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Ad aumentare ulteriormente la raffinatezza del motore arriva il controllo di trazione MGCT impostabile su tre livelli. La testata ospita una distribuzione monoalbero a quattro valvole per cilindro, doppia accensione e due sonde lambda. Altre ottimizzazioni (radiatore olio maggiorato con elettroventola, nuova cassa filtro, nuova alettatura di maggiori dimensioni sui cilindri) fanno sì che i consumi scendano del 15-20% rispetto al “Quattrovalvole” in versione 1200. La trasmissione conta sulla frizione monodisco a secco e sul cambio a sei rapporti; la finale, ovviamente a cardano, è stata completamente riprogettata.
Al minimo il più grande bicilindrico mai progettato dalle parti di Mandello ti scuote e ti sballonzola come un fuscello, ma basta inserire la prima per compiere la magia. In movimento il montaggio elastico del motore smorza ogni vibrazione
Le braccia sono belle distese e gli stinchi sfiorano appena i cilindri (chi guida è alto 185 cm), che non scaldano, e quindi non scottano le gambe. Ricordiamo tra l’altro che la California è provvista di radiatore dell’olio con elettroventola e di fatto è una delle poche moto raffreddate ad aria che possono permettersi il lusso (inutile) di restare accese al minimo senza andare arrosto dopo un tot di tempo.
Il comando del gas è morbidissimo mentre quelli di frizione e freno sono in tono col carattere macho della nostra Custom. Anche il cambio è bello duretto (specie in scalata), ma è preciso e silenzioso nell’innesto e ha una spaziatura corretta. A dirla tutta sei marce paiono sin troppe con la coppia motrice da rimorchiatore che ha il 1.380 Guzzi, ma non è un problema: vorrà dire che in autostrada, a 130 km/h, il regime sarà di di tutto riposo con consumi inferiori ai 14 km/l.
L’acceleratore elettronico è regolato alla perfezione e rende ancora più dolce ed efficace l’erogazione del motore. Smussa alla grande ogni effetto chiudi-apri
L’acceleratore elettronico è regolato alla perfezione e rende ancora più dolce ed efficace l’erogazione del motore. Smussa alla grande ogni effetto chiudi-apri e non mostra alcun ritardo nella risposta. La fluidità della progressione del V trasversale è spettacolare: inizia a spingere con veemenza già a 1.500 giri e oltre i 4.000 allunga con forza fino a oltre 7.000 giri. Nella guida di tutti i giorni appaga tra i 1.000 e i 3.000 giri, ma all’occorrenza la California sa prodursi in allunghi esagerati tra un curva e l’altra.
Ed è qui che si apprezza anche la notevole luce da terra, che consente di piegare sino al limite di contatto degli slider delle pedane. La Custom adora il misto-tutte-curve e bene ha fatto la Casa a dotarla di sottopedane in materiale sintetico intercambiabili.
Come la Touring, anche l’ultima nata della famiglia California mostra una tenuta di strada che la pone al primo posto tra le custrom-cruiser di grossa cilindrata.
Non abbiamo timori di smentite: in collina la California nasconde il peso dichiarato sulla bilancia e danza tra le curve con insospettabile leggerezza. La ciclistica, che vanta sospensioni decisamente rigide, è a punto e non si fatica a scorgere il lavoro di sviluppo e di collaudo di quei maghi che lavorano dalle parti di Noale (leggi Aprilia). Delle tre mappe disponibili, alla fine si usa sempre l’intermedia Turismo: la bontà di questo motore non richiede di smanettare più di tanto per adeguarlo alle varie situazioni.
La California non è solo forma, c’è tanta sostanza. Siamo rimasti affascinati davanti alla sua linea pura e semplice – un inno allo spirito essenziale della moto – e ancora di più abbiamo apprezzato la spinta poderosa del suo intramontabile motore a V trasversale, che sulla Custom incontra una ciclistica unica per efficacia e piacere di guida.
Moto Guzzi
Via E.V. Parodi, 57
23826 Mandello del Lario
(LC) - Italia
0341 709111
https://www.motoguzzi.com/it_IT/
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