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Per il 2024, la KTM 390 DUKE si presenta in abiti sempre succinti, ma completamente nuovi. Cambia il look, ma non solo.
La KTM 390 DUKE 2024 si caratterizza per i fianchetti serbatoio e cover radiatore più sviluppate e prolungate verso l'anteriore inoltre si notano delle prese d’aria inedite, così come inedite sono le luci diurne che "avvolgono" il faro anteriore, caratterizzando lo sguardo della Trenovanta. Tutti i modelli della gamma 2024 adottano un faro anteriore, posteriore e frecce a LED; questo model year è inoltre il primo a prevedere il disinserimento automatico delle frecce dopo 10 secondi o 150 metri percorsi.
In una naked balza subito all'occhio anche il telaio, soprattutto se in tinta orange come quello della DUKE 390.
Questo è interamente nuovo, ed è stato ridisegnato con l'obiettivo primario di migliorare la dinamica di guida e di accrescere l’agilità in curva e il feedback della ciclistica da parte del pilota. Il tipico traliccio KTM è realizzato in due pezzi con un traliccio principale in acciaio completamente nuovo e un telaietto in alluminio pressofuso, che consente una riduzione del peso rispetto a un tradizionale telaietto in acciaio. Inedite anche le piastre forcella con un diverso offset per migliorare la dinamica di guida e regalare al pilota un controllo e una stabilità superiori.
Il nuovo forcellone pressofuso mette in evidenza il nuovo posizionamento del monoammortizzatore, che lascia maggiore spazio al nuovo silenziatore e migliora il look della DUKE 390 2024.
La KTM 390 DUKE 2024 monta una forcella WP APEX 43 a cartuccia aperta, con una pratica possibilità di regolazione su 5 click, mentre l' ammortizzatore WP APEX posteriore, è regolabile in estensione e precarico.
Il risparmio di peso dei nuovi cerchi è stato ottenuto attraverso un minor numero di razze e un design a mozzo aperto, ottimizzato per ospitare il nuovo impianto frenante, che grazie al disco freno anteriore più leggero e al perno ruota cavo, alleggeriscono l'avantreno.
Parlando di freni, la DUKE 390 monta un disco freno anteriore da 320 mm con pinza a quattro pistoncini, e un disco freno posteriore da 240 mm con una nuova pinza a due pistoncini.
La cilindrata della "390" è stata portata a 399 cc effettivi aumentando la corsa fino a 64 mm, con un incremento della potenza di 1 cv, adesso arriva a 44, merito anche dell'airbox di maggiori dimensioni, mentre la coppia è di 39 Nm.
Tutti i modelli della gamma KTM DUKE 2024 adottano di serie la versione più recente dell’ABS Supermoto, dall’intervento configurabile. In questa versione, la modalità ABS Supermoto resta attivata anche dopo che la chiave di contatto è stata girata su OFF, mantenendo l’impostazione.
La KTM 390 DUKE 2024 prevede anche il controllo di trazione MTC cornering di serie, che usa le informazioni provenienti dalla piattaforma inerziale per adeguare l’intervento del controllo di trazione all’angolo di piega, e con la possibilità di essere attivato o disattivato.
La KTM 390 DUKE offre diversi riding mode, STREET - RAIN - TRACK.
Quest'ultima, introdotta per la prima volta sulla KTM 390 DUKE, cambia il layout del display in una modalità pensata per le corse che prevede un contagiri più grande, il tempo sul giro, il rapporto inserito, riduce la dimensione della velocità indicata e mostra la modalità selezionata per MTC e ABS.
La DUKE 390 offre ora anche il Launch Control di serie (Quando il sistema è inserito, il Launch Control mantiene il motore al regime ottimale di 7.000 giri anche con la manopola del gas ruotata a fondo corsa. Questa nuova opzione è attivabile soltanto nella modalità TRACK del cruscotto).
Il QUICKSHIFTER+ è ora disponibile in opzione su tutti i modelli
La gamma KTM DUKE 2024 monta un nuovo display TFT da 5” con funzioni di connettività attraverso la App KTMconnect, come il player di musica, la possibilità di rispondere alle chiamate in arrivo e la navigazione Turn-by-Turn.
I nuovi cruscotti sono supportati da comandi elettrici completamente ridisegnati, con una inedita ergonomia e tasti retroilluminati.
La prima impressione guardando la nuova Trenovanta è che sia più grande della precedente, invece una volta saliti, ci si deve ricredere. Compatta e leggera come una moto di questa cilindrata deve essere, questa DUKE ti conquista con la sua leggerezza e il poco impegno fisico richiesto.
Agile e svelta sia alle basse che alle medie velocità, si inserisce in curva con il solo pensiero, e il piccolo monocilndrico ti tira fuori con carattere dalle curve, dando il meglio di se oltrepassati i 5.000 giri, regime ove avviene davvero un cambio di carattere.
Allunga bene ed è in simbiosi con la trasmissione, ben spaziata e precisa, così come rapido e preciso è il quickshift.
L'ergonomia è un giusto mix, non troppo sportiva e moderatamente confortevole, anche se un appunto va fatto alla sella, bella da vedere ma con una imbottitura limitata e soprattutto l'inedito profilo in plastica montato alla sua base che tende a farsi sentire sotto le terga, almeno per chi si aggira sul metro e ottanta.
Spingendo e alzando il ritmo, si percepisce che è meglio guidare puliti e senza esagerare con gli spostamenti del corpo, altrimenti viene a mancare la giusta sensazione di appoggio sull'avantreno, che paga l'agilità del 110/70, ottimo in inserimento, ma con meno appoggio di un 120.
La DUKE 390 ci è sembrata più matura e più moto rispetto alla già ottima versione precedente, con una dotazione che nulla ha da invidiare a moto di categoria superiore, insomma degna erede della precedente versione che tanti estimatori si è guadagnata.
Casco - Arai Quantic
Tuta - Alpinestars GP Tech V4
Guanti - Alpinestars Supertech
Stivali - Alpinestars Supertech R
Foto | Video Francesc Montero Filmer Force Production
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