da tutti - è un gesto coraggioso. Abbiamo apprezzato molto l'intraprendenza che Kawasaki ha dimostrato con la Ninja ZX-4RR, da premiare. In particolare questa 400 risveglia quella passione viscerale nei confronti della moto, quella legata al motore, al sound. Quella passione che, con le miriadi di limitazioni e il cambiamento del mercato, era rimasta dormiente.
Per rendere ancora più unica questa piccola 400 Kawasaki avrà sicuramente pensato a l'opzione di renderla più aggressiva, con una posizione più all'attacco, più orientata verso la pista. Capiamo la scelta tecnica e capiamo anche che così facendo sarebbe diventata forse meno piacevole nella guida disimpegnata.
Magari non sarà la più efficace globalmente, ma che gusto spremerla fino all'ultima manciata di giri. Fa tornare tutti bambini.
Kawasaki
Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate
(MI) - Italia
848 580102
https://www.kawasaki.it
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