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Il filone è quello più in voga del momento, chiamatele enduro stradali, crossover… fatto sta che ogni Casa motociclistica ha il suo cavallo di battaglia per quanto riguarda queste instancabili viaggiatrici tuttofare.
Anche Overbikes, giovane azienda nata da una costola di Aeon, vuole dire la sua e lo fa proponendo, in un settore fatto di cilindrate medio-alte, una mini crossover da soli 250 cc che farà di sicuro gola ai più giovani. Mini nella cilindrata, ma non nelle dimensioni e nelle forme: nessuna aria da giocattolino, ci troviamo davanti ad una moto vera e anche ben fatta. C’è proprio tutto: dalla sella rivestita in tessuto hi-tech alla protezione della carrozzeria a triplo strato fino alla fanaleria a LED, nulla è lasciato al caso. Immancabile anche il becco da vera maxi enduro e molto bella la versione LX con borse e paramotore, fa venir voglia di viaggiare.
Il telaio è un perimetrale in lega leggera, le ruote a raggi misurano 18” all’anteriore e 15” dietro, con gomme rispettivamente da 90/90 e 130/90. I dischi freno sono a margherita con tubazioni aeronautiche, le sospensioni sono affidate a una forcella a steli rovesciati e al forcellone posteriore in lega leggera con sospensione monoammortizzatore.
Siamo motociclisti e, si sa, ci piace tradurre in numeri quelle che poi saranno le prestazioni della nostra moto su strada. Vi abbiamo detto a grandi linea com’è fatta, vediamo ora come se la cava con pesi e misure. 2.130 mm la lunghezza complessiva, per 868 mm di altezza, per un peso a secco dichiarato 175 kg.
Nemmeno 80 i centimetri della seduta da terra, quindi nessun problema per i piloti di (quasi) tutte le taglie. 16 i litri di carburante che può contenere il serbatoio, niente male se si pensa che stiamo parlando di una duemmezzo e che i bassi consumi faranno sì che il pieno di benzina possa durare per almeno 300 km.
Il motore, seppur di fattura orientale, è studiato e progettato da Over (azienda italiana) in Italia, così come tutto il resto della motocicletta. Si tratta di un monocilindrico a 4 tempi da 249,6 cc. E’ raffreddato a liquido e può contare su una potenza di 18,5 kW a 9.000 giri, cioè poco più di 25 cavalli. La coppia massima disponibile a 7.000 giri è di 2,3 kgm (22,5 Nm).
Eccoci in sella alla Tourer, dove tutte le nostre curiosità saranno soddisfatte. L’accoglienza è delle migliori, la sella è comoda e il tessuto hi-tech assicura un buon grip. Il passeggero ha a disposizione una bella fetta di seduta e i maniglioni di sicurezza, ben integrati nello snellissimo codino.
La visuale da qui è ottima, sembra di stare su una moto “grande”, la strumentazione è completamente digitale, fatta eccezione per il contagiri che, si sa, ci piace sempre di più in versione analogica! Ai comandi c’è proprio tutto: le quattro frecce, il passing, un bel manubrio conico e gli specchietti a doppia curvatura.
Ma troviamole subito un difetto, o meglio, un particolare che non ci è piaciuto: la stampella laterale con ritorno a molla non è il massimo della comodità e il rischio di non fissarla per bene a terra è sempre dietro l’angolo. Un cavalletto classico o un bel centrale sarebbero stati graditi.
Giro di chiave e il monociclidrico si avvia con un cupo borbottio, scopriremo poi con piacere che a tutti i range di utilizzo il vocione del 250 si fa sentire bello forte e fiero: se non fosse per la scritta sulle carene, al passaggio nessuno le darebbe della quarto di litro né per l’aspetto né tantomeno per il sound.
Il motore spinge bene sin da subito, è brillante e ha un buon allungo fino ai 6.000 giri dopo i quali si siede un pochetto, lasciandoci col desiderio di “quel qualcosa in più”, ma probabilmente siamo noi ad avere troppe pretese da una motoretta da 25 cavalli che a malapena può sfiorare i 140 chilometri orari.
Buona la frenata, decisa sull’anteriore e più blanda sul retrotreno; manca solo l’ABS che siamo certi arriverà presto. Ottima la taratura delle sospensioni, davvero tuttofare: stabili in velocità e nel misto, confortevoli in ambito urbano. E bene anche il cambio a 6 marce, morbido e preciso anche se leggermente rumoroso, con una frizione di burro che non stanca mai.
L’abbiamo strapazzata un po’, testandola in tutte le situazioni: nel traffico se la cava bene per agilità, anche se il raggio di sterzata ce lo saremmo aspettato un po’ più favorevole: il manubrio invece blocca prima del previsto. Problema minimo: basta farci un po’ la mano e stare attenti durante le manovre più strette.
Fuori dalla città si trova indubbiamente più a suo agio, è precisa tra le curve e si lascia buttar giù con disinvoltura, diventando complice di una guida davvero divertente.
Sulle lunghe percorrenze in velocità ha dalla sua una grande stabilità e una buona protezione dall’aria, ma pecca in quanto a vibrazioni percettibili sia al manubrio che sulle pedane, che a lungo andare rischiano di diventare fastidiose e inficiare il comfort di guida. Unico motivo per cui non le daremmo a pieni voti il titolo di “perfetta tourer di nome e di fatto”.
Come ultimo step abbiamo voluto azzardare un blando fuoristrada: la gommatura “grippante”, il manubrio alto e addirittura la gommina di rivestimento sulle pedane asportabile, per favorire l'uso offroad, ci hanno ingolosito… Risultato? Strade bianche e lievi sterrati sono tranquillamente alla portata di questa baby Tourer, a patto che non si esageri, ovvio. Se non vi chiamate Tony Cairoli è sentitamente sconsigliato azzardare numeri da Hell’s Gate.
La Tourer 250 è già disponibile nei colori arancione e blu; costa 4.390 Euro nella versione base, e 4.890 in quella LX, completa di borse e paramotore.
Sono stati utilizzati
Casco Suomy
Giacca Spidi
Guanti Spidi
Jeans Alpinestars
Scarpe TCX X-Street
Maggiori informazioni
Moto: Overbikes Tourer 250
Luogo: Milano e dintorni
Meteo: Sole, 30°
Foto di Thomas Bressani
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