Piaggio Carnaby Cruiser e Beverly Tourer 300 i.e.

Piaggio Carnaby Cruiser e Beverly Tourer 300 i.e.
Carnaby Cruiser e Beverly Tourer adottano il nuovo motore di 300 cc a tutto vantaggio dello sprint in città. Senza incidere sui consumi
6 luglio 2009

Piaggio Carnaby Cruiser  300 i.e.


Ruota alta, che passione. Sono i principi dei centri storici, per loro sampietrini e pavé non hanno segreti. Ci riferiamo ai sempre più apprezzati scooter dotati di cerchi di grande diametro (16 pollici in questo caso), che rinunciano gioco forza a vani sotto sella da station wagon, ma che di contro presentano una grande stabilità di marcia sui fondi sconnessi a cui le nostre amministrazioni comunali non sanno proprio rinunciare.
Cruiser  300 i.e. è il top di gamma della famiglia Carnaby, affianca infatti le versioni standard (125, 200), rispetto alle quali ostenta un frontale assai simile a quello del fratellone Beverly.

Piaggio Beverly Tourer  300 i.e.


Uno scooter che ostenta velleità motociclistiche, senza fare alcuna rinuncia al comfort. Così potremmo presentare il Beverly Tourer che cresce, nella sua cilindrata “di mezzo”, dai precedenti 250 cc agli attuali 300 cc. Troviamo anche qui il nuovo motore Quasar che vi abbiamo descritto nella prova del cugino Carnaby Cruiser. Un motore moderno, pulito (è Euro 3 ovviamente), che punta tutto sulla regolarità di funzionamento.
Rispetto al Carnaby abbiamo misure più importanti, che si traducono in una ancora maggiore abitabilità e nella possibilità di affrontare comodamente i viaggi fuori porta – e visto il periodo – le classiche vacanze estive.
Il parabrezza fumé devia l’aria quel tanto che basta alle velocità raggiungibili dal Beverly (circa 130 km/h indicati dallo strumento) e gli pneumatici di larga sezione da 16” (dietro figura un enorme 140/70) permettono di affrontare i percorsi guidati con piglio motociclistico.
L’impianto frenante si affida a due dischi da 260 mm di diametro e anche le sospensioni presentano un quadro del tutto analogo a quello del compatto Carnaby. Cambia invece la capacità del vano sottosella, che qui è in grado di ospitare due caschi jet.

La prova
I 22 cavalli lanciati al galoppo nel traffico romano mostrano di saperci fare davvero. Il nostro Beverly Tourer 300 è quasi sempre il più lesto in partenza – certo i vari 500 vanno di più, ma consumano anche di più…- e la solidità della ciclistica si rivela un gradito toccasana per svicolare in sicurezza il traffico della nostra amata capitale. L’abitabilità è promossa con lode anche dal passeggero di turno, mentre la maneggevolezza nel traffico ricorda da vicino quella del Carnaby.
In comune i due scooter hanno anche il comportamento delle sospensioni, che risultano comode sulle sconnessioni senza per questo essere sfrenate. Il compromesso raggiunto è decisamente valido.
Sul mezzo in prova abbiamo notato una risposta piuttosto brusca del freno posteriore: un inconveniente probabilmente imputabile alla necessità di un minimo rodaggio, visto che il Carnaby (dotato dello stesso impianto) non aveva lamentato alcun difetto.

Il nuovo Beverly Tourer 300 i.e. è disponibile nelle colorazioni nero, blu, grigio e bianco al prezzo di 4.140 euro.

Sono i principi dei centri storici, per loro sampietrini e pavé non hanno segreti

