Smagrito e alleggerito, il “piccolo” MP3 si presenta in due versioni dall'aspetto più snello e sportivo rispetto ai fratelli già noti, ai quali va ad affiancarsi. Quanto ai prezzi, spaziano dai 4.690 euro del 125i.e. NRL ai 6.000 del 300i.e. ERL
Giornataccia tendente all'umido in quel di Cannes, durante il test del nuovo Piaggio MP3 Yourban.
Si, quello più snello e leggero, creato apposta per gli scooteristi particolarmente sensibili all’argomento sicurezza attiva, che però non hanno scelto il geniale veicolo di Piaggio per via del suo aspetto forse un po’ troppo serioso: utenti giovani e ambosessi, che potrebbero dunque venire maggiormente attratti da un mezzo che sia anche più leggero, e quindi più scattante, oltre che più sportivo esteticamente. Il marketing del Gruppo Piaggio ha coniato per lui il simpatico nomignolo Yourban, neologismo che potrebbe costituire una crasi tra le parole young e urban (giovane metropolitano) piuttosto che esprimere il concetto di “your urban (vehicle)”, ovvero “il tuo veicolo (per la città)”.
Cura dimagrante
Lo Yourban arriva un lustro dopo l’esordio della famiglia MP3, che dal 2006 ad oggi conta più di 83.000 veicoli sparsi per il pianeta. E grazie lui, in Piaggio si aspettano di superare facilmente quota 100.000 già nei prossimi mesi. Ricordiamo che la famiglia a tre ruote “Made in Pontedera” è presente in 40 paesi del mondo, ma il mercato più importante è quello Europeo, con netta predominanza della Francia.
Il nuovo arrivato si presenta con forme più snelle e filanti rispetto ai modelli già noti, col musetto appuntito sovrastato da un bel cupolino minimalista tipo naked sportiva (tranquilli, tra gli accessori ci sono anche il parabrezza più alto, spesso 4 mm, e i paramani trasparenti con slider protettivi), il culetto ben rastremato e le ruote arditamente dotate di parafanghi parzialmente avvolgenti. E c’è pure un nuovo silenziatore, decisamente carino, e pure più rialzato. Belli anche i gruppi ottici, che sia davanti (per le luci di posizione) che dietro impiegano elementi a led. In buona sostanza, visto da dietro lo Yourban si presenta esattamente come uno scooter normale. Visto da davanti, invece, con quello sguardo impertinente e il quadrilatero delle sospensioni più in vista, non sfigurerebbe affatto in qualche film della saga di Star Wars.
Le versioni disponibili per ora sono due, ovvero la NRL (No Roll Lock) - priva del sistema di blocco che consente di fermarsi senza poggiare ai piedi a terra, disponibile solo col motore da 125 cc - e la ERL (Electronic Roll Lock), quella che ha anche i parafanghi anteriori più estesi e in tinta con la carrozzeria. Lo Yourban 125 NRL, insomma, è fatto per chi vuol spendere meno pur conservando il medesimo livello di sicurezza attiva: al semaforo poggerà i piedi a terra come tutti i dueruotisti, e per parcheggiare al volo userà la stampella laterale, che qui è presente assieme al cavalletto centrale. E, in generale, si godrà pure il beneficio dei 12 chili in meno rispetto all’ERL. Il suo prezzo è di 4.690 euro, franco concessionario. Gli Yourban 125 e 300 ERL, invece, costano rispettivamente 5.420 e 6.000 euro. I colori disponibili sono cinque, tutti metallizzati: Nero Cosmo, Rosso Ibis e Grigio Orione, abbinati a goffrature e sella di colore nero), Bianco Perla e Grigio Ghiacco, goffrature e sella di colore blu.
