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Parigi ci accoglie con cieli cupi e piovosi, esattamente come due anni fa, durante il test dell'MP3 300 hpe.
E qui potrei dire “così l'abbiamo provato in condizioni reali, non sempre splende il sole!” e in un certo senso è vero, l'abbiamo messo alla prova sulle trafficate strade della Capitale francese con un centimetro di acqua e cera delle auto a terra, e anche fuori città, con qualche breve pausa dal diluvio in cui ce lo siamo guduto decisamente di più.
Inizierò questa mia prova esattamente come nel 2019, quando vi ho raccontato della versione da 300 cc: “Ai motociclisti fa storcere i naso, ma i numeri sono dalla sua parte e l'MP3 non smette di rinnovarsi, e di raccogliere consensi, lo confermano le quasi 200.000 unità vendute ad oggi in tutto il mondo e lo confermano le nostre strade, e ancor più quelle di Francia scenario della nostra prova, piene di scorrazzanti mezzi a tre ruote”.
La Francia resta il mercato più importante per l'MP3, soprattutto Parigi, dove se non vai al lavoro sul tre ruote italiano… non sei nessuno!
Io, e anche qui mi ripeto, personalmente non lo amo alla follia, ma comprendo chi – dovendosi muovere ogni giorno in città che sono giungle di veicoli e pericoli – ha voglia e bisogno di sentirsi “al sicuro”, con una ruota in più ben piantata per terra.
Detto questo, andiamo a vedere com'è fatto, e poi come si comporta, l'ultima versione equipaggiata con motore 400 hpe.
La linea è sempre la sua, inconfondibile e intramontabile: abbiamo la grande griglia sullo scudo, i fari full LED, un importante parabrezza fumè con paramani integrati e (sempre importante!) un generoso vano sottosella dov'è possibile alloggiare di tutto e di più: due caschi integrali, oppure un casco e la borsa per il PC.
L'MP3 non segue le mode e quindi non è dotato di smart-key e – volendo trovare subito un difetto – l'alloggiamento del blocchetto di avviamento non è comodissimo per inserire la chiave (ma ci si fa la mano).
Guardando al “ponte di comando” salta all'occhio la grande cura per tutti i dettagli e l'impostazione sempre automobilistica della strumentazione, grande e di facile lettura, che ci mostra gli indicatori del consumo medio e istantaneo, velocità media e massima, autonomia, tempo di percorrenza, temperatura ambiente con ice alarm.
Completano il quadro strumenti l’orologio, l’odometro con due parziali e l’indicatore di tensione batteria.
Le 11 spie luminose presenti poco sopra la strumentazione segnalano il funzionamento di abbaglianti, indicatori di direzione, riserva, pressione olio, warning (injection), immobilizer, ABS, ASR e quattro frecce d’emergenza.
Una seconda serie di spie, più in basso, ci informa del funzionamento delle luci, del blocco rollio o del freno di stazionamento inseriti e ci mostra le informazioni del sistema di comunicazione Piaggio MIA, di serie.
Dei bei pulsantoni di servizio, posti sulla plancia appena sotto al manubrio, ci permettono di azionare comodamente ASR, quattro frecce, apertura della sella.
Sopra alla strumentazione, appena dietro al parabrezza, c'è un comodo vano con presa USB per ricaricare il cellulare, più spazioso e smart rispetto a quelli che siamo abituati a trovare nel retroscudo.
Per quanto riguarda ciclistica e sicurezza, oltre alle rinomate tre ruote, MP3 propone il sistema frenante combinato con ABS a tre canali Continental e il controllo di trazione ASR disinseribile.
L'impianto frenante si avvale di due dischi anteriori da 258 millimetri e uno posteriore da 240, su cerchi da 13 davanti e 14 dietro.
Tornando alle nostre due ruote anteriori, il meccanismo (brevetto Piaggio) è composto da quattro bracci fusi in alluminio, articolati su altrettante cerniere solidali al cannotto centrale, e da due cannotti laterali collegati ai bracci mediante perni e cuscinetti a sfere.
All’interno dei cannotti ruotano il tubo sterzo destro e quello sinistro, in un classico schema monobraccio.