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Carnaby Cruiser 300 i.e riceve il nuovo, muscoloso motore monocilindrico Quasar da 278 centimetri cubici che, rispetto al precedente propulsore da 250 cc, offre più cavalli e più coppia a regimi inferiori, sempre con consumi di carburante contenuti grazie all’efficiente iniezione elettronica.
La versione Cruiser porta in dote una serie di dettagli che sottolinea l’eleganza e la raffinatezza di un veicolo mai pacchiano: la concorrenza si è fatta sicuramente agguerrita, ma il Carnaby Cruiser  300 i.e. è inequivocabilmente made in Italy. Il nuovo faro centrale, cromato al pari del manubrio in tubo, ha un sapore vagamente motociclistico. L’assonanza con le moto termina qui, e sul Carnaby ritroviamo la comoda pedana piatta, perfetta per la borsa della palestra o per la spesa grazie al grande gancio. La strumentazione ha due elementi circolari, tachimetro e contagiri, arricchiti da una nutrita serie di spie ed è sempre ben leggibile. La spia della riserva affianca il comodo indicatore del livello del carburante, per non rischiare mai di restare a secco.
La dotazione di serie presenta le pratiche pedane del passeggero estraibili e un comodo maniglione posteriore. Ai bagagli sono dedicati il vano sottosella, che ospita comodamente un cascio jet e altri piccoli accessori, e le due tasche portaoggetti nel retro scudo (ahinoi prive però di un utile sportello con serratura).
Il sellone, su due livelli, offre una sistemazione regale alle auliche natiche del pilota. Inferiore lo spazio riservato al passeggero, che comunque in sella al Carnaby non ha certo di che lamentarsi.

Cosa c’è sotto il vestito
Iniezione elettronica, raffreddamento a liquido, 4 valvole per cilindro, 22,5 cavalli a 7.250 giri/min. Sono queste le ottime credenziali del Carnaby Cruiser  300 i.e. che cela in un corpo snello un cuore generoso. Rispetto alla versione di 250 cc c’è un leggero aumento della potenza, ma quello che più conta è che questa viene raggiunta a un regime sensibilmente inferiore. Migliorano così lo spunto al semaforo e la fluidità di marcia.
Il telaio è realizzato in tubi di acciaio e ospita sospensioni semplici, votate alla massima robustezza. All’avantreno troviamo una forcella con steli da 35 mm, al retrotreno 2 ammortizzatori regolabili nel precarico della molla. I cerchi da 16” ospitano pneumatici panciuti, 110/70-16” anteriormente
e 130/70-16" posteriormente. Sono misure degne di una moto di media cilindrata, a tutto vantaggio della tenuta di strada.
I due freni a disco da 260 mm di diametro hanno la potenza che serve per rallentare un peso a secco di 164 kg.

La prova
Centoottantacinque centimetri di cristiano non sempre trovano il giusto spazio tra la sella e il retro scudo di uno scooter compatto. Sul Carnaby 300 invece avanza pure dello spazio davanti alle ginocchia, mentre le braccia sono moderatamente piegate verso il basso a conferire una Spazio garantito e posizione di guida quasi motociclistica.

Spazio garantito e posizione di guida quasi motociclistica
Spazio garantito e posizione di guida quasi motociclistica


I comandi si manovrano senza nessun intoppo e, fatti pochi metri, abbiamo modo di apprezzare il buono spunto da fermo del Carnaby Cruiser  300 i.e., che permette di lasciarsi alle spalle il verde del semaforo con una lestezza davvero apprezzabile. L’accelerazione resta vivace sino a oltre i 100 km/h e in poco tempo si toccano punte superiori ai 120 orari.
La frenata è valida e solo il comando anteriore evidenzia una risposta un tantino legnosa, che permette però di dosare al meglio la potenza frenante.
Piaggio dichiara un consumo di 37 km/l a 60 km/h: nell’utilizzo urbano è facile ottenere medie prossime ai venti con un litro, che consentono di diradare le soste dal benzinaio (il serbatoio contiene 9,5 litri di verde).

Il Carnaby 300 i.e. è disponibile in tre colorazioni metallizzate (azzurro, nero e grigio), e nel modaiolo bianco pastello al prezzo di 3.790 euro.

 

Pregi
  • Beverly: Comportamento affidabile -  Finiture - Abitabilità
    Carnaby: Buono spunto da fermo – Ottime finiture – Comportamento affidabile
Difetti
  • Beverly: Frenata posteriore brusca
    Carnaby: Vano nel retro scudo non protetto da serratura

 

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  • Prezzo 4.090 €
  • Cilindrata 278 cc
  • Potenza 22 cv
  • Sella 790 mm
  • Serbatoio 10 lt
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