Guardiamoci lo Yourban
Ovviamente la cura dimagrante ha richiesto qualche sacrificio, a partire dal serbatoio, la cui capacità è scesa da 12 a 10,8 litri, per arrivare al vano sottosella, che qui ha un volume di circa 34 litri. Il capientissimo posteriore dell’MP3 standard, insomma, qui ce lo scordiamo, ma c’è comunque spazio per ospitare un paio di caschi jet con visiera. Non bastasse, è logicamente previsto anche l’apposito bauletto, con il poggiaschiena imbottito rivestito come la sella e il coperchio in tinta con la carrozzeria. È cambiato anche il cruscotto, piacevolmente retroilluminato in azzurro: anziché due strumenti analogici – tachimetro e contagiri - col display digitale al centro, quello dello Yourban al centro ha il tachimetro analogico con all’interno il display lcd (che mostra chilometraggio totale, due parziali, voltaggio della batteria, ora, temperatura esterna), affiancato a sinistra dall’indicatore di livello della benzina (con sopra la spia gialla della riserva) e a destra dal termometro del motore, in entrambi i casi “a lancette”. Nella parte inferiore del cockpit figurano le spie che indicano l’inserimento del blocco del rollio, l’eventuale avaria del sistema di blocco, e il freno a mano inserito. Freno a mano la cui leva, ad azionamento verticale, è sempre elegantemente alloggiata al centro del retro scudo: niente portaoggetti, nella zona, dunque, ma è comunque presente l’utile gancio estraibile per appendere borse e altro. E naturalmente c’è anche il blocchetto dell’accensione, tramite il quale di sbloccano anche la serratura della sella e lo sportellino del carburante, sul tunnel centrale. La sella è su due livelli, e il passeggero gode di pedane estraibili molto ben integrate nella carrozzeria.
Oltre agli accessori precedentemente citati, per l’MP3 “piccolo” sono disponibili anche la copertina per le gambe, l’antifurto elettronico E-power e il telo copri veicolo. E per gli amanti dell’abbigliamento dedicato, c’è la serie di caschi demi-jet Copter-Y, predisposti per l’alloggiamento di sistema interfono Bluetooth.
Tecnicamente parlando…
…lo Yourban, 125 o 300 che sia, nella versione ERL pesa 206 chili a secco, cioè 15 in meno degli equivalenti MP3 “tradizionali”, mentre il 125 NRL ne pesa addirittura 27 in meno. Una differenza di stazza che, secondo le dichiarazioni, farebbe guadagnare al 300 il 7,6% in accelerazione da fermo sui 30 metri, e il 5,6% sui 60. Inoltre lo Yourban ha un interasse più corto di ben 50 mm e la pedana più bassa di 20, e la distribuzione dei pesi è stata spostata leggermente in avanti. Il baricentro, tuttavia, è rimasto alla stessa altezza, sebbene leggermente arretrato. Altra variante importante riguarda le ruote anteriori da 13 anziché 12 pollici – con pneumatici Metzeler o Michelin, da 110/70 invece di 120/70 - mentre la posteriore è rimasta da 14” con gomma da 140/60. Il veicolo comunque è stato anche rialzato posteriormente, per evitare di strisciare il cavalletto in piega e, grazie alla sua maggior compattezza, è risultato dell’8% più veloce nello slalom tra i birilli nel confronto con il parente più cicciotto, avvicinandosi quindi molto di più agli scooter tradizionali. Rispetto ai quali risulta avere anche un coefficiente di aderenza praticamente doppia all’avantreno, come è stato rilevato dalle prove effettuate su piattaforma inerziale.
Nulla di cambiato nei motori, gestiti da acceleratore ride-by-wire: il 125 è dato per 15 cv (11 kW) a 9.750 giri, con una coppia massima di 1,2 kgm (12 Nm) a 7.250 giri, mentre il mono da 270 cc del “300” vanta 22,4 cv (16,5 kW) a 7.500 giri, con 2,36 kgm (23,2 Nm) di coppia a 6.500.
Quanto ai freni, finalmente abbiamo sentito parlare di Abs, dato come probabile su questi veicoli per il prossimo anno: è infatti in fase di collaudo un sistema a tre canali di derivazione automobilistica. Sia chiaro, l’impianto frenante sull’MP3 è notevole, magari fin troppo potente dietro, ma ormai è un dato di fatto che la presenza del sistema antibloccaggio si avvia a diventare normale anche al di fuori del mondo a quattro ruote.
Come va?
Tornando al test in Costa Azzurra, devo dire che se ci fosse stato da provare uno scooter o una moto tradizionali col brutto tempo qualche santo l’avrei sicuramente scomodato, ma trattandosi dell’MP3 la cosa mi ha solo fatto piacere: è proprio in condizioni critiche, infatti, che si tasta con mano la validità di un veicolo del genere in termini di sicurezza. Non che la cosa mi fosse ignota, anzi, di chilometri con i vari MP3 e Fuoco ne ho percorsi a iosa in ogni condizione, ed è lampante che proprio quando piove - e magari ci si trova nel traffico dell’ora di punta sul terreno più infido di tutti, come lo è il pavé simpaticamente solcato dai binari del tram – con un qualunque mezzo a due ruote si viaggia molto, ma molto meno tranquilli che con i “tre ruote” di Piaggio e Gilera (peraltro gli unici in circolazione, in attesa del Quadro di Marabese). Tra l’altro, gli Yourban disponibili a Cannes erano dotati delle ottime Metzeler Feelfree Wintec, decisamente a loro agio col freddo e col il bagnato.
