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Peugeot inaugura con Citystar la nuova generazione di motori LFE (Low Friction Efficiency) raffreddati a liquido. Le due cilindrate disponibili, 125i e 200i, puntano a migliorare le prestazioni diminuendo consumi ed emissioni sonore.
Con l’arrivo di Citystar, salgono a sette i 125 cc del catalogo Peugeot, segno che la Casa del leoncino, vuole stra-accontentare i suoi clienti in questo segmento sempre più in voga. Così Citystar vuole essere l’anello mancante tra gli entry-level Sum-Up e Vivacity e il più lussuoso Satelis, piazzandosi in quello che fino a pochi anni fa era il posto d’onore dell’Elystar.
Il nome dice tutto: Citystar si propone come mezzo per il casa-ufficio e gli spostamenti urbani, ma la nostra prova, sviluppata su un percorso che spazia dall’ambito cittadino ai lunghi rettilinei, per poi articolarsi in collina tra chilometri e chilometri di tornanti e curve, ha dimostrato che il nuovo arrivato è a suo agio in tutte le situazioni.
Citystar vuole essere l’anello mancante tra gli entry-level Sum-Up e Vivacity e il più lussuoso Satelis, piazzandosi in quello che fino a pochi anni fa era il posto d’onore dell’Elystar
La posizione di guida è da vero GT: sella ampia e ben imbottita a 795 cm da terra, altezza dalla quale si tiene tutto sotto controllo e che dà un gran senso di sicurezza, ma che potrebbe creare qualche problema a chi, come me, non è proprio un watusso. Larghezza e altezza della sella, generalmente sinonimo di comodità e controllo, possono tramutarsi in un impatto iniziale non proprio intuitivo col mezzo, ovviamente solo al momento di dover mettere i piedi a terra o nelle manovre di parcheggio. Prendendo un po’ di confidenza col piccolo “quarto di litro”, però, ci si accorge che ai non-gambalunga basta scorrere un po’ avanti, verso la parte più stretta della sella, per toccar terra con più facilità.
La prima parte del nostro tragitto è caratterizzata da un forte vento, che non sembra turbare più di tanto la stabilità del francesino a due ruote, forte anche dell’imponente scudo e dei 150 chili di peso che lo tengono ben ancorato all’asfalto. Anche il parabrezza fumé fa la sua parte, utilissimo soprattutto perché il piccolo Peugeot può vantare una velocità massima di 113 Km/h, oltre che un’ottima ripresa (0-100 m in 9,3 secondi), prestazioni di tutto rispetto per la categoria.
Inerpicandoci tra curve e tornanti, su strade a tratti sconnesse, abbiamo potuto apprezzare il lavoro della forcella teleidraulica con steli da 37 mm che, complici anche i Michelin Pilot SC (da 120/70 e 130/60 davanti e dietro) montati su cerchi in lega da 13”, trasmette grande sicurezza e una tenuta di strada impeccabile.
L’impianto frenante può contare su un disco anteriore da 240, deciso e mordente, e uno posteriore da 210, il cui lavoro è efficace e decisamente potente, tanto che la prima frenata lascia un po’ spiazzati: ma basta farci un attimo la mano, e Citystar si lascia “domare” anche in fase di decelerazione. Entro un anno, peraltro, vedremo con piacere anche la versione dotata di ABS.
Terminato il tour extra-urbano, mettiamo alla prova Citystar anche nell’ambiente per cui è stato creato: la città. In ambito urbano lo scooter francese è forte di un angolo di sterzata di 45° che, nonostante l’aspetto poderoso, lo rende agile e gli permette di districarsi molto bene nel traffico. Qui, dove le sospensioni soffrono un po’ di più per via di pavé e strade non sempre in perfetto stato, Citystar non si fa cogliere impreparato, e gli ammortizzatori posteriori regolabili fanno bene il loro dovere, anche con il passeggero a bordo. A tal proposito, va sottolineato che in due la sella è comoda e spaziosa, e il “secondo” non avrà sicuramente problemi di comfort: per lui ci sono le pedane poggiapiedi estraibili e il già citato maniglione di sicurezza in alluminio. Nel caso questa seduta da pascià non bastasse al vostro ospite, è disponibile come optional anche l’utile schienalino. E tra gli altri accessori previsti, Peugeot propone un parabrezza più alto per il periodo invernale, i manicotti contro il freddo e il telo protettivo.
Le impressioni di guida in sella a Citystar 200i non sono differenti, abbiamo ritrovato tutte le qualità (ma anche il piccolo neo della sella…) del fratellino di minor cubatura. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, il 200 non gode dello stesso spunto del 125, ma punta piuttosto su un bell’allungo, a favore di un’accelerazione più dolce: è dunque la scelta migliore per chi lo scooter lo usa anche fuori città, per qualche spostamento un po’ più lungo.
Comodissimo su entrambi i modelli il cavalletto laterale di serie, d’aiuto per chi non si senta così forzuto da accompagnare i 150 chili di Citystar sul cavalletto centrale.
Per entrambe le cilindrate le colorazioni disponibili sono quattro: blu notte, nero perlato, grigio alluminio e Havana. Citystar 125i e 200i saranno disponibili dal prossimo giugno, rispettivamente a 3.250 e 3.390 euro, franco concessionario.
Cristina Bacchetti
Peugeot
Via Flaminia, 54/56
00186 Roma
(RM) - Italia
https://www.peugeot-motocycles.it/
Peugeot
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