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Un bel ventenne, questo Piaggio Beverly, sulle strade dal 2021, sempre prodotto a Pontedera e che in occasione di questo importante anniversario si rinnova totalmente nel look, nella ciclistica e nelle prestazioni, dando così una bella rinfrescata alla gamma e proponendosi in due cilindrate, 300 e 400, entrambe disponibili anche in versione S, come da tradizione Piaggio.
Vediamo cosa c'è di nuovo per i due modelli, praticamente identici fatto salvo per la motorizzazione, il terminale di scarico, la gommatura e la connettività Piaggio Mia, di serie sul 400.
Sui nuovi Beverly hanno lavorato - 10 anni dopo - gli stessi designer della serie precedente, che per questo progetto hanno scelto - giustamente - di non stravolgere le forme del loro best-seller, ma di portarle in linea con idee più moderne e funzionali.
A partire dal frontale, ora più protettivo e sportivo con la fanaleria full LED e un richiamo alla famosa cravattina di Piaggio, fino al codino, alleggerito nel profilo ed enfatizzato dal portatarga sulla ruota che lascia ben in vista i fari posteriori, sempre a LED, altro punto di forza della nuova foggia insieme all'estrattore sottostante.
Tutto nuovo anche "al manibrio" con una strumentazione LCD da 5.5 pollici - che non sarebbe stata male un tocco più moderna e colorata, visto l'upgrade generale dello scooter - ben leggibile e completa che, sul 400, accoglie di serie anche le informazioni date dalla connettività tramite l'App Piaggio MIA: chiamate in arrivo, messaggi, più tutta la parte di archiviazione dati dello scooter (tagliandi, anomalie...) direttamente sul telefono.
Nuovi anche i comandi al manubrio, molto belli e semplici da utilizzare, nuovi i cerchi più leggeri non solo nell'aspetto rispetto al modello precedente, nuova la sella con doppie cuciture e due piani d'altezza ben distinti per guidatore e passeggero.
Il tunnel centrale che nasconde il serbatoio da 12 litri lascia spazio nel sottosella - dotato anche di luce di cortesia - per due caschi jet. Troviamo poi il portapacchi su cui poter posizionare il bauletto, e nel retroscudo il gancio portaborsa e un vano con presa USB, il tutto comandabile con i pulsanti dedicati e il selettore della smart-key (altra novità approdata sui nuovi modelli).
Abbiamo già avuto modo di apprezzare questo propulsore sulla Vespa GTS e sull'MP3, e lo ritroviamo volentieri anche su questo Beverly 300: la potenza massima è di 25,8 cavalli a 8000 giri, quindi ben il 23% rispetto alla versione uscente, e anche la coppia massima di 26 Nm a 6250 giri è cresciuta del 16%.
Il motore ha condotti rivisti nella geometria e nel diametro maggiorato, così come le valvole di aspirazione e di scarico, il cui diametro è stato incrementato di 3 millimetri. L’adozione di un pistone rivisto nell’architettura, in particolare nella forma del cielo, ha portato ad ottenere una camera di combustione ad alta efficienza.
Il sistema di distribuzione monoalbero a camme in testa sfrutta bilancieri con punterie a rullo, anziché i pattini a strisciamento.
A migliorare la combustione contribuisce un iniettore multigetto ad alta pressione e una più generosa linea di aspirazione, dotata di un condotto dalla lunghezza ottimizzata che migliora la coppia erogata ai bassi regimi e garantisce la fluidità di marcia.
A scalzare il 350 cc arriva questo nuovo 400, che eroga una potenza di 35,4 cavalli a 7500 giri e una coppia di 37,7 Nm a 5500 giri: + 17% di potenza rispetto al predecessore.
La base ovviamente è quella del 350, su cui si è lavorato per migliorare rendimento meccanico e ridurre vibrazioni e rumorosità. Come?
Con una biella più lunga e leggera, e un pistone stampato in lega di alluminio e quindi più leggero, in grado di ridurre le forze alterne di inerzia.
