KAWASAKI Ninja ZX10-R

Dove ci eravamo lasciati...ah si, la ZX-10R del 2005. Una moto alla quale era d'obbligo dare del lei, piccola e dalla linea tagliente, leggera e con una cavalleria a dir poco esagerata, soffriva per una certa irritabilità a livello ciclistico. Già, una moto facile se portata a spasso, ma scorbutica e difficile da settare per l'utilizzo...al limite
2 agosto 2007

ZX-10R 2006, i tecnici girano pagina e consegnano alla tribù degli smanettoni una Ninja più "educata", ma non per questo meno emozionante.
Il lavoro di addolcimento a cui è stata sottoposta la superbike di Akashi ha riguardato sia la parte meccanica, sia l'estetica. Tra le due mi viene da dire che la seconda ci ha perso qualche cosina rispetto al precedente modello.
I tratti taglienti sono stati sostituiti da curve ben raccordate, il muso squadrato e cattivo ha visto arrotondare i tratti, ma la parte che ha subito il colpo di lifting più pesante è il posteriore. Addio codino slanciato e rastremato, adesso la ZX10-R ha un vero e proprio panettone, soprattutto se confrontato con i fondoschiena da fotomodella della concorrenza.
Il doppio scarico appesantisce eccessivamente la linea della Ninja, e non lo fa solo nella vista laterale, ma anche in quella da tergo.
Meno appariscente ma sempre "importante" il lavoro di affinamento meccanico del  quattro cilindri DOHC. 998cc, 16 valvole, ma di diametro inferiore (per migliorare il tiro ai bassi regimi) corpi farfallati da 43 mm con polverizzatori rinnovati per una combustione migliorata, alleggerimento generale di tutto il manovellismo. Nuovi pistoni forgiati e canne dei cilindri trattate con riporti di materiale antiatrito. La dieta ha colpito, in senso positivo l'impianto di scarico, costruito totalmente in titanio e dotato di una valvola a farfalla controllata elettronicamente, che regola il flusso dei gas di scarico, migliorando le prestazioni su tutto l'arco di utilizzo.
Prestazioni sì, ma con un occhio di riguardo per le emissioni inquinanti. Doppio catalizzatore allo scarico e omologazione Euro 3 per la verdona.

ZX-10R 2006, i tecnici girano pagina e consegnano alla tribù degli smanettoni una Ninja più "educata", ma non per questo meno emozionante

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La dotazione ciclistica per una moto da corsa in abiti borghesi quale  la ZX10-R, è ovviamente di alto livello.
Primo- Telaio a doppio trave montante in alluminio con struttura composita pressata e pressofusa, Secondo- Forcella up-side down con steli da 43 mm e forcellone Uni-Track con mono a gas, Terzo- ammortizzatore di sterzo Ohlins.
Anche il comparto frenante non è da meno,  grazie al trio di dischi a margherita, dischi da 300 mm davanti con pompa e pinza  radiale a quattro pistoncini e quattro pastiglie, 220 mm dietro con pinza a singolo pistoncino.
Addomesticata anche l'impostazione di guida, ora meno raccolta, con polsi meno caricati e che pur rimanendo ottimale per la guida in pista, si dimostra maggiormente comfortevole nell'utilizzo su strada.
Non si può dire lo stesso per l'eventuale e malcapitato passeggero. Trespolo...scusate, sella piccola e poco imbottita e ginocchia in bocca farebbero passare la voglia anche ad un fachiro.
Il posizionamento degli scarichi, all'esterno del codino , ha permesso di ricavare un piccolo vano sottosella....meglio di niente vista la situazione della concorrenza.
Un giro di chiave, la strumentazione si "anima".
La rumorosità allo scarico sembra diminuita rispetto alla precedente, e i primi chilometri percorsi a bassa velocità, per portare in temperatura i liquidi, confermano la sensazione iniziale.
Guidare la ZX su strade aperte al traffico, vuol dire usare metà delle marce a disposizione e tenere il motore al minimo dei giri (rimanendo nei limiti di velocità consentiti....) una vera sofferenza!
La leggerezza della Ninja è palpabile, i 170 kg a secco sono ottimistici, ma la realtà non è lontana e guidare questa superbike è tutt'altro che faticoso. Certo si è persa un po di rapidità nell'inserimento in curva e nella discesa in piega, rispetto alla precedente versione, ma tutto appare più armonico e "rotondo". 

