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Il mondo delle gomme sportive stradali - per noi che dobbiamo scegliere cosa montare sulle nostre moto - può quasi mettere in imbarazzo, diciamocelo chiaramente: ogni anno l'asticella delle prestazioni assolute si alza e spesso senza cedere di un millimetro su altri comparti come durata o warm-up. Tutti i produttori offrono così, nelle loro prime e seconde linee, prodotti sempre più segmentati, quasi disegnati ad hoc per un certo tipo di utente e nella stragrande maggioranza dei casi è molto difficile sbagliare, anche perché pure pneumatici turistici possono oggigiorno dare soddisfazioni nella guida allegra e, per converso, montare una gomma sportiva stradale raramente chiede rinunce significative sul lato del comfort o del feeling.
Succede così che Michelin ci porti dalle parti di Jerez per farci provare le differenze che corrono - è proprio il caso di dire... - tra due delle sue novità 2024, le Power 6 e le Power GP2, due famiglie di pneumatici sportivi stradali con destinazioni d'uso diverse: il primo è destinato al 10% alla pista e al 90% all'utilizzo stradale, mentre le Power GP2 (che abbiamo già provato, trovate il video e l'articolo qui sotto) vedono dividersi equamente la destinazione d'uso tra strada e pista.
Partiamo dalle Power 6: la struttura è forte delle tecnologie Michelin Radial x-evo e Aramid Shield, oppurtunamente disposte per garantire stabiltà e rigore nelle guida, mentre sia l'anteriore che il posteriore sono bimescola con tecnologia 2CT+: una mescola centrale più resistente che si insinua sotto quelle laterali più morbide per ottenere più stabilità in piega, anche sotto forti accelerazioni e carichi. Tutte le mescole sono 100% silica (il rapporto vuoti/pieni è dell'11%), mentre rispetto al predecessore Power 5 si è intervenuti per avere un warm-up più rapido, performance superiori e la stessa durata chilometrica. Per dare un tocco di maggiore ricercatezza estetica, la Power 6 presentano la Michelin Premium Touch sui fianchi, per renderli più accattivanti grazie a un "effetto velluto".
Sul piano delle misure, troviamo una buona scelta sia di anteriori che di posteriori, con "fitment" dedicati a moto anche di piccola cilindrata. Presente, un abbondante 240/45 dedicato alle power cruiser come la Ducati Diavel.
Anteriori
110/70 ZR 17 M/C (54W)
120/70 ZR 17 M/C (58W)
Posteriori
140/70 ZR 17 M/C (66W)
150/60 ZR 17 M/C (66W)
160/60 ZR 17 M/C (69W)
180/55 ZR 17 M/C (73W)
190/50 ZR 17 M/C (73W)
190/55 ZR 17 M/C (75W)
200/55 ZR 17 M/C (78W)
240/45 ZR 17 M/C (82W)
Per descrivere le nuove Michelin Power GP2 partiamo subito da quello che si vede dall'esterno: il battistrada presenta un rapporto vuoti/pieni del 6,5% con ampie fasce slick alle sue estremità. Per dare un'idea, lo stesso parametro per gli sportivissimi Power Cup (10 strada, 90% pista) è del 5%. Il battistrada è inoltre bimescola, con quella centrale più dura dove la concentrazione di silice è maggiore (sinonimo di maggiore resa chilometrica e grip sul bagnato) e quella apposta sui lati dove il carbon black la fa da padrone, per esaltare il grip in piega. Da notare la la tecnologia 2CT+ che vede la mescola centrale fare da base a quelle laterali è applicata soltanto al posteriore, mentre all'anteriore si è preferita una soluzione tradizionale.
Le misure disponibili per le Power GP2 sono spiccatamente stradali, una sola misura anteriore e 5 posteriori:
ANTERIORE:
120/70 ZR 17 M/C (58W)
POSTERIORI:
160/60 ZR 17 M/C (69W)
180/55 ZR 17 M/C (73W)
190/50 ZR 17 M/C (73W)
190/55 ZR 17 M/C (75W)
200/55 ZR 17 M/C (78W)
Abbiamo testato sia le Power 6 che le Power GP2 in pista, sul magnifico circuito di Jerez, che su strada in un'itinerario a dire la verità non troppo significativo per testare l'handling sullo stretto ma ottimo per ricavare le impressioni su feeling generale di guida, comunicativa e comfort offerti dalle due gomme francesi.
La premessa è quella che pneumatici come questi possono andare a vestire i cerchi di una miriade di moto diverse per pesi, potenze e attitudini e ricavare un comportamento dinamico che vada bene per tutte è veramente una sfida importante. Per le Power 6 dobbiamo immediatamente registrare un buon comportamento in pista: leste a entrare in temperatura, veloci il giusto in discesa in piega, sincere nell'appoggio e nella trazione, con scarsissimo effetto raddrizzante in curva se si entra a freni pinzati. Su cerchi di hypersport come la BMW S 1000 RR vanno più che bene e permettono di divertirsi, senza perdite di grip improvvise al posteriore (eventualmente tenute a bada dall'elettronica) e con il buongusto di avvertire per tempo quando il limite anteriore è vicino, dando un ottimo safety feeling: a occhio, il 10% pista è prudenziale, noi avremmo dato anche un 20% per il gusto che regalano a ritmi alla portata dei semplici amatori.
