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Anticonvenzionale, esagerata, esasperata, questa era ed è la MV Agusta Dragster 800 RR, anche in questa ultima versione 2019, che con la scusa dell’Euro 4 si è concessa un profondo restilyng, o forse sarebbe meglio dire, una revisione profonda di tutti i suoi componenti.
A partire dalle poche e attillate sovrastrutture, riviste nelle forme e nei volumi, il serbatoio condiviso con la sorella Brutale è inedito, così come il codino rastremato e sorretto da un nuovo telaietto, che sostiene anche le inedite pedane passeggero a scomparsa (soluzione davvero ben riuscita dal punto di vista estetico).
Nuovi i gruppi ottici con il posteriore, ora in un pezzo unico, che caratterizza fortemente la vista posteriore.
Ritroviamo anche gli specchi retrovisori nella inusuale posizione alle estremità dei semi manubri, discretamente pratici, ma lontano dal traffico.
Quello che non cambia sono le finiture generali, sempre di altissimo livello, verniciature perfette caratterizzano i singoli componenti, che poi vengono accoppiati perfettamente, mentre i materiali, anche quelli plastici, sono a prova di critica.
Se la pelle è cambiata completamente, sotto pelle la Dragster 800 RR ha poco a che vedere con la versione precedente.
Il pacchetto elettronico MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System), è stato oggetto di un approfondito lavoro di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda la risposta del motore mentre rimangono identiche le quattro mappe differenti: Normal - Rain - Sport – Custom, con quest’ultima che permette la personalizzazione di vari parametri, quali la risposta del motore all'acceleratore, l'erogazione della coppia, la sensibilità del comando gas, il freno motore e il regime di intervento del limitatore.
Il controllo di trazione, regolabile su otto differenti livelli, il cambio elettronico, dotato anche di downshift e la frizione antisaltellamento, chiudono il quadro di una dotazione da prima della classe. Non manca naturalmente la chiave dotata di immobilizer.
Il motore a tre cilindri ha ricevuto sostanziali interventi tecnici per adeguarlo all’omologazione Euro 4, con la riduzione delle emissioni del 50%, mentre la rumorosità cala del 48% rispetto alla precedente versione Euro 3.
L’abbattimento di questa è stata garantita anche dai coperchi motore studiati appositamente per attenuare la rumorosità ad alta frequenza, inoltre questi permettono una buona protezione in caso di caduta.
Il fissaggio del motore al telaio prevede un nuovo punto di supporto che ha incrementato la rigidità flessionale. Il tre cilindri monta inediti alberi a camme e valvole, mente il cambio, sempre estraibile, è completamente nuovo.
Le prestazioni garantite dal motore parlano da sole: 140 cv a 12.300 giri/min, con una coppia massima di 87 Nm a 10.100 giri/min. Per soli 168 kg a secco che considerando i 16,5 litri di capacità del serbatoio, significano poco più di 180 kg in ordine di marcia, il rapporto peso potenza della Dragster 800 RR è degno del nome che porta.
Il telaio a traliccio in acciaio ALS ancorato alle piastre fuse in alluminio è parte integrante del design di questa moto, così come i cerchi a raggi Kineo da 17 pollici, davvero coreografici per entrambe le colorazioni disponibili, Grigio Nardò/Grigio Scuro Met. - Bianco Perlato/Grigio Scuro Met. sui quali montano un classico 120/70 e un aggressivo 200/50.
La forcella Marzocchi completamente in alluminio, ha un diametro di 43 mm con trattamento degli steli DLC, è totalmente regolabile, ed è sormontata da splendide piastre in alluminio alle quali sono fissate una coppia di semi manubri regolabili su tre posizioni differenti.
Bellissimo anche l’ammortizzatore di sterzo anch’esso regolabile e molto coreografico nel funzionamento. I dischi da 320 mm sono Brembo così come le pinze a 4 pistoncini ad attacco radiale (posteriormente è montato un disco da 220 mm con pinza a due pistoncini). Non manca l’ABS, in questo caso un Bosch 9 Plus con RLM (Rear Wheel Lift-up Mitigation), che impedisce al retrotreno di alzarsi durante le frenate più violente.
“Piccolo giocattolo bastardo”, è l’espressione che ci passa costantemente nella testa.
Compatta, reattiva e capace di prestazioni elevatissime, la Dragster 2019 ha guadagnato in trattabilità grazie ad una gestione affinata del motore, che risponde in maniera molto più graduale rispetto alla versione Euro 3 (che può comunque usufruire di questo aggiornamento del software).
Eravamo soliti personalizzare la mappa Custom per mixare al meglio la risposta del gas e l’erogazione del motore, ma con questa versione 2019 ci siamo trovati subito a nostro agio con la mappa Normal. Si passeggia a regimi bradicardici senza problemi, godendo più dei 168 kg a secco, piuttosto che dell’angolo di sterzo non particolarmente elevato. La sella marmorea, nonostante la nuova conformazione, e assetto delle sospensioni sostenuto, non aiutano nel filtraggio delle asperità dell’asfalto, mentre si dimostrano all’altezza quando gli spazi si allungano e le superfici si lisciano.
Ma chi guarda la voce comfort in sella alla Dragster? Rimane una moto per guidatori esperti, il rapporto peso/potenza lo conferma, ma ha smussato parecchi angoli acuti della versione precedente, caratteristica che la rende più piacevole soprattutto quando la si guida senza “coltello tra i denti”.
Le dimensioni della sella e la posizione di guida la rendono abitabile anche per chi supera il metro e ottanta, mentre le bellissime pedane retrattili per il passeggero è meglio lasciarle in posizione di riposo.
Il motivo lo si intuisce anche solo guardando il posteriore della Dragster! Frena bene e si inserisce in curva anche meglio, a dispetto del gommone posteriore che non disturba neanche nei cambi di direzione, a dir poco fulminei.
Quando si va forte, pretende pulizia e decisione nelle manovre, vi ripagherà con un appoggio solido e velocità di esecuzione davvero stupefacenti, mentre il cambio ci sembra un esempio di precisione e funzionalità, sia salendo che scendendo di marcia, a prescindere dal regime di rotazione del motore. “Piccolo giocattolo bastardo”.
Tutto bello? No, non ci piace la strumentazione, scarsa di informazioni e poco leggibile in presenza di luce intensa, insomma non in linea con il resto della dotazione, così come i comandi sul blocchetto sinistro che rendono la navigazione nei menù della strumentazione un scocciatura quando si indossano i guanti (quelli della Turismo Veloce sarebbero davvero perfetti!).
Vedi il listino della Dragster 800RR
Sono stati Utilizzati
Casco: Caberg Droid
Giacca: Dainese
Pantaloni: Dainese
Guanti: Rev’it
Stivali: Dainese
Maggiori Info:
Moto: MV Agusta Dragster 800 RR
Luogo: strade extra urbane
Foto: Milagro
MV Agusta
Via Giovanni Macchi, 144
21100 Varese
(VA) - Italia
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https://www.mvagusta.com/it/
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