Il dispositivo di blocco della sospensione anteriore permette di portare l’equilibrio dell'MP3 da dinamico a statico: azionandolo quindi, il veicolo rimane in fermo sulle tre ruote, senza necessità di dover utilizzare il cavalletto centrale, comunque presente in caso di lunghi periodi di inutilizzo.
Per riprendere la marcia basta girare la manopola del gas o sbloccare nuovamente il tutto con il pulsantino posto sul lato destro del manubrio.
Una spia lampeggiante e un avviso sonoro ci danno una mano nel capire se siamo bloccati o “liberi”.
Il propulsore da 399 cc che equipaggia il nostro MP3 ha una potenza massima di 35,4 cavalli a 7000 giri e di una coppia di 37,7 Nm a 5500 giri.
La base ovviamente è quella del 350, su cui si è lavorato per migliorare rendimento meccanico e ridurre vibrazioni e rumorosità, con una biella più lunga e leggera, e un pistone stampato in lega di alluminio e quindi più leggero, in grado di ridurre le forze alterne di inerzia.
Sul 400 troviamo inoltre il sistema brevettato Piaggio Positive Crankcase Ventilation: due lamelle nel carter motore riducono le perdite di pompaggio, favorendo così l'incremento della potenza.
Queste e altre accortezze portano così il 400 a vantare un incremento di potenza del 16%, con il picco a 1500 giri più in basso e il 30% di coppia in più, con il picco a 750 giri più in basso.
E' vero che su un mezzo cittadino non si ricercano grandi prestazioni, ma l'MP3, comodo e protettivo, è spesso utilizzato anche fuori città, magari in autostrada, e un po' di spinta in più risulta gradita.
Sule prime l'MP3 non dà mai grande confidenza, specie in questa versione “big” dal peso di oltre 200 chili e dalle dimensioni importanti.
Il feeling con l'anteriore è pari a zero – se non lo si ha mai guidato prima - nei primi secondi di marcia, per diventare ottimo già dopo qualche metro: la magia delle tre ruote.
Una volta presa la mano e fatto l'occhio alle dimensioni e all'ingombro delle due ruote (facile, perché resta tutto all'interno della larghezza del manubrio), ci si rende conto che con l'MP3 ci si può divertire, osando un po' con qualche piega fuori città, e sentire sicuri nel traffico tra rotaie, pavè e frenate d'emergenza: pane quotidiano per chi si muove in ambito urbano.
La posizione in sella è sempre comoda e rilassata, oltre che ben protetta dalle intemperie.
La sagoma del parabrezza devia l'aria oltre il capo e non crea turbolenza, ma protegge poco in caso di pioggia e andatura sostenuta, eventualità in cui farebbe sicuramente comodo il parabrezza alto offerto come optional.
Il comfort, sia per chi guida che per il passeggero, è uno dei focus su cui lavorano da sempre i tecnici Piaggio, insieme ovviamente alla sicurezza, data da tutti i sistemi di cui abbiamo parlato poco sopra.
Per quanto riguarda le sospensioni, bisogna riservare una nota di merito anche al posteriore che, a differenza di moltissimi scooter, usa grande dolcezza nel ricalcare le asperità, con grande gratidudine di schiena e fondoschiena.
Buona anche la frenata combinata, anche se personalmente fatico a trovare comodo il freno a pedale, e ottimo l'ABS, che sulle umide e scivolose strade Parigine qualche mano ce l'ha tesa.
Piaggio MP3 400 hpe è disponibile in nero lucido e grigio materia, abbinate alla nuova sella nera e ai cerchi ruota verniciati in grigio.
La versione Sport è disponibile in quattro varianti cromatiche: nero Meteora; bianco Luna, argento Cometa e blu Zaffiro, tutti colori abbinati a cerchi ruota e selle nere.
Costano rispettivamente 9.190 e 9.390 euro.
Infinita la serie di accessori proposta dalla Casa per personalizzarli o renderli ancora più confortevoli.
Scooter: Piaggio MP3 400 HPE
Luogo: Parigi e dintorni
Meteo: pioggia, 12°
Casco HJC i90
Giacca Ixon
Guanti Ixon
Pantaloni MotoGirl
Scarpe TCX Boulevard