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Prima c’era il Looxor
Era il 2001 quando Peugeot - il celebre Marchio francese ultracentenario che nei primissimi anni ottanta, col famoso Metropolis, può vantarsi di aver innescato il cosiddetto “fenomeno scooter” - propose il Looxor, il suo primo scooterino a ruote alte con motori a 2 tempi da 50 e 100 cc. Cinque anni più tardi arrivò il più raffinato Geopolis da 125, 250 e, in seguito, anche da 400 e 500 cc: stile elegante e corposo, buone finiture e dotazione tecnica di pregio, è il top di a ruote alte gamma della Casa parigina, che va di pari passo con la famiglia Satelis a ruote più basse. Oggi è arrivato il nuovo LXR (acronimo, molto probabilmente, proprio di Looxor), esposto allo stand Peugeot all’Eicma milanese dello scorso novembre, dove gli scooteristi più impallinati si sono subito accorti che non era altro che il “gemello non molto diverso” del già noto SYM HD. I motivi sono ovvi. Creare un modello totalmente inedito, specie di questi tempi, costa un botto. Quindi si va in estremo oriente a cercare una sinergia con chi questi mezzi li sforna come i grissini, ed è in grado di fornire a prezzi ragionevoli una buona base tecnica da rivestire con uno stile disegnato in proprio e, in questo caso, con il celebre marchio del leone rampante in bella evidenza. In tal modo si riesce proporre un buon mezzo dal rapporto qualità/prezzo soddisfacente, affrontando un mercato iper-affollato come il nostro, dove gli scooter a ruote alte di taglia stretta e cilindrata medio bassa sono quasi la metà del parco circolante (forse anche in conseguenza allo stato generale sempre più disastroso delle nostre povere strade cittadine, ormai assimilabili a gironi infernali). Sta di fatto che ben 6 dei 10 scooter più venduti in Italia appartengono a questo segmento.
Quel che serve, c’è
Piatto forte del classico commuter urbano stretto e agile è la pedana piatta, e qui c’è: sotto è alloggiata la batteria, (di tipo MF, ovvero priva di manutenzione), mentre sul retroscudo troviamo il gancio per appendere eventuali borse. Chi l’LXR lo userà anche per far la spesa, ringrazia. Sempre graditissimo anche lo spazio sotto la sella, che le ruote alte, per forza di cose, spesso sacrificano anche totalmente. In questo caso ci sta di sicuro un casco jet con visiera lunga ma, assicurano in Peugeot, anche qualche tipo di integrale. La sella si apre elettricamente, girando al contrario la chiave di avviamento, oppure con l’apposita serratura sul fianco sinistro, sopra la quale spunta il tappo di rifornimento del serbatoio da 8 litri. Poi abbiamo sia il cavalletto centrale che la stampella, ovviamente con interruttore di sicurezza.
Piatto forte del classico commuter urbano stretto e agile è la pedana piatta
Sobrio, ma elegante
Carino il musetto, differente da quello dell’omologo SYM per via della calandra più ampia, che sovrasta un ampio faro a foggia di boomerang il manubrio, che ingloba elegantemente gli indicatori di direzione, gode di un piccolo deflettore in plexiglas fumé dall’aspetto gradevole. Ovvio che gli accessori disponibili siano quantomeno il parabrezza – anzi, ce ne sono due, uno alto e uno basso, entrambi estesi a mo’ di paramani - e il doveroso bauletto. Dei quali, però, al momento non si conoscono ancora i prezzi. Quanto al cruscotto, qui regna ancora l’analogico: sono le care, vecchie lancette a indicare la velocità (al centro, con sotto la finestrella del solo contachilometri totale), la temperatura del motore e il livello della benzina. Più in alto, separato in casa, c’è il piccolo display a cristalli liquidi con l’orologio.
Alimentazione diversa
Il nuovo Peugeot LXR è disponibile nelle due classiche versioni 125 e 200, quest’ultima però solo nominale, in quanto la cilindrata effettiva è di 170,2 cc, contro i 124,5 dell’altro. Naturalmente si tratta di motori a 4 tempi omologati Euro 3, entrambi raffreddati a liquido, con distribuzione monoalbero in testa a 4 valvole. Solo che il più piccolo, accreditato di 13 cv a 8.500 giri, è alimentato tramite un carburatore, mentre il “200” si fregia dell’iniezione elettronica, ed eroga 3 cv in più a 7.750 giri. La ciclistica verte su una forcella con steli da 33 mm ed escursione di 100, e su una coppia di ammortizzatori posteriori con molle regolabili su 4 posizioni di precarico, e con 72 mm di corsa. Le ruote da 16 pollici montano pneumatici da 100/80 e 120/80 e sono dotate di freni idraulici a disco entrambi da 220 mm di diametro, azionabili indipendentemente.
Facilissimo per tutti
Il nuovo arrivato di Peugeot offre una buona abitabilità al pilota, grazie anche alla sella a 79 cm da terra. L’eventuale passeggero dispone di pedane estraibili, di una porzione di sella non faraonica ma abbastanza ospitale e di due robuste maniglie accorpate al portapacchi. Quanto al peso, la Casa dichiara 135 kg a secco, che diventerebbero poco più di 140 col serbatoio pieno: una stazza quindi molto facilmente gestibile da chiunque, unitamente alle dimensioni generali volutamente non esagerate del veicolo. Chi ha come riferimento il più corposo Geopolis 125, sappia che l’LXR ha sì un paio di cavallini in meno e un serbatoio ben più piccolo, ma è anche più leggero di 15 kg, ha la sella più bassa di 15 mm, è più stretto di 65 e ha un interasse più corto di quasi 140 mm, che non sono mica pochi a vantaggio dell’agilità, e ne rendono ancora più facile l’approccio da parte di utenti totalmente digiuni del mondo motorizzato a due ruote.
Animale da città
Infatti in città con l’LXR ci si muove perfettamente, l’angolo di sterzata è buono, le sospensioni ci sono parse piuttosto efficaci anche sul noioso pavè e con in sella due individui tutt’altro che filiformi, e la frenata stessa merita la promozione, specie combinando l’azione rigorosa ma ben gestibile del disco posteriore con quella più pastosa dell’anteriore. Il tutto agevola quindi l’eventuale anche la guida prettamente ludica, visto che con l’LXR si può anche piegare dignitosamente (bisogna pur divertirsi, ogni tanto, magari non in corsia preferenziale però…). Oltretutto, anche la prontezza e la spinta fin dai bassi regimi di entrambi i motori sono piuttosto briosi, specie col “200”, che ovviamente la fa da padrone sfoderando una pulizia e una progressione degni di nota, senza mai sentir la trasmissione strappare minimamente o emettere fastidiosi sibili o rumorini vari. Quanto alle vibrazioni, se ci sono, noi non ce ne siamo accorti.
Colori e prezzi
I Peugeot LXR 125 e 200 sono disponibili color Blu Ink, Bianco Cotton e Grigio Dark, e costano rispettivamente 2.650 e 2.900 euro, franco concessionario.
Peugeot
Via Flaminia, 54/56
00186 Roma
(RM) - Italia
https://www.peugeot-motocycles.it/
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