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Tradizione di famiglia
Piaggio ha una gamma di scooter articolata, che copre con successo la domanda di mezzi a ruota alta. Alla base c’è il popolare Liberty che fa dello stile e dei bassi costi d’esercizio i suoi punti di forza. Al top troviamo il GT Berverly, una sorta di granturismo dalle prestazioni esuberanti, adatto anche ai trasferimenti autostradali.
In medio stat virtus. La casa di Pontedera con Carnaby offre la giusta via di mezzo, perfetta nell’utilizzo urbano e a suo agio anche nei brevi tratti extraurbani.
Carnaby è offerto con tre motorizzazioni. I 125 e 200, dotati dell’affidabile motore Leader, e il 250 a iniezione elettronica della famiglia Quasar.
I prezzi vanno dai 3.150 Euro del 125 ai 3.690 del 250, passando per i 3.400 Euro del 200.
Abbiamo detto che la virtù sta nel mezzo? Vediamo di scoprire allora quali sono le peculiarità della versione di 200 centimetri cubici, oggetto del nostro approfondimento.
Piccolo è bello
Le dimensioni di Carnaby sono compatte, fatte apposta per sgusciare agilmente in mezzo al traffico.
Il modello 2008 si rifà il trucco e diventa più accogliente. Arriva una nuova sella, antiscivolo, posta a soli 79 centimetri da terra, e migliora la protezione aerodinamica grazie al nuovo cupolino fumé.
La capacità di carico resta discreta e può contare sul capiente vano sottosella, che ospita comodamente un casco jet, mentre sulla pedana piatta posta nel retro scudo si può montare la borsa prevista nel catalogo accessori Piaggio.
Inedita è anche la strumentazione, annegata in un pannello dello stesso colore della carrozzeria (quattro le livree previste: Nero Grafite, Grigio Pulsar, Azzurro Andromeda e Avorio Naiade).
Su i cavalli, giù in consumi
Il monocilindrico 4 tempi, 4 valvole, raffreddato a liquido, mostra una buona potenza in relazione alla cilindrata contenuta di 198 centimetri cubici. I 21 cavalli a 9.000 giri/min e la buona coppia di 17 Nm a 7.250 giri permettono al ruota alta di raggiungere i 119 km/h e di toccare i 100 in un breve lasso di tempo.
All’alimentazione provvede il classico carburatore, mentre il catalizzatore a doppio stadio consente a Carnaby di rientrare agevolmente nella normativa antinquinamento Euro 3.
La ciclistica poggia sul solido telaio in tubi di acciaio, a cui sono vincolati la forcella con steli da 35 mm di diametro e i due ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico su 4 posizioni.
Un contributo importante alla marcia sui fondi sconnessi – pensiamo al pavé e alle voragini nell’asfalto di cui sono disseminate le nostre città – arriva dagli pneumatici di grande sezione e diametro che equipaggiano lo scooter Piaggio.
Le ruote da 16” calzano gomme 110/70 e 130/70 rispettivamente all’avantreno e al retrotreno. Si tratta di misure che fanno gola a diverse motociclette di media cilindrata e che danno un contributo tangibile alla sicurezza, oltre che al piacere di guida.
L’impianto frenante è a tutto disco (da 260 mm di diametro), il mordente arriva dalle due pinze flottanti a doppio pistoncino.
Un cenno infine all’autonomia, degna di nota grazie ai consumi contenuti e alla buona capienza del serbatoio (9,5 litri).
Erogazione sportiva
Saliamo in sella a Piaggio Carnaby 200 e ritroviamo una buona abitabilità. Nonostante l’altezza abbondante di chi guida (185 cm), le ginocchia non cozzano contro lo scudo e il manubrio non obbliga le braccia ad una piega innaturale.
Il motore è pronto all’avviamento e lesto ad entrare in temperatura. Il peso abbastanza contenuto (circa 140 kg) e i 21 cavalli di potenza offrono un buono spunto, sebbene sarebbe lecito aspettarsi una maggiore verve nelle partenze da fermo.
Da 0 a 60 km/h Carnaby si dimostra estremamente fluido e regolare, ma poco incisivo. La trasmissione mette in luce un buon comportamento, scevro da strappi e affaticamento. Il limite arriva dall’erogazione del motore, che privilegia gli alti regimi di rotazione (il picco di potenza è a 9.000 giri/min). Superati i 60, la progressione si fa sportiva e porta a oltrepassare i 100 chilometri orari nel giro di pochi metri. L’allungo prosegue sostenuto fino ai 110 km/h, per poi stemperarsi in prossimità della punta massima posta oltre i 120 km/h indicati dallo strumento.
Lasciata alle spalle la città, Carnaby 200 affronta agevolmente i trasferimenti sulle strade extraurbane
Buone notizie arrivano sul fronte della sicurezza attiva, grazie ai due freni a disco che evidenziano apprezzabili doti di potenza e modulabilità (dote quest’ultima essenziale sui fondi bagnati in assenza dell’ABS), e al robusto telaio in acciaio che tollera anche la guida brillante.
La grossa forcella e le gomme ciccione digeriscono senza sforzo il peggiore pavé milanese, filtrando in maniera efficace gli scossoni che in minima parte arrivano al manubrio.
Qualche rigidità arriva invece dagli ammortizzatori posteriori che devono sostenere – come nella stragrande maggioranza degli scooter in commercio – il peso del propulsore che è vincolato al braccio della sospensione.
Lasciata alle spalle la città, Carnaby 200 affronta agevolmente i trasferimenti sulle strade extraurbane. La velocità di crociera si attesta intorno ai 110 km/h, la protezione aerodinamica limitata sconsiglia di avventurarsi oltre. È sufficiente però montare il telo coprigambe e il parabrezza opzionale per trasformare il ruota alta Piaggio in un perfetto commuter all seasons.
Piaggio
Via Rinaldo Piaggio, 25
56025 Pontedera
(PI) - Italia
0587 272111
https://www.piaggio.com/it_IT/
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