E nonostante l'aumento di cubatura, grazie a queste ed altre accortezze, il blocco motore non pesa un grammo in più del 350.
Sul 400 troviamo inoltre il sistema brevettato Piaggio Positive Crankcase Ventilation: due lamelle nel carter motore riducono le perdite di pompaggio, favorendo così l'incremento della potenza.
Si distingue a colpo d'occhio dal 300 per il terminale di scarico a doppia uscita.
Su entrambe le motorizzazioni troviamo la stessa base ciclistica, con la parte dedicata alle sospensioni totalmente firmata Showa e composta da una forcella telescopica con steli da 35 millimetri e un doppio ammortizzatore a molla elicoidale con possibilità di regolare il precarico su cinque posizioni.
Le ruote, con i nuovi cerchi in lega leggera, sono da 16 all'anteriore e 14 al posteriore, con una diversa gommatura per le due motorizzazioni: 110/70 e 140/70 sul 300, 120/70 e 150/70 sul 400.
Non mancano il controllo di trazione ASR e l'ABS Bosch a 2 canali che tiene d'occhio l'impianto frenante composto da un disco semi flottante da 300 millimetri all'anteriore, con pinza flottante a doppio pistoncino e uno da 240 millimetri al posteriore, sempre con pinza flottante a doppio pistoncino.
Sostanzialmente invariata la struttura monoculla in tubi acciaio con rinforzi in lamiera stampata del telaio.
Partiamo col "piccolino" da 300 cc sottolineando che poco cambia per quanto riguarda la seduta e il comfort, rispetto al 400: siamo seduti un centimetro più in basso (81 centimentri da terra) e non abbiamo il parabrezza che, effettivamente, fa una bella differenza per quanto riguarda la protezione dall'aria.
Pensando però ad un utilizzo urbano per il 300 e - anche - extra-urbano per il 400, ci sta.
Comoda la seduta per guidatore e passeggero, sicura la visuale sulla strada, tutto molto ben fatto quel che abbiamo sotto gli occhi durante la guida: blocchetti, manopole, comandi al manubrio.
La strumentazione ci riporta tutte le info necessarie: tachimetro digitale e contagiri, odometro totale e parziale, temperatura esterna, orologio, livello carburante e temperatura del liquido di raffreddamento, icona pericolo ghiaccio, icona cavalletto laterale abbassato, icona service, più una serie di check selezionabili trammite il tasto Mode: velocità massima e media, consumo istantaneo e medio, autonomia e stato di carica della batteria.
Le spie di servizio ci avvisano in caso di riserva di carburante, anomalie di pressione dell'olio, attivazione di ABS e immobilizer.
Il 300 pesa 10 chili meno del 400 e, complice anche un motore bello vispo ai bassi, risulta agile e veloce, indubbiamente perfetto per muoversi in città anche se, durante la parte extra-urbana del nostro test - non si è tirato indietro di fronte a qualche bella curva. Ricordiamo che la ciclistica è la medesima per le due motorizzazioni, solo con differente gommatura (Il 300 è gommato Pirelli Angel scooter, il 400 Mitas Touring Force SC).
Ottima la risposta delle sospensioni, con l'anteriore preciso e comunicativo e il posteriore - utilizzato in configurazione standard - che soffre davvero solo sulle buche più secche, ma si comporta più che bene sulle comuni sconnessioni.
Buono anche l'impianto frenante: il discone da 300 davanti fa la differenza e nel complesso risulta ben modulabile e sicura, nonostante il basso chilometraggio degli scooter utlizzati per il test: la sensazione di un pelo di mordente mancante è data esclusivamente dal rodaggio del sistema non ancora completato, qualche altra manciata di chilometri e la frenata renderà giustizia alle doti di ciclistica e prestazioni del Beverly.
Cambio di cilindrata, cambio di visuale: siamo un pelino più in alto (82 centimetri da terra), e abbiamo il nostro bel parabrezza di serie che ci protegge dalle intemperie e resta perfettamente sotto la linea dello sguardo senza andare ad inficiare la visibilità, bella alta sulla strada.