Buone quindi per chi vuole passare una giornata in pista senza pensare ai tempi sul giro, ma è su strada che vengono esaltate per l'immediatezza della percezione dell'angolo di piega e la fiducia che gli si può dare a qualsiasi andatura stradale. Anche qui, sono veloci ma non esasperate nello scendere alla corda e permettono di trovare reazioni misurate a sollecitazioni misurate. A ritmi ragionevoli sono totalmente assenti, su strada, le perdite di grip; poi, se volete uscire di curva in prima a 10.000 giri con 45° di inclinazione senza vedere lucine lampeggianti sul dashboard... probabilmente avete sbagliato gomma e anche contesto. Anche sulle cilindrate intermedie come una Honda CB750 Hornet si comportano molto bene, non snaturando ciclistiche già molto a punto e non imponendo di riparametrarsi o di trovare un feeling peculiare.
Molto diverse le Power GP2, ed è normale che sia così, rispetto alla Power 6. Qui la percentuale del 50% pista fa si che sul tracciato andaluso si possano esplorare i limiti delle ciclistiche in pieno controllo e sicurezza. Come già avevamo rilevato nella nsotra prova in Sicilia, il grip dell'anteriore sull'angolo è semplicemente straordinario - specie se si pensa che non stiamo parlando di gomme dedicate all'uso in circuito - e il grado di confidenza che si instaura con facilità porta velocemente a prendersi tante licenze in ingresso di curva e in percorrenza, memtre al posteriore le botte di coppia e di cavalli della S 1000 RR non impensieriscono più di tanto perché il retrotreno mantiene perfettamente la linea nelle lunghe percorrenze a gas spalancato e soltanto scendendo di mappatura TC si può notare qualche intervento dell'elettronica. Rimarchevole che su una moto decisamente sopra le righe per aggressività, reattività, potenza (ma diremmo quasi... brutalità nell'erogazione) come la KTM 1390 Super Duke R le Power GP2 non mostrino segni di cedimento, neppure un minimo di nervosismo al manubrio dove se c'è qualche oscillazione è da ascriversi più al pilota che tende ad agganciarsi al manubrio quando si dà tutto gas.
L'ingresso in pista non ha bisogno di termocoperte, le Power GP2 sono pronte davvero dopo al massimo un paio di giri a dare totale sicurezza e in frenata regalano stabilità anche piombando da 250 km/h sulla prima curva dove l'inserimento è sveltissimo ma non improvviso o repentino oltre la volontà del pilota.
Su strada le Power GP2, come avevamo già visto, mostrano un comportamento molto omogeneo: impossibile metterle in difficoltà, mostrano la capacità di assecondare i pilota anche alle andature da passeggio ove sfoggiano anche un warm-up brevissimo. Sui tratti ricchi di curve la loro agilità intrinseca non mette a disagio grazie a un'immediata percezione della traiettoria migliorie e del corretto angolo di inclinazione.
Di fronte a pneumatici così performanti - ognuno nel propio contesto elettivo - è difficile emettere una sentenza definitiva. Come potete certamente notare dalla figura riepilogativa sulle due gomme, Power 6 cede - sulla carta - qualcosa in termini di grip e di handling per avvantaggiarsi sul bagnato, nel riscaldamento e nella resa chilometrica, esattamente come ci saremmo attesi all'inizio di questo test. Dove però, per darvi qualche spunto in funzione delle vostra eventuale scelta, vi dicamo che le Power GP2 - certamente superiori in pista rispetto alle Power 6 - danno un gran gusto anche nell'uso puramente stradale, grazie alla loro comunicativa.
Certo, dureranno probabilmente di meno, ma i chilometri che farete saranno tutti percorsi con un gran sorriso... dall'altro lato le Power 6 potrebbero essere la scelta adeguata per chi in pista non pretende di infrangere i record e magari varcherà i cancelli di un autodromo una sola volta nell'arco della vita delle gomme, divertendosi parecchio e in sicurezza: ma a quel punto perché rinunciare alla durata, al feeling omogeneo e alle molto più che abbondanti performance in termini di grip su strada delle Power 6? Difficile scegliere ma, e questo è un tema che si può estendere a tutti i maggiori produttori di pneumatici, è difficile anche fare una scelta sbagliata grazie al livello ormai altissimo degli pneumatici moderni.
Guanti: Ixon GP5 Air
Tuta: Ixon Jackal
Stivali: TCX RT-Race Pro
Giacca: Alpinestars Crazy Eight
Casco: HJC RPHA 12 OTTINO
Pantaloni: Tucano Urbano Quarto
Guanti: T.ur G One