In effetti sarebbe stato interessante un test parallelo tra l’MP3 300 "normale" e l’equivalente Yourban, proprio per verificarne le differenze dinamiche. In ogni caso, lo Yourban si conferma molto divertente da usare, e dopo quelle poche decine di metri necessari per riabituarsi alla sua guida, in particolare sul bagnato - situazione nella quale effettivamente azzardare pieghe e frenatone non viene propriamente spontaneo - personalmente riesco a trovarmi perfettamente a mio agio. Si, lo Yourban a memoria mi è parso più agile, anche se ho provato solo il 300 ERL, e non il 125 NRL, cioè quello ancora più leggero. L’angolo di sterzata notevole mi ha consentito di improvvisare con una certa facilità uno slalom tra una fila di paletti trovati nella zona del porto, quindi nel traffico ci si muove abbastanza agevolmente; e sullo stesso piazzale bagnaticcio ho provato più volte a frenare forte nelle pozzanghere senza alcun problema, ma anche a tenere la piega in cerchio cercando di inclinare lo Yourban il più possibile: si arriva al limite di inclinazione consentito meccanicamente dal parallelogramma anteriore (nel senso che più di così non si può), ma dietro tra il cavalletto e l’asfalto rimane ancora un certo spazio, quindi non si striscia a terra.
Quanto alle sospensioni, il sistema anteriore è ineccepibile in termini di assorbimento e consente all'avantreno una rigorosità incomparabile
La posizione in sella è comoda, sia davanti che dietro, e solo chi è abituato agli scooter a ruote basse, dove spesso si riesce ad allungare in avanti le gambe, dovrà abituarsi alla rinuncia. Personalmente, però, preferirei un rialzo anteriore sulla punta della sella, che "spinge" leggermente in avanti. Chiaramente la protezione del piccolo plexiglas non sarà certo sufficiente agli ultras dell'odioso parabrezza totale (opinione strettamente personale, ma lo trovo pericoloso, ancorché protettivo: in sostanza, preferisco senz'altro sentire un po' d'aria e avere una buona visuale, che guardare attraverso un pezzo di plastica inamovibile).
Il motore è sempre piacevole
Il motore del 300 è sempre piacevole, dolce, non trasmette vibrazioni ed è sufficientemente rapido e veloce. Quanto alle sospensioni, il sistema anteriore per me è ineccepibile in termini di assorbimento, e consente all'avantreno una rigorosità incomparabile. Gli ammortizzatori posteriori invece sono abbastanza rigidotti. Il giudizio sulla frenata anteriore è parimenti positivo: è potente e ben modulabile, anche se il comando è un pochino spugnoso. Il freno posteriore invece è migliorabile, nel senso che viaggiando in due è perfetto come potenza, altrimenti arriva a bloccare con facilità: nella guida normale, anche sportiva, il pilota riesce a gestire bene il suo lavoro, ma la frenata in extremis, magari sul bagnato, si traduce in un bloccaggio sicuro della ruota. L'auspicabile avvento dell'Abs potrebbe senz'altro porre rimedio alla cosa.
Il fatto che con l'MP3 (inteso in generale) ci si possa fermare al semaforo, o in qualunque altro posto, senza poggiare i piedi a terra, specie quando piove, è davvero una chicca, come del resto lo è la possibilità di parcheggiarlo in uno spazio stretto, anche in pendenza, semplicemente spingendolo (e poi tirando il freno a mano, naturalmente!).
In conclusione: l'MP3 Yourban è meglio dell'altro? Sostanzialmente si, dal punto di vista dinamico, ed è anche carino. Personalmente però sceglierei ancora il "vecchio", più che altro perché preferisco gli scooter con un'elevata capacità di carico.
Pregi
Sicurezza attiva elevata | frenata anteriore | guida molto divertente | motore piacevole | blocco della verticalità
Difetti
Freno posteriore esuberante | capacità di carico diminuita
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