Anche su questo 400 abbiamo una bella risposta del propulsore, sul quale possiamo contare altresì per un po' più di allungo e velocità, perfetto in caso di utlizzo non solo urbano dello scooter. Rispetto al 300 si avverte qualche vibrazione ai medi regimi, ma nulla di intenso o fastidioso.
Per il resto, tutto come sopra: nota di merito alle sospensioni Showa, buono l'impianto frenante e il comportamento generale sia in città che fuori, dove tra curve e tornanti abbiamo avuto modo di apprezzare le doti ciclistiche di entrambi i modelli.
Doti rivelatesi ottime nonostante il peso (185 chli il 300, 195 il 400), importante sulla scheda tecnica ma reso pressoché nullo durante la marcia dal buon bilanciamento delle masse.
Ultimo remind: sul 400 la connettività Piaggio MIA è di serie, sul 300 è disponibile come optional.
Il Beverly si conferma quindi un ottimo compagno sia per quanto riguarda la città - per agilità, compattezza e capacità di carico - sia per qualche scappata fuori porta, grazie alla ciclistica ben tarata e ai propulsori High Performance Engine, davvero efficienti a tutti i range di utilizzo.
Abbiamo apprezzato anche il lavoro della trasmissione CVT, silenziosa e fluida, tutto a favore del sempre tanto ricercato comfort di guida.
I consumi medi sono di 30 chilometri con un litro sul 300 e 27 sul 400, con emissioni che restano sotto la soglia richiesta dalla normativa Euro 5.
Come sempre Piaggio ci propone il suo Beverly in due versioni per ogni cilindrata: una più elegante, la base, e una più sportiva nei colori e nelle finiture, la S.
E' disponibile nei colori Bianco Luna, Blu Oxygen e Grigio Cloud, abbinate a finiture dalle gradazioni metalliche chiare, alla sella color testa di moro con doppia cucitura tono su tono e a cerchi ruota color grigio chiaro; mentre le versioni S si distinguono per le sportive finiture opache in grigio grafite e le tre varianti cromatiche dedicate: Argento Cometa e Nero Tempesta, opache, e Arancio Sunset, lucida. Differente anche la sella, di colore nero in due diversi materiali per seduta e lati, con doppia cucitura a contrasto.
Il 300 costa 5.490 euro, il 400 6.390, senza sovrapprezzo per le declinazioni S.
Per quanto riguarda gli acessori Piaggio propone: bauletto 36 litri in tintai con schienalino comfort, bauletto 52 litri anche keyless, parabrezza Top e Urban in metacrilato antiurto e antischeggia, cupolino (di serie sul 400 hpe) disponibile anche in versione fumè.
Per l'inverno abbiamo la sella riscaldata Comfort+, il telo coprigambe Comfort+ e le manopole riscaldabili.
Il modulo gestione accessori riscaldabili consente il collegamento simultaneo di tutti e tre gli accessori riscaldabili (sella, telo coprigambe e manopole), per gestirne il funzionamento, inclusa la regolazione dell’intensità del calore, direttamente dai comandi sul manubrio grazie al sistema Piaggio MIA (opzionale, di serie su versione 400 hpe).
Per l'estetica e le prestazioni Piaggio propone lo scarico Beverly 300 hpe in acciaio e carbonio, e lo scarico Sport Beverly 400 hpe realizzato da Akrapovic, in acciaio e carbonio.
Paramani Sport, tappetino Sport, antifurto meccanico sella-manubrio, antifurto elettronico, telo da esterno e il sistema Piaggio MIA (di serie su versione 400 hpe) completano l'offerta.
Scooter: Piaggio Beverly 300 hpe e 400 hpe
Meteo: Sole, 10 °C
Location: Livorno, urbano e collinare
Tester: 1,65 cm
Casco: MomoDesign FGTR
Giacca, guanti e scarpe: Ixon
Jeans: Alpinestars Stella Angeles
Piaggio
Via Rinaldo Piaggio, 25
56025 Pontedera
(PI) - Italia
0587 272111
https://www.piaggio.com/it_IT/
Piaggio
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