Il motore spinge... sempre, anche tenendo una marcia superiore a quella ottimale, la Ninja viaggia come un missile, senza buchi o incertezze nell'erogazione
Il motore spinge... sempre, anche tenendo una marcia superiore a quella ottimale, la Ninja viaggia come un missile, senza buchi o incertezze nell'erogazione


Nello "stretto" la verdona soffre leggermente  l'apri chiudi del gas, e lo ricorda con qualche strappo della trasmissione. Ma cosa vi aspettate da una superbike omologata per l'uso stradale? Visto che si è intuito che la strada le va stretta, abbiamo portato la ZX10-R in pista, all'autodromo di Imola prima e Franciacorta dopo. 
Altro paio di maniche...
L'imbarazzo della moto a spasso per strade extraurbane svanisce come per incanto. La silenziosità meccanica e dello scarico vengono cancellate dall'urlo selvaggio dell'aspirazione. La Ninja sembra dire "eccomi a casa".
Tutto appare più accordato, sospensioni freni e motore lavorano al meglio. Decisamente più trattabile nella guida rispetto al modello precedente, la ZX10-R richiede un maggior impegno da parte del pilota in ingresso curva, ma in percorrenza e soprattutto in uscita, si dimostra decisamente più trattabile.
Scomparsi gli sbacchettamenti dell'avantreno in accellerazione, la ciclistica permette di aprire il gas con più tranquillità.
Tranquillità relativa, visti i 175 cv  a 11.700 giri, che con il Ram Air diventano 184...
Contagiri e tachimetro sembrano impazziti, le cifre indicate cambiano con una rapidità imbarazzante.
Il motore spinge... sempre, anche tenendo una marcia superiore a quella ottimale, la Ninja viaggia come un missile, senza buchi o incertezze nell'erogazione.
Anche in terza marcia, è sufficiente un piccolo corrugamento dell'asfalto, affrontato a gas spalancato, per sentire decollare l'avantreno. Considerando i quasi 170 km/h che si raggiungono in prima....in terza si viaggia già forte...
Viste le velocità di cui si sta parlando, un occhio di riguardo andrebbe alla protezione aerodinamica. Ebbene, se vi spalmate sul serbatoio e vi slogate le vertebre cervicali qualche cosa otterrete, altrimenti nisba.
Due gli appunti che mi vengono in mente.
Il primo è legato alle vibrazioni, che su strada infastidiscono relativamente al di sopra dei 5.000 giri, ma che in pista visti i regimi elevati mantenuti costantemente, diventano...noiose.
Il secondo riguarda l'impianto frenante. Potentissimo, modulabile quanto desiderato, pecca per resistenza. Su entrambe le piste e con due moto diverse, dopo pochi giri sono stato costretto a registrare "ampiamente" la leva del freno.
Un neo che però non cambia un giudizio molto positivo su una moto che pur senza perdere emozionalità e prestazioni, ha guadagnato in feeling e trattabilità.
Quanto costa questa orgia di emozioni?
13.450 Euro non sono pochi ma  oltre ad essere allineati a quelli della concorrenza, sono giustificati anche dalla dotazione ciclistica e tecnologica della ZX10-R '06.

Pregi


Prestazioni- Guida

Difetti


Linea pesante - Resistenza freni nell'uso esasperato

Al semaforo


Già a vederla fa impressione se poi "si apre", gli sguardi saranno tutti per voi ...anche quelli della Polizia Stradale...ocio!
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